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Kawasaki GTR 1400 , Yamaha FJR 1300 ABS

Riccardo Capacchione il 11/07/2012 in Prove della redazione
Kawasaki GTR 1400 , Yamaha FJR 1300 ABS
Kawasaki GTR 1400
1.352 cc / 114 kW (155 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 15.885 c.i.m.
Yamaha FJR 1300 ABS
1.298 cc / 105,5 kW (143,5 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 17.795 c.i.m.

Viaggiare senza rinunciare a un bagaglio abbondante, al comfort di marcia e alle prestazioni assolute? Se lo ritenete un sogno, vi presentiamo due moto che lo possono realizzare

Durante un viaggio ci è capitato di incontrare un motociclista danese di 140 chili a bordo di una Suzuki Gamma 125 a due tempi. Era a metà del suo giro dell'Europa e avreste dovuto vedere come brillava il suo sorriso da sotto i baffoni biondi, mentre legava una enorme borsa sul codino, pronto a ripartire dopo aver visitato mezza Italia. Il sacro fuoco della passione per le due ruote fa fare questo ed altro, ma se invece si ama il comfort tanto quanto le mete lontane e la guida sportiva, ci si può rivolgere a una delle proposte nel settore delle Gran Turismo, cui appartengono le protagoniste della nostra prova in viaggio, la nuovissima Kawasaki 1400 GTR e la Yamaha FJR1300AS. Quest'ultima è la maxi sport touring dotata del cambio servoassitito e priva del comando al manubrio della frizione, una chicca tecnologica che la contraddistingue nel panorama delle GT.

Per chi vuole tutto

Comodità a bordo per arrivare freschi all'hotel dopo un'intera giornata di viaggio; un motore potente per filare veloci sulle autostrade (solo in Germania, ovvio!) anche a pieno carico e una ciclistica efficace per godersi le curve sui passi di montagna più suggestivi. Quelle sopra elencate sono caratteristiche difficilmente amalgabili tra loro ma che sui modelli che abbiamo provato sono presenti in un mix perfettamente equilibrato. La Kawasaki è l'ultima arrivata in questo segmento, mentre la Yamaha è una vera icona di questa tipologia di moto, ruolo che si è ritagliata dopo anni di affinamenti che l'hanno portata a raggiungere un raro bilanciamento. Per valutare le prestazioni «sul campo» dei due modelli siamo partiti per un viaggio di due giorni, comprendente tratti autostradali, strade a scorrevolezza veloce e torttuosi passi alpini. Il tutto con bagagli al seguito, comodamente sistemati nelle borse laterali (asportabili e di serie) di cui le due moto sono dotate. La capienza dei due modelli di valigie è simile, così come raffrontabile è la sagoma interna, priva di rientranze che permette di alloggiare senza problemi borse o un casco integrale ciascuna. Semplice e funzionale su entrambe il sistema di sgancio e apertura a doppia leva con chiusura a chiave. Il serbatoio metallico, dalla sommità molto bassa, di cui le moto sono dotate consente di montare borse da viaggio con attacchi magnetici che non interferiscono nella guida, anche grazie all'impugnatura larga del manubrio. La sella di queste GT è ben sagomata e imbottita, con un punto a favore della Yamaha, dotata di regolazione dell'altezza del piano seduta. Il passeggero è ben accolto sia sulla Kawasaki sia sulla FJR, ma su quest'ultima gode, assieme al pilota, di una maggior protezione dall'aria, grazie alla maggior escursione in altezza del parabrezza regolabile elettricamente. Per i viaggi a temperature rigide la FJR è dotata di serie del riscaldamento delle manopole; questo comodo, anzi, quasi irrinunciabile accessorio, non è disponibile per la 1400 GTR che, come ultima arrivata, ha una lista degli optional scarna se paragonata a quella della concorrenza. Sul lato sinistro della carenatura della FJR è ricavato un vano con sportellino, utile per depositare i biglietti dell'autostrada e per ricaricare il cellulare, dato che al suo interno è alloggiata una presa a 12 V. Anche la Kawasaki è dotata della presa di corrente e di un portaoggetti, collocato sopra il serbatoio in posizione favorevole (sebbene l'apertura dello sportellino sia risultata difficoltosa) ma che viene coperta dall'eventuale borsa da viaggio. Sia la GTR sia la FJR sono dotate di robusti portapacchi: quello della Kawasaki ha una superficie d'appoggio più ampia di quello della Yamaha, più «stiloso» ma soggetto alle rigature da parte dei ganci delle corde elastiche. Nel sottosella di entrambe c'è giusto il posto per la trousse di attrezzi.

La prova in viaggio

La tangenziale di Milano è sempre trafficata, e svicolare tra le auto con questi incrociatori della strada non è la cosa più semplice. Gli ingombri laterali in autostrada non infastidiscono più di tanto, ma quando ci si trova nel traffico bisogna prestarvi attenzione, anche se si ha la certezza che, una volta passati gli specchietti, le borse laterali non andranno ad urtare eventuali ostacoli. La Kawasaki scalda parecchio l'interno delle gambe del pilota, dato che l'aria calda proveniente dagli sfoghi laterali della carenatura non si allontana dal profilo della moto, ma investe a chi guida. In più una buona quantità di calore proviene dalla parte interna dei fianchi nonostante le guarnizioni in poliuretano. In autostrada, d'estate, la situazione può diventare piuttosto opprimente dopo un po' di chilometri. La FJR invece è una moto decisamente «fresca» e il nostro plauso va a chi ha disegnato una carenatura tanto efficiente nell'estrarre l'aria calda dal radiatore quanto rispettosa del pilota che non avverte quasi il forte calore generato dal motore. Per contro la Kawasaki è praticamente esente da vibrazioni su pedane, manubri e parti della carrozzeria, tanto che certe volte si ha il dubbio che il motore sia acceso. Sulla FJR la situazione è un po' meno rosea, anche se non si arriva mai alla soglia di fastidio in nessuna condizione. Su entrambe, anche a velocità di crociera decisamente elevate, non si avverte il benché minimo ondeggiamento della moto, anche affrontando curvoni impegnativi a pieno carico. Per essere sicuri di godere appieno delle prestazioni dinamiche delle due moto, è bene intervenire sul registro del precarico molla dell'ammortizzatore posteriore ma unicamente nel caso si passi dalla guida a solo a quella a due con i bagagli; sulla GTR per regolare il precarico si deve agire su un comodo pomello (che consente un'ampio range grazie alla regolazione in continuo della molla), posizionato dietro la pedana sinistra del passeggero, mentre la Yamaha ha solo due posizioni, selezionabili con una leva posta sotto al fianchetto sinistro. La taratura delle sospensioni su entrambe le moto è risultata ben azzeccata, le sconnessioni vengono filtrate in maniera esemplare e la precisone di guida è assicurata.

Le curve fan la differenza

Lasciate le strade a scorrimento veloce che ci fanno superare d'un fiato il Lago di Como, ci inerpichiamo sui tornanti del Passo del Maloia, che ci porteranno a S. Moritz e infine a Livigno, la cittadina che rappresenta il giro di boa del nostro itinerario di prova. I tester si scambiano spesso le moto per apprezzare i diversi aspetti della dinamica di ciascun modello e presto emergono delle differenze così nette che risultano quasi inaspettate. Il motore Kawasaki ai bassi regimi «prende paga» dall'omologo di minor cilindrata di casa Yamaha; la spinta fino ai 4.000 giri indicati pur essendo costante è infatti sensibilmente più fiacca. Il motore della FJR spinge con maggior decisione fino ai 6.000 giri e, anche se la progressione è estremamente pulita su entrambe le unità lungo tutto il range sfruttabile, la Yamaha consente delle accelerazioni in uscita di curva decisamente più efficaci. In particolare sui tornanti in salita la differenza è notevole, tanto che spesso ci è capitato di affrontarli in seconda marcia con la Yamaha, mentre la Kawasaki è costretta a scendere fino alla prima. Oltre i 6.000 giri la Kawasaki si prende una parziale rivincita, spingendo davvero forte e distaccando il propulsore rivale che si «siede» un po'. Bisogna dire che difficilmente con queste moto si porta il motore a questi regimi di rotazione, se non in sporadiche accelerazioni «bruciasemafori» o tirando la marcia tra una curva e l'altra per evitare una cambiata. Proprio nella guida sportiva Il sistema semi automatico della FJR1300AS non ci ha convinti: nelle manovre da fermo può mettere in imbarazzo piloti anche esperti per l'innesto un po' brusco della frizione che nella guida brillante risente dei continui pattinamenti, non gestibili dal pilota nei cambi marcia rapidi, mostrando segni di affaticamento e «gonfiando» dopo pochi km. La 1400 GTR sfoggia una superiore maneggevolezza e precisione in inserimento, oltre a non evidenziare alcun effetto raddrizzante frenando a moto inclinata, che invece è netto sulla Yamaha. Ad onor del vero, pensiamo che parte della colpa sia imputabile alle Bridgestone di serie, dalle prestazioni sicuramente non al top. Ottima la frenata combinata (con ABS) su entrambe le moto che oltre a garantire decelerazioni vigorose mantiene il corretto assetto.
La base della 1400GTR è la maxi ZZR1400 da cui riprende motore e ciclistica, profondamente modificati per adeguarli alla nuova destinazione turistica. Il quattro cilindri rimane inserito in un telaio monoscocca in alluminio che, nella parte superiore, integra l'air-box. I corpi farfallati dell'iniezione sono ora da 40 mm di diametro (da 44 mm sulla ZZR) per favorire la risposta ai bassi e medi regimi. Per la stessa ragione i pistoni sono stati riprogettati e la massa volanica aumentata. La novità più interessante riguarda la distribuzione con un interessante sistema per la fasatura variabile dell'albero a camme di aspirazione, denominato VVT (Variable Valve Time). Grazie ad un attuatore idraulico posto all'estremità dello stesso - comandato da una centralina che tiene conto della posizione delle valvole a farfalla e del numero di giri - l'albero può variare la propria posizione su di un arco di 24°, cambiando il momento di apertura delle valvole di aspirazione e ottimizzando la combustione. Una tecnologia mutuata dalle quattro ruote, come ci ha confermato Nishiguchi Nobuyuki, progettista del motore: «Non è stato facile mettere a punto questa soluzione per le enormi potenze in ballo e soprattutto per l'elevato numero di giri che questi motori possono raggiungere». Ma il VVT potrebbe trovare anche altre applicazioni, magari nei motori più sportivi: «Ovviamente l'obiettivo è quello - continua Nishiguchi - ma per ora è realmente difficile, anche perché gli ingombri del meccanismo non sono ancora abbastanza contenuti». La frizione della Kawasaki vanta l'antisaltellamento e un sistema che riduce il carico sulla leva nel disinnesto. Inoltre la sesta marcia è del tipo «overdrive».

Dati Tecnici

 
Kawasaki GTR 1400
Kawasaki
GTR 1400
Yamaha FJR 1300 ABS
Yamaha
FJR 1300 ABS

Motore

4 cilindri in linea 4 cilindri in linea a 4 tempi

Raffreddamento

a liquido liquido

Alesaggio corsa

84,0x61,0 mm 79,0x66,2 mm

Cilindrata (cc)

1.352 cc 1.298 cc

Rapporto di compressione

10,7:1 10,8:1

Distribuzione

bialbero a camme in testa con comando a catena, sistema a fasatura variabile e 4 valvole per cilindro bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro

Alimentazione

a iniezione elettronica a iniezione elettronica

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

22 litri 25 litri

Frizione

multidisco in bagno d’olio con dispositivo antisaltellamento e comando idraulico con pompa radiale multidisco in bagno d’olio con attuatore gestito elettronicamente

Telaio

monoscocca a doppio trave diagonale

Materiale

alluminio alluminio

Sospensione ant/regolazioni

forcella rovesciata da 43 mm regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in compressione forcella tradizionale da 48 mm completamente regolabile

Sospensione post/regolazioni

forcellone Tetra Lever con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e nell’estensione idraulica forcellone con monoamm. regolabile nel precarico molla su due posizioni e nell’idraulica in estensione

Escursione ruota ant/post

113 mm/ 136 mm 135 mm/ 125 mm

Pneumatico ant/post

Ant. 120/70- ZR17, post. 190/50-ZR17 ant. 120/70- ZR17, post. 180/55-ZR17

Freno anteriore

a doppio disco flottante in acciaio da 310 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini e 4 pastiglie a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze a 4 pistoncini contrapposti

Freno posteriore

a disco singolo in acciaio da 270 mm e pinza a doppio pistoncino a disco singolo in acciaio da 282 mm e pinza a singolo pistoncino

Lunghezza

2.27 2.24

Altezza sella

815 805

Interasse

1520 1.55

Peso a secco

279 kg 268 kg

Potenza max/giri

114 kW (155 CV) a 8.800 giri 105,5 kW (143,5 CV) a 8.000 giri

Coppia max/giri

coppia 136 Nm (13,9 kgm) a 6.200 giri coppia 134,4 Nm (13,7 kgm) a 7.000 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

La Kawasaki stacca ottimi tempi nelle accelerazioni, dove il propulsore esprime tutto il suo potenziale agli alti regimi. Nella prova sorpasso però la coppia prorompente della Yamaha porta in vantaggtio la FJR. La Kawasaki stacca il medesimo tempo e raggiunge la stessa velocità all’uscita dei 1.500 metri sia in quinta, sia con la sesta overdrive. Utilizzando il rapporto «over» nella prova sorpasso, però, il tempo viene pesantemente penalizzato: quello rilevato si riferisce alla quinta marcia. Rispetto alla versione dell’anno scorso della FJR (prova su Dueruote di luglio ‘06), le differenze prestazionali sono attribuibili alle tolleranze costruttive. A queste ci risulta difficile riferire la differenza di peso, probabilmente dovuta a componentistica di diverso tipo, ma con la stessa funzione, non segnalata dalla Casa.

Curva di accelerazione

Kawasaki GTR 1400 , Yamaha FJR 1300 ABS

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 30°C
Pressione atmosferica 1007 mb
Temperatura asfalto 49°C

Rilevamenti

 
Kawasaki GTR 1400
Kawasaki
GTR 1400
Yamaha FJR 1300 ABS
Yamaha
FJR 1300 ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 247,1 (28,6 s) 230,6 (30,4 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,4 s (199,5 km/h) 12,0 s (185,9 km/h)
0-1000 m 21,1 s (234,7 km/h) 22,4 s (221,0 km/h)
0-90 km/h 3,0 s (37,4 m) 3,3 s (41,8 m)
0-130 km/h 5,0 s (97,9 m) 5,6 s (112,5 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 7,0 s (203,1 m) 6,3 s (183,4 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (77,2 m) 2,7 s (85,7 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,2 m) 2,6 s (25,1 m)

CONSUMO

Urbano 12,1 km/l 13,4 km/l
Extraurbano 14,3 km/l 15,8 km/
Autostrada (130 km/h indicati) 17,8 km/l 16,1 km/

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 302,0 kg 307,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 48,5/51,5 49,5/50,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45,0/55,0 45,5/54,5

Pagelle

 
Kawasaki GTR 1400
Kawasaki
GTR 1400
Yamaha FJR 1300 ABS
Yamaha
FJR 1300 ABS

In sella

Kawasaki 1400 GTR: pedane, sella e manubrio delineano una posizione molto confortevole.
Yamaha FJR1300AS: perfetta per viaggiare con in più l’opzione della della sella regolabile.
4.0
4.5

Comfort

Kawasaki 1400 GTR: la Kawa è probabilmente la moto con meno vibrazioni da noi provata.
Yamaha FJR1300AS: vibra un po’ di più della Kawa ma ha il parabrezza più protettivo. Pari.
4.0
4.0

Dotazioni

Kawasaki 1400 GTR: non ha le manopole riscaldate di serie. Forse l’unica pecca.
Yamaha FJR1300AS: per le manopole riscaldabili vince di mezza stella. Gara avvincente...
4.0
4.5

Qualità percepita

Kawasaki 1400 GTR: elevata, ma pecca in dettagli come il portaoggetti con chiusura imprecisa
Yamaha FJR1300AS: davvero, non abbiamo trovato nulla da eccepire.
3.5
4.5

Capacità carico

Kawasaki 1400 GTR: praticamente vi portate la casa in vacanza viaggiando veloci.
Yamaha FJR1300AS: mezza stella per la sistemazione della borsa da serbatoio.
4.5
5.0

Motore

Kawasaki 1400 GTR: pigro ai bassi, super agli alti regimi. Ma migliorabile.
Yamaha FJR1300AS: poderoso ai bassi e medi regimi, perfetto per una sport touring
4.0
4.5

Trasmissione

Kawasaki 1400 GTR: davvero ottimi tutti i componenti, compreso l’antisaltellamento.
Yamaha FJR1300AS: il sistema di cambiata semiautomatica è molto migliorabile.
4.5
3.0

Sospensioni

Kawasaki 1400 GTR: rasentano l’ottimo, per il comfort offerto, precisione e adattabilita
Yamaha FJR1300AS: efficaci quanto quelle dell’«avversaria».
4.5
4.5

Freni

Kawasaki 1400 GTR: potenti, resistenti anche lungo le discese più lunghe e modulabili
Yamaha FJR1300AS: una stella in meno per il grip inferiore delle gomme.
5.0
4.0

Su strada

Kawasaki 1400 GTR: il peso da fermo è un suo limite. L’altro siete voi...
Yamaha FJR1300AS: come l'"altra".
4.5
4.5

Versatilità

non disponibile
0.0
0.0

Prezzo

Kawasaki 1400 GTR: allineato con la FJR senza cambio attuato. Inferiore alla BMW K1200 GT.
Yamaha FJR1300AS: quasi duemila euro in più della «base» per un accessorio dubbio.
4.0
2.0

Pregi e difetti

 
Kawasaki GTR 1400
Kawasaki
GTR 1400
Yamaha FJR 1300 ABS
Yamaha
FJR 1300 ABS

PREGI

Ciclistica agile, Frenata, Assenza di vibrazioni Prestazioni motore, Qualità generale, Efficienza carenatura

DIFETTI

Coppia ai bassi regimi, Alcuni accoppiamenti imprecisi, Protezione parabrezza Maneggevolezza, Prestazione gomme di serie

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