Harley-Davidson XR 1200 , Moto Guzzi Griso 8V

Una guarda l'America, l'altra l'Europa. Le aquile di Milwaukee e di Mandello del Lario tornano a sfidarsi, ma questa volta è la statunitense a invadere lo spazio dell'italiana, con una naked tutta muscoli degna di «girare» sulle strade del Vecchio Continente. Off-limits per il mercato USA, la nuova Harley-Davidson XR 1200 nasce solo per gli europei, mentre la Moto Guzzi Griso 8V non si pone limiti se non quello del prezzo non proprio contenuto: mille euro in più rispetto alla XR si fanno sentire.

Mandello-Milwaukee: 2-1

Rischio «biscotto»? Non siamo mica agli Europei di calcio, il vantaggio è meritato perché la Griso si difende bene su più fronti. A partire dalle finiture: abito di sartoria italiana su misura impreziosito da dettagli di stile, come lo scarico a forma di 8, a richiamare il numero delle valvole, la piastra superiore di sterzo e i riser satinati, le scritte in rilievo sulle teste del twin, fino alla componentistica degna di una sportiva vera. La XR invece mostra qualche pecca. L'uso di bulloneria da «quattro soldi» messa in bella vista fa decisamente storcere il naso, così come i soliti comandi al manubrio che su di una «sportiva» stonano. La sella, i tappi del serbatoio e dell'olio, poi, sono privi di chiave, quindi a portata di «manolesta». Anche le parti in vista sabbiate, come le piastre di sterzo, il motore e l'inedito forcellone, non appagano l'occhio. Ben riusciti invece i silenziatori sovrapposti con finitura satinata. Le parti sabbiate possono piacere, ma a livello pratico è molto facile sporcarle e tanto difficili pulirle. La Griso convince di più anche nell'ergonomia: si è leggermente caricati sull'avantreno, con la sella ben imbottita e le pedane correttamente posizionate. Il manubrio della XR invece è largo e rivolto verso il pilota e nelle manovre strette ne limita i movimenti, la sella è poco imbottita proprio sulle zone spigolose e le pedane sono troppo alte e larghe, tanto che in frenata e in accelerazione per stringere il serbatoio bisogna assumere una posizione più o meno «ad X» con le gambe.

Non forzatele

Dito sul tasto «run» e i due twin prendono vita con i loro inconfondibili scossoni. Ma se sulla Griso lo sbatacchio è un deciso cullare, sulla XR i colpi sono più delle scosse: poco filtrate, nei tragitti lunghi le mani soffrono. Più sopportabili le vibrazioni sulla Griso che inoltre può contare su di un motore di maggiore sostanza, soprattutto oltre i 5000 giri, dove i CV in più si fanno sentire. Non convince la trasmissione a cardano, troppo secca nei chiudapri dell'acceleratore. Se si dosa il gas, tutto fila liscio, la moto è neutra e precisa nelle traiettorie. Se maltrattato, il sistema CA.R.C. (Cardano Reattivo Compatto) entra in crisi: il cardano «scalcia» in modo brusco e l'ammortizzatore fatica a smorzarne la reazioni. Risultato, nel guidato si perde un po' di precisione. Meglio allora guidare rotondi e con movimenti fluidi sia in ingresso sia nei rapidi cambi di direzione. Solo nelle curve più lente le dimensioni da cruiser rendono la Griso un po' impacciata anche se non così lenta nei cambi di direzione. La sua guida fluida è merito anche di una forcella ben sostenuta e progressiva che rende solido l'avantreno anche quando si va a richiamare tutta la forza di un impianto frenante anteriore pronto e ben dosabile. Anche la XR preferisce le maniere dolci. Ad angoli di piega simili - ma sul lato destro la marmitta tocca prima - non corrisponde, però, lo stesso feeling con l'avantreno. In frenata la forcella è morbida e poco progressiva: quando si forzano gli ingressi con il freno anteriore ancora tirato, non sempre si ha una chiara idea di quel che stia accadendo. Va aggiunto che la leva del freno anteriore, molto grossa, limita il feeling con i dischi, che invece convincono per la potenza. Per chiudere le traiettorie, meglio pizzicare il freno posteriore limitando così la tendenza ad allargare la linea. Piace invece il motore: se oltre i 5000 giri lo spunto si stempera molto, ai bassi e medi regimi mette a disposizione elasticità e prontezza di risposta più che buoni, proprio quel che serve per divertirsi.