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Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod, Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special

MariaVittoria Bernasconi il 01/08/2012 in Prove della redazione
Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod, Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special
Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod
1.130 cc / 89 kW (121 CV) / 2 cilindri, V di 60° / Euro 3
€ 18.000
Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special
1.130 cc / 89 kW (121 CV) / 2 cilindri, V di 60° / Euro 3
€ 19.000

Semplicemente esagerate. E se non vi bastano un propulsore strapotente e il look da bruciasemafori, il mega pneumatico posteriore soddisferà la vostra voglia di apparire

La Harley-Davidson è davvero una famiglia allargata che negli ultimi anni sembra aver fatto accettare anche ai suoi estimatori più duri e puri la proposta più controversa, la V-Rod, presentata nel 2001. Il nuovo motore, il look e l'impostazione generale della moto non sono infatti stati digeriti da tutti i clienti, molto tradizionalisti al riguardo, ma lo scopo della H-D era quello di conquistare nuovi acquirenti, non interessati fino a quel momento alle moto americane. A conferma di questo e dimostrando di credere molto in questa moto che in Europa ha venduto moltissimo, la casa di Milwaukee ha sfornato diverse versioni della bicilindrica a liquido: la novità più appariscente è il pneumatico posteriore da 240 mm che equipaggia la V-Rod standard (la cui sigla è VRSCAW), la VRSCX (che monta anche un propulsore maggiorato, 1.250 cc contro i 1.130 dell'unità montata sulle altre versioni), e la Night Rod Special. Sulle Night Rod e Street Rod il pneumatico posteriore è invece da 180 per enfatizzare la maneggevolezza piuttosto che l'aspetto massiccio del retrotreno. In questo test abbiamo affiancato la Night Rod alla derivata versione Special, caratterizzata dal look dark e da dettagli da intenditori del «customizing». L'inclinazione della forcella, identica per le due Night Rod, è davvero estrema: i 36° di inclinazione portano la ruota anteriore così in avanti che in sella si fa quasi fatica a capire dove finisca la moto. Il motore per entrambe le versioni è il Revolution, V- twin di 60° da 1.130 cc, rafreddato a liquido, induzione a 4 valvole con doppio albero a camme in testa e montato su supporti elastici con un contralbero di bilanciamento. L'alimentazione è a iniezione elettronica sequenziale ESPFI che ha eliminato il... rituale del freddo, fatto di apertura calibrata dell'acceleratore e dell'uso esperto dell'arricchitore. L'avviamento è facilitato anche dai decompressori automatici (ACR) montati sulle camme di scarico. Il nome del motore parla chiaro: quando questo propulsore venne presentato fu davvero una rivoluzione per la casa di Milwaukee. Dell'architettura tipica dei motori Harley è rimasto solo il numero dei cilindri: spariti carburatore, aste e bilanceri, serbatoio dell'olio sotto alla sella (il nuovo twin è a carter umido, mentre il V di 45° è a secco) e totalmente differenti il design e il rumore, quest'ultimo un vero copyright Harley. La progettazione venne fatta in collaborazione con Porsche Engineering, anche se da Milwaukee hanno sempre sottolineato quanto fosse americano il risultato ottenuto, ricordando anche l'aneddoto della sua genesi: il primo schizzo fu disegnato su una tovaglietta di carta di un ristorante italiano, nel 1995. Il telaio doppia culla - realizzato in acciaio con tecnologia Hydroforming per evitare grinze sulle curvature dei tubi - corre sotto il finto serbatoio, dov'è posizionato l'air box. Il carburante è sistemato sotto la sella; nella versione 2007 di tutti i modelli VRSC il serbatoio è finalmente maggiorato a 18,9 litri.

Aguzza la vista

Le due Night Rod sono quasi identiche nelle specifiche tecniche; nella sostanza cambiano il forcellone e il codino, che sulla Special si allargano per accogliere il grande pneumatico Dunlop da 240 mm, appositamente realizzato per richiamare il look dei potenti dragster americani. Entrambe sfoggiano il bellissimo cupolino in tinta, ispirato alle carenature dei vecchi motori di aerei, e la strumentazione essenziale che per il 2007 si arricchisce dell'orologio e del doppio trip. Il manubrio invece è differente: sulla Special è più dritto e avanzato, così da definire, assieme ai comandi a pedale anch'essi avanzati, una curvatura davvero aggressiva (e scomoda) della schiena del guidatore: negli States la chiamano la «gobba da un milione di chilometri»... La Night Rod monta invece cambio e freno sulle pedane centrali, con l'opzione di quelle avanzate solo con funzione di poggiapiedi, per la guida in relax. Le altre differenze, a parte la livrea, sono da settimana enigmistica: mettendo le moto affiancate, i più attenti distinguono gli elementi decorativi dietro al cannotto che sulla Special sono in rete metallica; differiscono il colore delle teste, del carter motore e degli scarichi, sulla Special con terminali in alluminio spazzolato. Il nome delle colorazioni di quest'ultima sembrano uno scioglilingua: è disponibile in Black Denim con Vivid Black Racing Stripe o Vivid Black con Black Denim Racing Stripe. Il che significa che è sempre nera, opaca con decoro lucido o viceversa. La Night Rod invece è disponibile nelle colorazioni nero lucido, in blu o in giallo.

E adesso si piega?

I progettisti Harley hanno studiato la posizione dello scarico affinché si potesse piegare senza timore di rovinare i terminali strisciandoli a terra: in effetti in città si possono affrontare le rotonde con un'impensata agilità; anche nel misto si possono ricavare delle soddisfazioni, a patto di ricordare la tipologia di moto che si sta guidando. La Night Rod sorprende per la guida nel traffico, nonostante la mole e la lunghezza che per questo genere di moto spesso sono... mezza bellezza! Le pedane centrali della Night Rod aiutano nella guida e ad assumere una posizione comoda in sella, mentre sulla Special il triangolo sella-pedane-manubrio costringe il guidatore ad avanzare aggrappandosi alle manopole. Per questo motivo non è un modello facilmente utilizzabile dai più bassi nonostante la sella disti solo 640 mm da terra, venti meno della Night Rod. L'impatto con l'aria fino ai 110 km/h non è fastidioso, oltre si inizia a faticare con collo e braccia, soprattutto sulla Special. Il motore spinge forte, ma esprime il massimo agli alti regimi, e forse per la tipologia di moto si sarebbe preferito un carattere più grintoso ai bassi. La progressione è comunque lineare e quando la lancetta supera i 6-7.000 giri il sound allo scarico cambia con il rapido crescere dei CV erogati alla ruota. Non si percepiscono vibrazioni fastidiose anche grazie alla trasmissione che monta una nuova cinghia, più sottile, leggera e silenziosa. L'impianto frenante è efficace in città e a velocità contenute. Quando si pinza più forte, la ruota anteriore tende a bloccare, soprattutto sulla Special, a causa del peso complessivo superiore e distribuito maggiormente sul retrotreno. La situazione è comunque migliorata con l'introduzione dell'impianto frenante Brembo, più efficace di quello adottato sulle prime V-Rod. Per entrambi i modelli gli ammortizzatori posteriori sono un punto critico: quelli della Night Rod risultano troppo liberi nel ritorno, cosicché la moto, quando incontra un ostacolo, tende a rimbalzare. Sulla Special l'escursione è davvero ridotta, così come il comfort, dato che la reazione agli ostacoli è secca e brusca. È il prezzo che bisogna pagare per avere il parafango a filo del pneumatico, a tutto vantaggio del look.
La guida della Night Rod è più intuitiva di quella della sorella Special: merito della posizione in sella e del pneumatico da 180 mm, dal profilo decisamente più «svelto» rispetto al 240 e che regala un'agilità nettamente superiore. Sulla Special si percepisce subito la ridotta maneggevolezza, dovuta sostanzialmente alla grande impronta a terra del pneumatico posteriore che provoca l'effetto auto-raddrizzante durante la marcia. La soluzione? Impugnare solidamente il manubrio e mantenere, di braccia, la moto in piega: è uno stile di guida atipico, e per certi versi gratificante: ci si diverte un sacco a spalancare il gas a moto inclinata, chiudendo la traiettoria con il gioco d'acceleratore. In più il colpo d'occhio offerto da queste due moto è assolutamente gratificante: nel caso della Special la vista di tre quarti posteriore, dominata dal mostruoso pneumatico e dalla fuga dei silenziatori, rende l'idea di potenza e di accelerazioni brucianti. Bisogna riconoscere che i designer della Casa americana hanno saputo osare, realizzando una moto che dal punto di vista estetico è davvero unica. Si tratta di una moto scomoda? Sicuramente sì ma, si sa, per apparire bisogna saper soffrire!

Dati Tecnici

 
Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson
V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special
Harley-Davidson
V-Rod VRSCDX Night Rod Special

Motore

2 cilindri a V di 60° a 4 tempi 2 cilindri a V di 60° a 4 tempi

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

100x72 mm 100x72 mm

Cilindrata (cc)

1.130 cc 1.130 cc

Rapporto di compressione

11,3:1 11,3:1

Distribuzione

a doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro a doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro

Alimentazione

a iniezione elettronica sequenziale ESPFI a iniezione elettronica sequenziale ESPFI

Lubrificazione

a carter secco a carter secco

Serbatoio (litri/riserva)

18,9 litri 18,9 litri

Frizione

multidisco in bagno d’olio multidisco in bagno d’olio

Telaio

a doppia culla a doppia culla

Materiale

acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 49 mm forcella da 49 mm

Sospensione post/regolazioni

forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico

Escursione ruota ant/post

101,6 mm/101,6 mm 101,6 mm/74 mm

Pneumatico ant/post

anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55- ZR18 anteriore 120/70-ZR17, posteriore 240/40-R18

Freno anteriore

a doppio disco flottante in acciaio da 300 mm e pinze a 4 pistoncini a doppio disco flottante in acciaio da 300 mm e pinze a 4 pistoncini

Freno posteriore

a disco singolo in acciaio da 300 mm e pinza a 4 pistoncini a disco singolo in acciaio da 300 mm e pinza a 4 pistoncini

Lunghezza

2.46 870

Altezza sella

660 640

Interasse

1.715 1.715

Peso a secco

287 292 kg

Potenza max/giri

non disponibile non disponibile

Coppia max/giri

max 108 Nm a 7.000 giri max 108 Nm a 7.000 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

L’impostazione da dragster facilita lo stacco da fermo, dato che la propensione all’impennata è quasi nulla. L’enorme copertura posteriore della Special evita anche i pattinamenti della ruota motrice consentendo di staccare un buon tempo nel primo tratto (fino ai 90 km/h) dell’accelerazione. La frizione, anche se strapazzata, non ha mostrato tendenza a «gonfiare» o a perdere precisione nell’innesto. Il peso della Special, superiore di ben 22 kg rispetto alla Night Rod, peggiora leggermente la performance in accelerazione e nella prova sorpasso. I kg in più non si fanno sentire più di tanto nelle frenate, anche per la buona funzionalità del disco posteriore. Nelle staccate più violente la geometria dell’avantreno di entrambe porta al bloccaggio della ruota se non si modula con attenzione la forza alla leva.

Curva di accelerazione

Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod, Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 26°C
Pressione atmosferica 1.012 mb
Temperatura asfalto 38°C

Rilevamenti

 
Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson
V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special
Harley-Davidson
V-Rod VRSCDX Night Rod Special

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 218,3 (31,7 s) 210,2 (33,0 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,5 s (182,2 km/h) 13,0 s (174,0 km/h)
0-1000 m 23,3 s (210,3 kmh) 24,2 s (203,5 km/h)
0-90 km/h 3,7 s (45,8 m) 3,8 s (49,1 m)
0-130 km/h 6,4 s (130,0 m) 6,9 s (142,7 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 7,0 s (208,0 m) 7,6 s (225,6 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,3 s (74,4 m) 2,3 s (74,9 m)
50-0 km/h 2,3 s (23,1 m) 2,3 s (23,5 m)

CONSUMO

Urbano 12,9 km/l 12,7 km/
Extraurbano 16,3 km/l 16,3 km/
Autostrada (130 km/h indicati) 17,1 km/l 16,9 km/

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 289,0 kg 311,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 46,0/54,0 44,5/55,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 43,0/57,0 42,5/57,5

Pagelle

 
Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson
V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special
Harley-Davidson
V-Rod VRSCDX Night Rod Special

In sella

H-D VRSCD NIGHT ROD: sella bassa, pedane e manubrio alla giusta distanza.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: i comandi a pedale e il manubrio avanzati non facilitano il controllo.
3.5
2.0

Comfort

H-D VRSCD NIGHT ROD: non è una grande viaggiatrice ma nel complesso non affatica molto.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: la schiena è sollecitata per la postura e per le sospensioni «corte».
3.5
1.5

Dotazioni

H-D VRSCD NIGHT ROD: essenziali; in più c’è l’allarme, utile perché le H-D fanno gola.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: c’è l’allarme, ma manca la serratura della sella che cela il serbatoio.
2.5
2.5

Qualità percepita

H-D VRSCD NIGHT ROD: finiture e cromature al top e dettagli curati: in questo l’H-D non delude.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: vernicitura finiture e dettagli ok, le cerniere della sella sono «cheap».
4.5
4.0

Capacità carico

H-D VRSCD NIGHT ROD: poco lo spazio a disposizione, all’incirca come su una sportiva jap.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: non è pensata per i viaggi tuttavia un vano per piccoli oggetti manca.
2.0
2.0

Motore

H-D VRSCD NIGHT ROD: potente e dal buon allungo, avremmo gradito più coppia ai bassi.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: per gli spunti al semaforo è super, un po’ meno per la guida «di coppia».
4.0
4.0

Trasmissione

H-D VRSCD NIGHT ROD: strappi assenti ai bassi e negli apri- chiudi. Il cambio è preciso.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: la cinghia smorza i picchi di coppia, la frizione sopporta bene gli stress.
4.5
4.5

Sospensioni

H-D VRSCD NIGHT ROD: la forcella è un po’ troppo libera nel ritorno, così come gli ammortizzatori.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: la corsa ridotta degli ammortizzatori rende secca la risposta.
3.5
2.5

Freni

H-D VRSCD NIGHT ROD: potenza e modulabilità ok, soprattutto se si usa il posteriore.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: meno efficace la frenata all’anteriore; ma il disco dietro aiuta.
4.0
3.5

Su strada

H-D VRSCD NIGHT ROD: inaspettatamente agile, presa la mano ci si diverte... con giudizio.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: esige una tecnica di guida dedicata, ma appagante in molti frangenti.
4.5
4.0

Versatilità

H-D VRSCD NIGHT ROD: non disponibile
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: non disponibile
0.0
0.0

Prezzo

H-D VRSCD NIGHT ROD: elevato ma la qualità, nell’estetica e nella meccanica, è altrettanto alta.
H-D VRSCD NIGHT ROD SPECIAL: mille euro in più per il mega retrotreno ci stanno tutti.
3.5
3.5

Pregi e difetti

 
Harley-Davidson V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson
V-Rod VRSCD Night Rod
Harley-Davidson V-Rod VRSCDX Night Rod Special
Harley-Davidson
V-Rod VRSCDX Night Rod Special

PREGI

Estetica originale, Finiture accurate, Potenza motore Estetica originale, Finiture accurate, Potenza motore

DIFETTI

Idraulica della forcella, Coppia ai bassi Comfort, Idraulica della forcella, Coppia ai bassi

Gallery

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