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Ducati Monster S2R

Andrea Padovani il 06/09/2012 in Prove della redazione
Ducati Monster S2R
Ducati Monster S2R
992 cc / 69,9 kW (95,0 CV) / bicilindrico a L / Euro 3
€ 10.000 indicativo

Colma il vuoto tra la potente S4R e la facile S2R da 800 cc. Sposa il bicilindrico 1000 DS ed è il compromesso che mancava per rilanciare il mito

Ducati Monster. La domanda che viene naturale fare non è più quanto successo ancora riscuoterà questa originale naked. No, in questo scorcio di 2005 la domanda fondamentale è: quando avrà fine il fenomeno? Ammesso, e non concesso, che un giorno sia destinato ad esaurirsi. Di questa moto si parla dal lontano 1992, anno della presentazione ufficiale al Salone di Colonia con la cilindrata di 900 cc. E ancora oggi (stando ai dati di vendita), non sembra conoscere crisi. Il nuovo corso Monster può essere datato 2004 con la presentazione dell'S4R: in quell'anno venne introdotto il doppio scarico alto, il bellissimo monobraccio a traliccio e la ruota a sbalzo. Sulla base di quel modello sono nate poi l'S2R, con motore a due valvole di 800 cc, e oggi l'S2R 1000 che Dueruote ha la possibilità di provare in anteprima a poche settimane dalla presentazione ufficiale.

Il family feeling rimane

A guardarla non si notano differenze evidenti rispetto alla già vista S2R. Stesso rinnovato retrotreno, che ha permesso di aumentare notevolmente gli angoli di piega (annoso problema della vecchia versione, con i terminali di scarico troppo vicini a terra) e di rinnovare parzialmente il look. Stesso feeling estetico, con il bel telaio a traliccio che incornicia il bicilindrico 1000 Dual Spark. E stesso piacevole feeling nella guida. Perché, per chi non fosse mai salito sulla naked bolognese, la Monster non si guida. Si calza alla stregua di un guanto. In sella si è letteralmente parte del veicolo, ben inseriti con le gambe nelle svasature del serbatoio, con l'ampio manubrio che pare un prolungamento delle braccia e con la possibilità di esercitare la giusta pressione sulle alte pedane, come su una vera sportiva. La prima impressione è di dominio assoluto sul mezzo, e in breve ci si sente in grado di esibirsi in qualsiasi manovra. Impressione che poi non è molto lontana dalla realtà.

Svelta e sicura

L'agilità è tra i pregi maggiori di questa nuda, pensare ad una manovra e realizzarla è un tutt'uno: in ingresso di curva vola alla corda in men che non si dica, nelle esse danza da un lato all'altro senza il minimo tentennamento, con grande rapidità ed efficacia. La S2R 1000 oltre che scattante è pure dotata di una ciclistica estremamente solida in appoggio, anche alle inclinazioni più accentuate. Non denota alcuna tendenza ad allargare dalla traiettoria impostata e sfoggia una precisione direzionale davvero elevata, sia che si tratti di un percorso lento, sia di un tratto caratterizzato da ampie curve da raccordare di buon passo. L'unica avvertenza è di non aggrapparsi troppo al largo manubrio quando le velocità si fanno notevoli, ovvero quando il carico dell'aria aumenta considerevolmente. Si rischia di generare qualche lieve oscillazione, peraltro mai preoccupante. L'apprezzabile comportamento dinamico di questa Monster è da ricondurre principalmente alla buona taratura di base delle sospensioni, tendenzialmente ben sostenuta nell'idraulica. La forcella, infatti, oltre a una buona scorrevolezza, sfodera un comportamento altrettanto valido in frenata. Anche durante le sollecitazioni derivanti da una violenta staccata si mostra solida, ben frenata ma anche in grado di copiare le piccole ondulazioni del fondo. In questo frangente ci saremmo invece aspettati qualcosa di più dal doppio disco anteriore, in grado di sviluppare una buona potenza decelerante solo a patto di tirare con energia la leva. La stessa considerazione vale anche per la piccola unità posteriore.

Generosa ai medi

Irreprensibile il comportamento pure del monoamortizzatore, chiamato in causa senza riserve in uscita di curva quando deve contrastare la spinta in accelerazione. L'unico modo per vedere le sospensioni soffrire (con conseguenti scompensi d'assetto) è portare la S2R 1000 sulle sconnessioni più pronunciate: solo allora la forcella e il mono reagiscono in maniera più ruvida e secca, imponendo alpilota di rallentare l'andatura. Le ampie possibilità di regolazione permettono comunque di porre rimedio a questo problema, basta aprire di un paio di click il freno idraulico e già si potranno apprezzare i benefici. Sul bicilindrico invece non si possono sollevare obiezioni. A parte l'annoso problema della leva della frizione dura da azionare e una certa ruvidità ai regimi più bassi, il 1000 DS merita un giudizio positivo. Ai medi non si tira indietro, garantendo in ogni marcia forza e vitalità. Senza contare le discrete capacità di allungo: in un attimo la lancetta schizza verso il limitatore e la velocità aumenta in maniera consistente. Per ottenere il massimo da questa unità non occorre comunque arrivare a tanto, basta passare al rapporto successivo un migliaio di giri prima.
La S2R 1000 è spinta dal propulsore che già equipaggia la Multistrada e la Super Sport. Si tratta di un bicilindrico a L di 992 cc raffreddato ad aria (è presente anche un piccolo radiatore per il raffreddamento del lubrificante) ed alimentato ad iniezione elettronica Marelli. Quest'ultima sfrutta due corpi farfallati da 45 mm. Immancabile la distribuzione di tipo Desmodromico, che impiega un singolo albero a camme in testa messo in movimento da una cinghia dentata. Il lavoro sulla testata è stato notevole: l'angolo tra le valvole è contenuto e ciò ha consentito di realizzare camere di scoppio estremamente compatte. Questo, associato alla presenza della doppia candela, permette una combustione ottimale della miscela a tutto vantaggio del rendimento e del contenimento delle emissioni inquinanti: grazie anche al catalizzatore, dotato di sonda lambda, la S2R 1000 rientra nella normativa Euro-3. Il propulsore è ingabbiato in un telaio a traliccio in acciaio abbinato posteriormente a un monobraccio realizzato in tubi di alluminio: su di esso agisce un mono Sachs regolabile nel precarico e nel freno idraulico in estensione. Il puntone di reazione del leveraggio permette di variare l'altezza del retrotreno. All'avantreno troviamo una forcella Showa da 43 mm completamente regolabile. Da maxi sportiva le misure delle ruote, dei pneumatici e dell'impianto frenante.

Dati Tecnici

 
Ducati
Monster S2R

Motore

bicilindrico a L a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 94,0x71,5 mm; cilindrata 992 cc; rapporto di compressione 10,0:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa di tipo Desmodromico con comando a cinghia e 2 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica Marelli, diametro corpi farfallati 45 mm. Capacità serbatoio carburante 14 litri (di cui 3 di riserva). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, finale a catena (41/ 15). Frizione multidisco a secco con comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

telaio a traliccio in tubi di acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 130 mm; sospensione posteriore, monobraccio con monoammortizzatore regolabile nel precarico e nel freno idraulico in estensione, escursione ruota 144 mm. Cerchi: anteriore 17x3,5”, posteriore 17x5,5”. Pneumatici: anteriore 120/70- ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 320 mm e pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni

lunghezza 2.105, larghezza n.d., altezza sella 800, interasse 1.462. Peso a secco 178 kg.

Prestazioni

Potenza 69,9 kW (95 CV) a 7.750 giri, coppia 99,1 Nm (10,1 kgm) a 5.000 giri.

Prestazioni

Curva di accelerazione

Ducati Monster S2R

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s, direz. variabile
Temperatura aria 27°C
Pressione atmosferica 1.003 mb
Temperatura asfalto 43°C

Rilevamenti

 
Ducati
Monster S2R

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 217,2 km/h (31,7)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,6 s (180,6 km/h)
0-1000 m 23,4 s (213,5 km/h)
0-90 km/h 3,9 s (47,4 m)
0-130 km/h 6,5 s (129,6 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 4,9 s (146,4 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,6 s (83,4 m)
50-0 km/h 2,6 s (25,0 m)

CONSUMO

Extraurbano 18,8 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,2 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 197,5 kg
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45,5/54,5

Pagelle

 
Ducati
Monster S2R

In sella

4.5

Come due pezzi attigui di un puzzle, il pilota e la S2R 1000 si completano a vicenda. E a trarne giovamento è il feeling di guida.

Comfort

2.5

Solo a guardarla si capisce che la protezione non è eccellente. A ciò va aggiunta la solo modesta capacità filtrante delle sospensioni.

Dotazioni

2.0

Non c’è nemmeno il sottosella dove riporre qualche oggetto. Questa Monster è un inno all’essenzialità: telaio, motore e poco altro.

Qualità percepita

3.5

Solida e curata nei dettagli offre tanta concreta sostanza. Peccato per quella fastidiosa tendenza del catalizzatore a macchiarsi...

Capacità carico

2.5

Anche il passeggero non gode. Figurarsi se ci stanno i bagagli! La Monster va gustata liscia, così come si presenta. Questo è tutto.

Motore

4.0

Qualche CV in più dell’unità di 800 cc, qualcuno in meno di quella della S4R. Se la virtù sta nel mezzo allora la S2R 1000 centra l’obiettivo: potente il giusto e sempre gestibile.

Trasmissione

3.5

L’unico neo è la frizione dura da azionare, un problema che penalizza soprattutto in città. Per il resto il cambio e la finale sono ottimi.

Sospensioni

4.0

Non nascondono velleità sportive: ben sostenute di idraulica danno il meglio su percorsi perfettamente pavimentati. Sulle sconnessioni invece soffrono un tantino.

Freni

3.0

La Monster meriterebbe di più. Nelle frenate più decise tocca tirare parecchio la leva al manubrio e pigiare con decisione il pedale.

Su strada

4.0

Maneggevole e allo stesso tempo stabile. Efficace sul misto e veloce sul dritto. La Monster è una naked matura che diverte moltissimo e dà soddisfazione. Con questo motore poi il bilanciamento è totale.

Versatilità

3.0

La sua anima è orientata alla sportività. Le strade di montagna sono i suoi percorsi d’elezione. Portarla altrove significa dover scendere a qualche compromesso: in città scalcia, in viaggio stanca.

Prezzo

0.0

Il prezzo comunicato alla redazione, 10.000 euro, è indicativo. Quello definitivo non si dovebbe discostare di molto da questa cifra.

Pregi e difetti

 
Ducati
Monster S2R

PREGI

Maneggevolezza, Feeling di guida, Personalità estetica

DIFETTI

Irregolarità ai bassi, Frizione dura da azionare

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