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Beta M4

MariaVittoria Bernasconi il 21/08/2012 in Prove della redazione
Beta M4
Beta M4
349 cc / 21,5 kW (29,2 CV) / 1 cilindro vert. / Euro 2
€ 5.000 circa

Una moto semplice e versatile, che può sostituire lo scooter, facendo guadagnare in divertimento, come un cavallino scalpitante. Il tutto ad un prezzo ragionevole che la avvantaggia sulla concorrenza

La due ruote ideale non esiste, e questo è un dato, ma ci si può arrivare vicini, sempre che il desiderio sia una moto leggera e maneggevole, semplice e sincera. E, soprattutto, divertente. Quello che si delinea nella mente assomiglia molto alla nuova Beta M4, una supermotard ristretta che fa la gioia di chi non ama le potenze estreme, che richiedono un impegno fisico e un'esperienza notevoli. Quello che conta in più, è che la Beta M4 sia omologata Euro 3 e che il suo prezzo sia circa 5.000 euro, il che la pone già in vantaggio rispetto a molte concorrenti, solo Euro 2 e ben più costose.

Taglia slim

La M4 è magra, ha una vita sottile e tutto su di lei è ben proporzionato: dal faro alle frecce fino al codino affusolato. E con un peso di 133 kg a secco si fa amare proprio da tutti, anche da chi è abituato allo scooter. Una volta in sella infatti si gode della leggerezza e della semplicità di manovra, con un angolo di sterzo che permette di fare inversione anche negli spazi più angusti. Il manubrio è largo e s'impugna bene, con le leve poste alla distanza giusta, anche se un po' troppo inclinato in avanti, ma nulla vieta di modificare di qualche grado la posizione. I blocchetti vicino alle manopole non sono «basici» e non sono cambiati rispetto alle precedenti versioni se non per il comando «scroll» per variare la visualizzazione del display, non sempre funzionante. La strumentazione è completamente digitale, al contrario della precedente versione di cui si è perso anche il look rétro da scrambler. Per la riserva c'è una spia che avvisa di ruotare la leva del rubinetto manuale. Dalla precedente M4 derivano anche i difetti nelle finiture: qui sono molto evidenti dettagli che sminuiscono il valore della moto. Ad esempio le sovrastrutture che non combaciano tra loro e che, nel caso della versione nera opaca, si sverniciano lasciando intravvedere il cuore di plastica rossa. Un altro inconveniente che abbiamo rilevato è il fastidioso gioco della sella, che tende a uscire dalla sua sede, fino addirittura a sganciarsi. Questo perché il gancio di fissaggio non è sufficientemente robusto. Per quanto riguarda i cavi che impediscono la lettura della strumentazione abbiamo avuto rassicurazioni da Beta sul fatto che stanno per essere posizionati in maniera più corretta.

Delicata potenza

Il motore è una vecchia conoscenza, perché oltre ad essere già stato montato sulla precedente versione, è quello che spinge le Beta Alp 4.0 e che equipaggiava la Suzuki DR 350. Raffreddato ad aria, tende a scaldarsi parecchio ma non crea problemi alle gambe del pilota. Eroga 29 CV a 7000 giri, più che sufficienti per divertirsi sia in città che in brevi gite fuoriporta. Si gustano tutti già dai bassi regimi, con una progressività fluida e piena. Si vorrebbe quasi visualizzarla questa progressione, grazie al contagiri digitale che però è risultato poco attendibile. Il cambio è decisamente preciso e silenzioso e la frizione morbida, tanto che si può giocare nel misto stretto davvero a lungo, senza che il polso si affatichi. Un po' rumorosa la trasmissione finale, soprattutto in rilascio: la catena e gli ingranaggi vibrano e il rumore metallico che ne consegue è fastidioso. I freni sono abbastanza efficienti, anche se l'anteriore non risulta molto incisivo e bisognsa usare il posteriore per raggiungere un buon livello di decelerazione. Le sospensioni sono tarate per agevolare la guida anche più aggressiva; in due risultano un po' morbide.

Confini allargati

Che sia una forzatura affrontare un viaggio con una motardina come la M4 è ancora da dimostrare, visto che noi abbiamo scelto di farci portare da Milano al lago di Como da questa Beta M4, una motard metropolitana che non disdegna i tragitti più lunghi. Naturalmente parlare di protezione aerodinamica è un po' esagerato, però ad una velocità di crociera di 110 km/ h si viaggia discretamente. Ai 120 s'iniziano a sentire un po' di vibrazioni sulle pedane, fino ad arrivare ad un picco ai 150 km/h indicati. Non bisogna pensare di caricarla, perché la sua sella sottile non si presta, ma la M4 alloggia sul codino due utili maniglie per il passeggero. Una volta arrivati su un misto stretto, ecco che la belva tira fuori gli artigli: le Pirelli Diablo entrano in temperatura e si aggrappano all'asfalto, lasciano che tutto il loro profilo venga sfruttato nei repentini cambi di direzione. La M4 adora le chicane e i tornanti stretti, si butta in curva con staccate precise e percorre la traiettoria senza sbavature, fino ad uscire aprendo il gas, senza timore che la ciclistica ne risenta. Qui la M4 è davvero una moto molto vicino all'ideale.

Dati Tecnici

 
Beta
M4

Motore

monocilindrico a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio x corsa 79x71,2 mm; cilindrata 349 cc, rapporto di compressione 9,5:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa. Alimentazione a carburatore Mikuni BST 33. Capacità serbatoio carburante 12,5 litri. Lubrificazione forzata con pompa.

Trasmissione

primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione a dichi multipli in bagno d’olio. Cambio a 6 marce.

Ciclistica

telaio in acciaio a doppia culla chiusa; sospensione anteriore forcella idraulica con steli da 46 mm, escursione ruota 220 mm; sospensione posteriore monoammortizzatore con regolazione del precarico, escursione ruota 220 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17, post. 4,25x17. Pneumatici: anteriore 120/70-17, posteriore 150/60-17. Freni: anteriore disco da 310 mm, posteriore 220 mm.

Dimensioni

lunghezza 2.160, larghezza 860, altezza 1.385, altezza sella 870, interasse 1.410, distanza minima dal suolo 305. Peso a secco: 133 kg.

Prestazioni

potenza massima 21,5 kW (29,2 CV) a 7.000 giri, coppia massima 28,2 Nm (2,9 kgm) a 6.250 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Per ottenere le migliori accelerazioni bisogna tenere alto di giri il motore e far slittare a lungo la frizione che comunque si dimosta modulabile e resistente a tutti gli strapazzi. Il cambio fa il suo dovere correttamente, con precisione e buona velocità. La potenza non elevata e la posizione di guida molto esposta all’aria impediscono di raggiungere i 130 km/h senza abbassarsi. I freni appaiono poco aggressivi e resistenti, ma molto gestibili.

Curva di accelerazione

Beta M4

Condizione della prova

Cielo velato
Vento 2 m/s
Temperatura aria 15°C
Pressione atmosferica 1.003 mb
Temperatura asfalto 18°C

Rilevamenti

 
Beta
M4

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 133,8 km/h (46,8 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 16,5 s (120,5 km/h)
0-1000 m 33,3 s (132,3 km/h)
0-80 km/h 5,3 s (71,6 m)
0-110 km/h 11,5 s (242,5 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

50-90 km/h 8,8 s (90,4 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

90-50 km/h 2,2 s (49,7 m)
50-0 km/h 1,5 s (24,8 m)

CONSUMO

Urbano 19,9 km/l
Extraurbano 23,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 22,6 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 145,0 kg (47,5/52,5%)
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 44/56%

Pagelle

 
Beta
M4

In sella

4.0

La posizione è comoda per le manovre rapide. Ottima per la guida sportiva e cittadina.

Comfort

2.5

Non è una moto che abbia pretese di comfort, ma qualche concessione in più, come un paramani e una sella più morbida, non sarebbe stonata. .

Dotazioni

3.5

E’ una moto spartana, che non richiede particolari accessori. La strumentazione è completa e vanta il cronomentro integrato.

Qualità percepita

1.5

È il vero punto debole della M4, infatti i dettagli sono davvero poco curati, in più la sella tende a staccarsi.

Capacità carico

3.0

Non è una moto da caricare, ma con un ragno ce la si cava. Non ci sono spazi sotto la sella.

Motore

4.5

E’ un motore molto rodato ma non vecchio. Ha un’erogazione fluida e semplice che sa emozionare spalancando nel misto.

Trasmissione

3.5

Fluida anche se la finale è piuttosto rumorosa.

Sospensioni

3.0

Sono medio-morbide ma lavorano bene, anche spingendo nel misto stretto: in staccata sono discrete. In città risultano confortevoli.

Freni

2.5

L’anteriore è poco potente, sicuramente fruibile per i meno esperti, ma non sufficientemente incisivo. Il posteriore è buono.

Su strada

4.5

Agile e divertente, riesce a soddisfare. In città è perfettamente a suo agio, fuori non se la cava male, anche se non è il suo terreno d’elezione

Versatilità

4.5

Ha una buona adattabilità, soprattutto può essere guidata sia da un pilota esperto sia da un principiante. Infatti la M4 non spaventa ed è sfruttabile in ogni suo aspetto.

Prezzo

3.5

E’ buono, considerando il prodotto, però dettagli e rifiniture dovrebbero essere più accurate.

Pregi e difetti

 
Beta
M4

PREGI

Maneggevolezza, Semplicità d’uso, Design

DIFETTI

Dettagli poco curati, Freno ant. poco potente, Vibrazioni sulle pedane

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