Anteprime
Kymco AK 550 Premium: lo sportivo si fa più turistico
Dal 2017 Kymco è entrata a gamba tesa nel mondo degli scooter di fascia alta. Con L’AK 550 il marchio taiwanese ha infatti introdotto un vero concorrente nella categoria dei maxi (da anni dominata dal TMax di Yamaha) donandogli un bicilindrico ben sviluppato, un’ottima ciclistica con tanta qualità.
Oggi l’occhio non ricade però solo su performance e qualità, bensì cambia lo stile. I maxi diventano più propensi al turismo e Kymco, per rimanere in linea con la richiesta del mercato, cambia l’abito al suo AK presentando l’AK 550 Premium.
Di fatto non si hanno modifiche rilevanti nella base tecnica, mentre cambiano l’aspetto e qualche caratteristica pratica e tecnologica.
Lo abbiamo provato in anteprima sulle strade di Porto e le sensazioni sono rimaste ottime. Ma prima, iniziamo col descrivere che cosa cambia.
Più touring
Il design, realizzato negli uffici che hanno sede a Bologna, è stato pensato per donare all'AK 550 quella sensazione ancora più da top di gamma.
Adesso ha linee più moderne e filanti, ma mantiene il dinamismo che lo caratterizzava, oltre alla forma del grosso scudo anteriore. Sempre in tema di design, per mantenere una certa uniformità stilistica dello scooter, il lato dello scudo e il tunnel seguono la stessa linea, che prosegue nel codone.
Cambiano anche i fari, sempre full LED ma con uno schema a pentagoni più aggressivo, mentre le frecce sono incastonate nella parte inferiore dello scudo. Il gruppo posteriore rimane sobrio, con le due strisce angolate che ricordano la “K” del marchio.
Tra le novità, registriamo l’arrivo del cupolino regolabile elettricamente su tutto il range della corsa (che è di 85 mm). È stato introdotto il cruise control, indispensabile nei lunghi viaggi in autostrada, e cambia la strumentazione, dotata adesso di doppio schermo LCD e uno centrale TFT. In quest’ultimo è possibile visualizzare le notifiche dello smartphone (collegandolo tramite bluetooth) o usufruire della navigazione turn by turn. In generale gli schermi sono ben leggibili anche con luce puntata, ma non è presente una navigazione per le impostazioni e quando lo schermo TFT non è collegato allo smartphone si può solo impostare come tachimetro, cosa che crea ridondanza con lo schermo LCD.
Il sistema di comandi ora utilizza un piccolo pannello, incastonato nel retroscudo, con quattro pulsanti per comandare l’apertura dei vani sottosella e serbatoio, visualizzare i vari trip e inserire il bloccasterzo.
L'anima dell'AK
Il motore è un bicilindrico DOHC da 550 cc in grado di erogare 51 CV e 52 Nm di coppia. È dotato di doppia mappa: Power mode (con o senza controllo di trazione) e Rain. Lo scooter mantiene la tecnologia PTM, che integra blocco motore e trasmissione assieme, e direttamente collegato al telaio in alluminio, cosa che evita flessioni rispetto ai classici alloggi degli scooter. Cambia solo la cinghia finale a vista che diventa in fibra di carbonio per ridurre usura e rumore.
La ciclistica adotta una forcella a steli rovesciati da 41 mm con doppia piastra ed escursione di 120 mm, e un forcellone bibraccio oscillante. L’impianto frenante Brembo è composto da un doppio disco da 270 mm anteriore e pinze radiali a 4 pistoncini, mentre al posteriore c'è un disco da 260 mm. L'impianto frenante adesso è dotato di sistema AIBS o “cornering ABS” che consente migliori correzioni in curva in caso di frenata, evitando errori di traiettoria.
Praticità da maxi
A bordo troviamo una seduta in sella comoda: la triangolazione è ottima per i lunghi viaggi, con una sella decisamente generosa anche se un po’ rigida. Ci si riesce quindi a stendere nei lunghi trasferimenti, per poi avvicinarsi al manubrio per un maggiore controllo in città. Le spalle sono alla giusta altezza e il manubrio non attiva mai a toccare le gambe, nemmeno in fase di manovra. Si riduce invece lo spazio per i piedi: le pedane sono al limite della scarpa, perciò la posizione di guida è fissa, si possono solo distendere nella parte inclinata per allungare le gambe.
In quanto praticità il vano sottosella è abbastanza capiente da contenere un casco integrale più qualche oggetto, oppure uno zaino di medie dimensioni; all’interno è presente una luce di cortesia. Nel retroscudo è presente un capiente ano portaoggetti con presa USB all’interno, dotato però di uno sportellino in plastica fin troppo leggero e non chiudibile tramite serratura.
La prova
In strada il feeling rimane simile a quello del "vecchio" AK550. Il motore cambia solo un pelo nella risposta, adesso è ancora più fluido in partenza ma rimane pronto sia a basse che alte velocità per dare tanto in allungo quando entra in coppia. Il peso di 238 kg in ordine di marcia si fa sentire solo nelle manovre da fermi, la distribuzione concessa dal sistema PTM rende AK 550 Premium facile da gestire anche a basse velocità assieme all’ampio sterzo che garantisce manovre in spazi ridotti, utile in città soprattutto viste le dimensioni dello scooter.
In generale, la sensazione di sicurezza è alta; le sospensioni eliminano le asperità del terreno a basse velocità, e quando si va veloci rimangono abbastanza sostenute; forse solo l’anteriore tende a scendere in fase di frenata, ma non si percepisce mai indecisione. A proposito di freni, questi lavorano davvero bene: sono modulabili nella prima parte di escursione della leva, ma efficaci se si effettuano pinzate piuttosto sostenute. inoltre, il sistema AIBS agisce nel migliore dei modi.
Su strade veloci il feeling rimane ottimo. In curva si riesce a scendere in piega senza grossi problemi, grazie anche a pneumatici che aiutano ad assecondare bene la traiettoria (si tratta di pneumatici da 120/70 15 davanti e 160/60 15 dietro). In quanto a potenza, l'AK 550 Premium ne ha davvero parecchia a disposizione.
In autostrada non si sentono vibrazioni, e anche dopo diversi chilometri la sensazione di comfort rimane elevata. Il cupolino protegge bene dall’aria creando poca turbolenza. Rimangono un po’ scoperte le tibie a causa della forma a V dello scudo.
Prezzi
Tutta questa qualità naturalmente si paga, ma si può dire che il prezzo è pienamente giustificato. Il listino è di 11.990 euro f.c. nella colorazione Sabbia Scalve Opaco. È anche disponibile la versione depotenziata guidabile con patente A2 e accessori aggiuntivi come il bauletto in tinta, lo schienalino per bauletto, il supporto bauletto, il cupolino fumé e, come per tutti i prodotti Kymco, il caricabatteria “K-Charge”.
AK Premium rimane quindi uno scooter bello da guidare soprattutto tra le curve, luogo dove si esprime al meglio. In città rimane leggermente ingombrante nelle manovre da fermo, ma dobbiamo tenere presente che è pur sempre un maxi e non un ruota alta da 125 cc.
Difficile trovare davvero qualcosa che non vada in questo veicolo. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo, possiamo dire che la ridondanza del triplo schermo (che ha una sua ragion d'essere quando lo scooter è connesso via Bluetooch allo smartphone) poteva essere evitata.
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