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Vespa GTS 300: punto di riferimento
Snello e agile nonostante le dimensioni da GT, motore pronto e reattivo, dotazioni superpremium e tante versioni differenti: il vespone della Casa di Pontedera, con il modello 2023, raggiunge il suo nuovo apice
Nata nel 2003, la Vespa 300 GTS ha visto un’evoluzione continua che è passata dall’incremento della cilindrata, arrivata fino a 300 cc di quella attuale, a sistematici e mirati miglioramenti estetici volti a mantenere il Vespone sempre fresco ed accattivante. L’ultimo aggiornamento risaliva al 2019 ed era quindi il momento di metter mano, pur con tutte le dovute precauzioni previste quando si interviene su un oggetto di design definitivo come Vespa, per rinnovarne il look rendendolo ancora più giovanile, stiloso e aggiornato.
Sotto al classico faro tondo anteriore full LED trova spazio una nuova cravatta con fregi più piccoli. Gli indicatori di direzione, anche loro LED, sono ora integrati nella scocca. Il parafango anteriore diventa più rastremato e i profili della scocca guadagnano finiture diverse in funzione della versione. La vista laterale risulta più filante grazie all’introduzione di fianchetti sottoscocca ora uniti senza soluzione di continuità. Il faro posteriore è caratterizzato da una firma luminosa più squadrata e gli indicatori di direzione sono più piccoli con il risultato di una linea significativamente più snella e sportiva.
LE NOVITA' A BORDO
Una volta a bordo continuano le piccole ma efficaci novità con un manubrio più largo di 4 centimetri e manopole riposizionate per accrescere il confort durante la guida. La sella è più stretta nella parte anteriore, più facile appoggiare i piedi a terra, e più larga nella parte posteriore per un maggiore confort del passeggero. La sensazione di una accresciuta pulizia stilistica arriva anche dall’introduzione del sistema keyless (necessita di un minimo di apprendistato prima di diventare di facile utilizzo) e dalla fascia nera della plancia in un unico elemento.
Non cambia invece il motore che rimane il più potente mai montato su una Vespa con i suoi quasi 24 cavalli e gli oltre 26 Nm di coppia. Il mono da 278 cc è estremamente silenzioso e mette in campo un erogazione della potenza da riferimento con una spinta sempre fluida ma allo stesso tempo prontissima ad ogni minima rotazione dell’acceleratore.
Ben quattro sono le versioni disponibili della Vespa GTS: GTS base, GTS Sport con un incrementato livello di sportività, GTS Supersport che raccoglie l’eredità delle Vespe più sportive degli anni ’50 e ’60 e GTS Supertech che miscela il massimo della sportività e della tecnologia. Ogni versione ha poi colori e finiture dedicate.
IL TEST SULLE STRADE DI ROMA
Fin dai primi metri ritroviamo quella facilità d’uso e quel comfort che da sempre fanno di Vespa un riferimento assoluto e un successo globale. Bisogna provare a salire in sella e guidare una Vespa per capirne fino in fondo il fascino che emana e, in qualsiasi sua declinazione, la rende profondamente diversa da qualsiasi altro scooter. In città la nostra GTS è completamente a suo agio. E’ agile e amichevole e si districa alla perfezione tra le auto in colonna nonostante le dimensioni da “Vespone”.
La risposta del motore ai richiami del comando del gas è sempre puntuale e vigorosa il giusto. Partire da fermo ai semafori e lasciarsi il traffico alle spalle è facile grazie al buono spunto offerto dai 24 cavalli di potenza. E’ però sulle martoriate strade di Roma, tra sanpietrini e buche mal rattoppate, che emerge il grande passo avanti che la nuova Vespa GTS ha fatto alla voce sospensioni. L’introduzione di un puntone di irrigidimento, soluzione brevettata, tra la ruota anteriore e il piantone dello sterzo hanno reso tutta la sospensione anteriore strutturalmente più rigida e meno soggetta ai carichi torsionali cosa che permette all’ammortizzatore di lavorare più efficacemente. Modifica che migliora significativamente la resa dell’ammortizzatore con una maggiore e più efficace capacità di assorbire le asperità e una risposta e un rigore direzionale incrementato quando i ritmi di guida diventano più brillanti. La frenata, in città, è perfetta e ci è piaciuto che la prima fase di attacco non fosse troppo aggressiva, cosa che potrebbe mettere in difficoltà i meno esperti. Pompe Brembo e pinze miste Nissin/Brembo hanno la giusta potenza a patto di insistere con vigore su entrambe le leve per ottenere decelerazioni significative, certi della presenza di un sistema ABS dalla corretta taratura.
Una volta lasciate alle spalle le mura cittadine, nella guida extraurbana la GTS conferma le sue valide doti di passista, con una guida sempre piacevole ed intuitiva oltreché davvero poco affaticante. Viaggia senza problemi a velocità di crociera più che adeguate, i 100 km/h sono la sua zona di comfort con zero vibrazioni e ancora una buona capacità di incrementare la velocità in caso di bisogno, tanto da essere perfettamente a suo agio anche per gite a medio raggio. Non a caso viene spesso scelta come mezzo da utilizzare per le vacanze, magari kittata con alcuni dei numerosi accessori pensati per il turismo presenti nel ricco catalogo Piaggio. Buona è la capacità di scendere in piega con una sufficiente luce a terra e un valido rigore direzionale e guidare in maniera allegra è assolutamente alla portata della GTS.
GIUDIZIO FINALE
pochi ma mirati interventi alla linea per rinfrescarne il fascino e mantenerne vivo l’appeal, un significativo upgrade al comparto ciclistico che acquista rigorosità e confort e la solita maniaca attenzione al dettaglio per ribadire la posizione di vertice della Vespa GTS tra gli scooter premium. Prezzi che si confermano importanti, dai 7.199 euro della GTS di ingresso ai 7.499 della SuperTech, per entrare però in possesso non solo di uno scooter ma di un vero e proprio oggetto di culto.
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