In pista a Losail con la NUOVA Honda CBR1000RR-R
Abbiamo finalmente guidato una delle moto più attese dell'anno, la supersportiva con cui Honda ha rivoluzionato la filosofia della Fireblade: da sportiva alla portata di tutti a belva da pista senza compromessi. Ecco le nostre prime impressioni da Losail
Honda CBR1000RR-R
Il nuovo telaio in alluminio con struttura a diamante è associato a un forcellone più lungo (l’interasse cresce da 1.405 a 1.460 mm), strutturalmente uguale a quello della RC213V-S e infulcrato sul carter motore
Super-super-supersport
In confronto a questa moto, la precedente Fireblade sembra una sport-tourer. Il suo quattro cilindri in linea sfrutta le tecnologie a basso attrito e le camere di combustione della RC213V-S, con cui condivide anche le misure di alesaggio e corsa (che passano da 76 x 55 mm a 81 x 48,5 mm); è inoltre dotato di bielle in titanio ultraleggere, pistoni in alluminio forgiato e una originale distribuzione mista catena-ingranaggi. Nella classica configurazione “screamer” (a scoppi regolari), questo 1.000 ha una potenza da 1.100: 217,5 CV a 14.500 giri/min. Il nuovo telaio in alluminio con struttura a diamante è associato a un forcellone più lungo (l’interasse cresce da 1.405 a 1.460 mm), strutturalmente uguale a quello della RC213V-S e infulcrato sul carter motore. L’impianto frenante conta su pinze Brembo Stylema su dischi da 330 mm, mentre carenatura e posizione di guida sono focalizzate senza compromessi sul rendimento aerodinamico, con tanto di alette di derivazione MotoGP integrate sui fianchi per generare deportanza. La strumentazione è un completissimo display TFT a colori da 5”. La ciclistica è supportata da una elettronica completissima con piattaforma inerziale a 6 assi, controllo di trazione HSTC in versione “pronto gara” e launch control; è regolabile quasi tutto: potenza, freno motore, anti-impennamento; sulla versione SP ci sono sospensioni elettroniche Öhlins Smart Electronic Control (S-EC) con la nuovissima forcella pressurizzata NPX e un ammortizzatore di sterzo elettronico a 3 livelli.La nuova Honda CBR-RRR è una moto senza compromessi, non una supersportiva stradale da cui derivare una SBK ma una moto che nasce per l’uso in pista e per il mondiale SBK
Zero compromessi
Appena scesi dall’ultimo turno di prove sul circuito di Losail vi possiamo dire che la mano di HRC si sente, si sente pesantemente. Ormai è una moto senza compromessi, non una supersportiva stradale da cui derivare una SBK ma una moto che nasce per l’uso in pista e per la SBK. La Fireblade è da sempre una fuoriclasse per ergonomia e bilanciamento ciclistico, ma aveva due difetti: meno potenza rispetto alle avversarie e un’elettronica non particolarmente a punto. Partiamo dal primo: qui i 217 CV sembrano esserci tutti e le prestazioni sono molto molto elevate. Rispetto alla Ducati Panigale V4 S che abbiamo provato pochi giorni fa, l’impressione è che qui sia tutto un pochino più filtrato. Sembra la solita barzelletta sulle Honda e sulle Ducati, ma è davvero così: la Panigale è viscerale, ti dà l’idea di andare sempre fortissimo; mentre con la CBR si ha meno la percezione della velocità, ma questo non è un difetto perché se si vanno a vedere i tempi sul giro… sono davvero notevoli. Enorme anche il passo avanti nell’elettronica, davvero sofisticatissima: le possibilità di intervenire su tutti i parametri del traction control, dell’anti-wheelie, dell’erogazione motore sono incredibili; anche se nel poco tempo a disposizione abbiamo giusto potuto assaggiare queste possibilità. A proposito: bello il pannello TFT, ben leggibile e intuitivo nella navigazione fra i settaggi. Quanto al funzionamento degli ausili alla guida, sono diventati tutti molto più efficaci, anche se su qualche rivale europea sono più “gustosi”, come vedremo fra poco.Ci chiediamo in quale circuito si potrà mai tirare la sesta… ma qui a Losail usare solo le prime quattro marce non è un problema né per i tempi, né per la gestione della moto, grazie anche a un gran lavoro a livello aerodinamico che ti aiuta non solo con la penetrazione dell’aria, ma anche con un fantastico feedback dell’anteriore