ADV
Anteprime
KTM Freeride E-SM: la motard elettrica
di Stefano Gaeta
il 12/05/2015 in Anteprime
Dopo la enduro, arriva la KTM Freeride E-SM, una motard elettrica. A cosa serve? A divertirsi come su uno skateboard, a fare evoluzioni come su una Bmx, oppure a girare in città... senza allontanarsi troppo dalle prese di corrente. In vendita a 11.495 euro c.i.m.
KTM Freeride E-SM: la motard elettrica
Fu il silenzio. Se non fosse stato per il "rassicurante" baccano della brulicante Barcellona, probabilmente staremmo qui a scrivervi di quanto è pazzamente divertente e gasante la prima bicicletta elettrica di KTM. Invece, no, dietro al "mutismo" che ci ha accompagnato per tutta la presentazione si nasconde la Freeride E-SM, la prima supermotard elettrica della Casa austriaca. Un oggetto esclusivo, curatissimo in ogni suo dettaglio e moto fino al midollo in acciaio-alluminio, nonostante il comando del freno posteriore al posto della leva della frizione e la mancanza dello scarico.
Un piccolo briefing prima di partire su come gestire le tre mappature di gestione del motore ("Economy", "Standard", Advanced"), facilmente selezionabili tramite il computerino posto davanti alla sella con funzione anche d'indicatore del livello di carica, e muoviamo i primi metri, con la E-SM che sibila come un tram in carica.
La risposta al comando del gas è micrometrica: a ogni minima rotazione della manopola corrisponde una risposta del motore così istantanea che, come sempre accade su di un elettrico, sulle prime spiazza. Il propulsore da soli 22 CV e 42 Nm di coppia massima (a cui va cambiato solo l'olio ogni 50 ore di utilizzo), regala prestazioni paragonabili a quelle di un "duemmezzo" a combustione interna, ma a fare la differenza tra le due tipologie è l'erogazione della coppia a "zero" giri: immediata, per intenderci.
La risposta al comando del gas è micrometrica: a ogni minima rotazione della manopola corrisponde una risposta del motore così istantanea che, come sempre accade su di un elettrico, sulle prime spiazza. Il propulsore da soli 22 CV e 42 Nm di coppia massima (a cui va cambiato solo l'olio ogni 50 ore di utilizzo), regala prestazioni paragonabili a quelle di un "duemmezzo" a combustione interna, ma a fare la differenza tra le due tipologie è l'erogazione della coppia a "zero" giri: immediata, per intenderci.
Diamo il via al test con la mappa 1 inserita: lo spunto da fermo è fulmineo, ma la velocità massima non va oltre i 60 km/h indicati. Poco male, tra le macchine lente ci muoviamo lo stesso agilissimi e con una discreta rapidità, usando il freno posteriore come se fosse un timone.
Stretta com'è, la Freeride E-SM passa ovunque e al semaforo lascia a bocca aperta chiunque cerchi di tenerle testa allo scattare del verde, mentre lascia noi a bocca asciutta per l'allungo smorzato dall'elettronica. Inserendo la mappa 2, la E-SM diventa un missile nel prendere velocità, arrivando in un lampo a vedere i circa 100 km/h. Complice un peso di soli 111 kg, è praticamente impossibile riuscire a trovare un mezzo più efficace da usare nel traffico. In più si guida anche con la patente A1 per via della potenza nominale di 11 kW, mentre è un vero peccato che non sia omologata per muoversi in coppia.
Ci lasciamo alle spalle la città, dandoci l'occasione di passare alla mappa 3, la più aggressiva. Così cattiva che più di una volta abbiamo sentito il pneumatico far fatica nello scaricare a terra tutta la coppia motrice (ricordiamo, istantanea!).
Accelerazioni fulminee tenute a bada da un impianto frenante raffinato e all'altezza della situazione. Anche alla voce sospensioni la Freeride E-SM non delude affatto, entrambe completamente regolabili nemmeno fosse una moto da gara, e dall'efficacia buona e mai messa in crisi da prestazioni comunque limitate. Gambe solide e telaio rigido fanno di questa moto il mezzo perfetto anche per tuffarsi in qualsiasi toboga di montagna, a patto che le curve siano vicine tra loro così da non dover soffrire la mancanza di allungo. Una volta impostata la traiettoria, segue la linea con grande rigore, cambiando direzione alla velocità della luce, come fosse un 125 da competizione.
Dopo un totale di circa un'ora di guida a ritmo sostenuto (in KTM ragionano a ore, come nel Cross, e non a distanza coperta), la batteria ci viene sostituita con una carica, perché con quello che restava non saremmo di certo tornati. Tra l'altro, fare il pieno di elettricità lontani da casa non è nemmeno un'operazione così pratica, visto che ci vorrebbe uno zaino capiente solo per trasportare il caricabatterie, operazione sconsigliabile visto il peso di 6 kg. Il che fa della Freeride E-SM un mezzo prettamente emozionale, come tutti i prodotti della KTM. Probabilmente la sua collocazione migliore potrebbe essere quella di trovarla a noleggio in qualche kartodromo. Per un'ora di puro divertimento assicurato!
Stretta com'è, la Freeride E-SM passa ovunque e al semaforo lascia a bocca aperta chiunque cerchi di tenerle testa allo scattare del verde, mentre lascia noi a bocca asciutta per l'allungo smorzato dall'elettronica. Inserendo la mappa 2, la E-SM diventa un missile nel prendere velocità, arrivando in un lampo a vedere i circa 100 km/h. Complice un peso di soli 111 kg, è praticamente impossibile riuscire a trovare un mezzo più efficace da usare nel traffico. In più si guida anche con la patente A1 per via della potenza nominale di 11 kW, mentre è un vero peccato che non sia omologata per muoversi in coppia.
Ci lasciamo alle spalle la città, dandoci l'occasione di passare alla mappa 3, la più aggressiva. Così cattiva che più di una volta abbiamo sentito il pneumatico far fatica nello scaricare a terra tutta la coppia motrice (ricordiamo, istantanea!).
Accelerazioni fulminee tenute a bada da un impianto frenante raffinato e all'altezza della situazione. Anche alla voce sospensioni la Freeride E-SM non delude affatto, entrambe completamente regolabili nemmeno fosse una moto da gara, e dall'efficacia buona e mai messa in crisi da prestazioni comunque limitate. Gambe solide e telaio rigido fanno di questa moto il mezzo perfetto anche per tuffarsi in qualsiasi toboga di montagna, a patto che le curve siano vicine tra loro così da non dover soffrire la mancanza di allungo. Una volta impostata la traiettoria, segue la linea con grande rigore, cambiando direzione alla velocità della luce, come fosse un 125 da competizione.
Dopo un totale di circa un'ora di guida a ritmo sostenuto (in KTM ragionano a ore, come nel Cross, e non a distanza coperta), la batteria ci viene sostituita con una carica, perché con quello che restava non saremmo di certo tornati. Tra l'altro, fare il pieno di elettricità lontani da casa non è nemmeno un'operazione così pratica, visto che ci vorrebbe uno zaino capiente solo per trasportare il caricabatterie, operazione sconsigliabile visto il peso di 6 kg. Il che fa della Freeride E-SM un mezzo prettamente emozionale, come tutti i prodotti della KTM. Probabilmente la sua collocazione migliore potrebbe essere quella di trovarla a noleggio in qualche kartodromo. Per un'ora di puro divertimento assicurato!
KTM Freeride E-SM: la motard elettrica
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.