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Top & Flop: le moto più azzeccate e i passi falsi di casa KTM

Carlo Pettinato il 21/06/2024 in Moto & Scooter
Top & Flop: le moto più azzeccate e i passi falsi di casa KTM
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Dalla 690 Duke alla RC8, dalla 1290 Super Adventure all’incompresa 640. Ecco le nostre scelte di moto più importanti nella storia recente di Mattighofen, affiancate a quelle meno riuscite

Un passo falso ogni tanto può capire a chiunque, anche se si tratta di aziende leader di mercato, persino colossi dell’industria. Tanto più se parliamo di motociclette. Ci sono diversi modi in cui il passo falso, o flop che dir si voglia, si può concretizzare. Può esserlo una moto concettualmente sbagliata, magari troppo avanti per i tempi e che viene rivalutata solo ad anni di distanza. Oppure un modello afflitto da un difetto ricorrente, o esteticamente indigesto o ancora, perché no, troppo caro.

Da contraltare fanno, per fortuna, le punte di diamante della gamma, che, in modo diametralmente opposto, possono svettare per prestazioni eccezionali, per un design particolarmente riuscito o per un rapporto qualità/prezzo imbattibile. Tutti ne ricordiamo diverse nell’ultimo paio di decenni: oggi prenderemo in considerazione il caso KTM, azienda fallita nel 1992 ma che proprio negli ultimi 20/25 anni è stata protagonista di una crescita esponenziale che l’ha portata ad affermarsi come uno dei punti di riferimento assoluti in Europa e nel mondo.

E quindi, eccoci qui con la nostra rassegna dei modelli Top & Flop della storia recente di casa KTM. 

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KTM: I MODELLI TOP

Due stradali e una maxi adventure, di nome e di fatto. La prima capace di diventare nell'arco di poche stagioni un punto di riferimento tra le fun bike; la seconda un'autentica bestia divora-asfalto; la terza un’ammiraglia di nobili origini. Ecco le nostre scelte per le moto di più grande successo a marchio KTM.

<div class='descrGalleryTitle'>690 Duke</div><div class='descrGalleryText'><p>Nata nel 2007 come erede della versione 640, la 690 Duke è spinta dal <b>nuovo monocilindrico LC4</b> da 654 cc e 65 cavalli, che crescono a 70 con la maggiorazione a 690 cc effettivi del 2010. Meno motard e più naked, si fa presto <b>una solida fama di moto imprendibile nel guidato.</b> Il design della prima versione è tagliente e spigoloso, ma tutto sommato riuscito e molto aggressivo. Nel 2012 arriva un aggiornamento estetico e nel 2015 altri step di motore che portano la base a 73 e la R a ben&nbsp;<b>75 cavalli</b>., valore che molte bicilindriche non raggiungono. La KTM 690 Duke è passata alla storia come <b>pietra miliare del segmento delle fun bike: </b>leggera, potente e micidiale tra le curve.&nbsp;&nbsp;&nbsp;</p>
<p><b>Valore storico: 3/5&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Valore collezionistico: 1/5</b></p>
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690 Duke

Nata nel 2007 come erede della versione 640, la 690 Duke è spinta dal nuovo monocilindrico LC4 da 654 cc e 65 cavalli, che crescono a 70 con la maggiorazione a 690 cc effettivi del 2010. Meno motard e più naked, si fa presto una solida fama di moto imprendibile nel guidato. Il design della prima versione è tagliente e spigoloso, ma tutto sommato riuscito e molto aggressivo. Nel 2012 arriva un aggiornamento estetico e nel 2015 altri step di motore che portano la base a 73 e la R a ben 75 cavalli., valore che molte bicilindriche non raggiungono. La KTM 690 Duke è passata alla storia come pietra miliare del segmento delle fun bike: leggera, potente e micidiale tra le curve.   

Valore storico: 3/5                                          Valore collezionistico: 1/5

<div class='descrGalleryTitle'>1290 Super Adventure</div><div class='descrGalleryText'><p>Le radici della 1290 Super Adventure sono nella <b>corsa fuoristrada per eccellenza: la Dakar.</b> Era il 2002 quando la 950 - altra moto memorabile - debuttò in Africa <b>vincendo con Meoni, </b>spinta dalla prima versione del bicilindrico LC8, cresciuto poi in 990, 1050, 1090, 1190 e infine 1290 (in&nbsp; attesa di ulteriori evoluzioni). La KTM 1290 Super Adventure, con ruota da 19&quot; (S) o 21” (R) si è affermata come <b>una tra le maxi enduro più performanti a 360°</b>, amata dai viaggiatori quanto dagli smanettoni:<b> 160 cavalli,</b> telaio a traliccio e componenti di livello come le sospensioni WP, semiattive sulla S e con ben 220 mm di escursione sulla R.&nbsp;</p>
<p><b>Valore storico: 4/5&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Valore collezionistico: 2/5</b></p>
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1290 Super Adventure

Le radici della 1290 Super Adventure sono nella corsa fuoristrada per eccellenza: la Dakar. Era il 2002 quando la 950 - altra moto memorabile - debuttò in Africa vincendo con Meoni, spinta dalla prima versione del bicilindrico LC8, cresciuto poi in 990, 1050, 1090, 1190 e infine 1290 (in  attesa di ulteriori evoluzioni). La KTM 1290 Super Adventure, con ruota da 19" (S) o 21” (R) si è affermata come una tra le maxi enduro più performanti a 360°, amata dai viaggiatori quanto dagli smanettoni: 160 cavalli, telaio a traliccio e componenti di livello come le sospensioni WP, semiattive sulla S e con ben 220 mm di escursione sulla R. 

Valore storico: 4/5                                          Valore collezionistico: 2/5

<div class='descrGalleryTitle'>1290 Super Duke </div><div class='descrGalleryText'><p>Sorella (molto) maggiore della 690 e discendente della prima 990 Super Duke a due cilindri, la 1290 Super Duke è arrivata sul mercato nel 2013 e <b>ha da subito destato scalpore </b>per le sue prestazioni: <b>oltre 170 cv e 140 Nm di coppia</b>; nel tempo sono poi arrivate le versioni R e R Evo, con potenze sino a 180 cavalli, sempre sprigionate dal bicilindrico <b>LC8 a V di 75°. </b>Una naked muscolosa e iper sofisticata, nella sua ultima versione, prima di cedere il passo alla 1390, presenta <b>valvole in titanio e sospensioni WP elettroniche</b>, tanto per rendere l’idea della cura che c’è dietro.&nbsp;</p>
<p><b>V<span>alore storico: 4/5&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Valore collezionistico: 2/5</span></b></p>
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1290 Super Duke

Sorella (molto) maggiore della 690 e discendente della prima 990 Super Duke a due cilindri, la 1290 Super Duke è arrivata sul mercato nel 2013 e ha da subito destato scalpore per le sue prestazioni: oltre 170 cv e 140 Nm di coppia; nel tempo sono poi arrivate le versioni R e R Evo, con potenze sino a 180 cavalli, sempre sprigionate dal bicilindrico LC8 a V di 75°. Una naked muscolosa e iper sofisticata, nella sua ultima versione, prima di cedere il passo alla 1390, presenta valvole in titanio e sospensioni WP elettroniche, tanto per rendere l’idea della cura che c’è dietro. 

Valore storico: 4/5                                          Valore collezionistico: 2/5

KTM: I MODELLI FLOP

Se è vero che la crescita del gruppo KTM negli ultimi due decenni è stata esponenziale, è anche vero che qualche piccolo “incidente di percorso” c’è stato, per differenti motivi, tecnici, estetici oppure sportivi. Il brand ha douto uscire dalla strada sterrata che aveva sempre percorso, ed era inevitabile che non tutte le ciambelle riuscissero col buco. Ecco i passi falsi di Mattighofen, secondo noi.

<div class='descrGalleryTitle'>RC8</div><div class='descrGalleryText'><p>A più di quindici anni di distanza da lancio, ha ancora il suo perché. Linee tese, spezzate, <b>inconfondibilmente Kiska</b>. Era nata per ribattere - anche in pista - alle bicilindriche Ducati, ma seguendo una strada tutta sua nel motore (LV8 a V di 75°), nelle sospensioni (WP) e nell'ergonomia, più comoda rispetto alle sportive dell'epoca.&nbsp;La RC8 <b>aveva una bella guida </b>ma era afflitta da vibrazioni importanti. Ne era stato annunciato il debutto nel mondiale Superbike, ma <b>non andò mai oltre la Superstock 1000, </b>dove corse per tre anni con risultati deludenti, anche a causa dei piloti. Unico titolo, quello SBK nazionale tedesco del 2011. Nonostante tutto, dal suo twin avevano tirato fuori <b>oltre 170 cavalli, più di una Ducati 1198</b>, e un equilibrio ciclistico fosse di alto livello.&nbsp;</p>
<p><b>Valore storico: 3/5&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Valore collezionistico: 3/5</b></p>
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RC8

A più di quindici anni di distanza da lancio, ha ancora il suo perché. Linee tese, spezzate, inconfondibilmente Kiska. Era nata per ribattere - anche in pista - alle bicilindriche Ducati, ma seguendo una strada tutta sua nel motore (LV8 a V di 75°), nelle sospensioni (WP) e nell'ergonomia, più comoda rispetto alle sportive dell'epoca. La RC8 aveva una bella guida ma era afflitta da vibrazioni importanti. Ne era stato annunciato il debutto nel mondiale Superbike, ma non andò mai oltre la Superstock 1000, dove corse per tre anni con risultati deludenti, anche a causa dei piloti. Unico titolo, quello SBK nazionale tedesco del 2011. Nonostante tutto, dal suo twin avevano tirato fuori oltre 170 cavalli, più di una Ducati 1198, e un equilibrio ciclistico fosse di alto livello. 

Valore storico: 3/5                                          Valore collezionistico: 3/5

<div class='descrGalleryTitle'>640 Adventure</div><div class='descrGalleryText'><p>Oggi è apprezzata e ricercata, perché <b>decisamente rara</b>. E se è rara un motivo ci deve essere: al tempo ne furono vendute davvero poche. Eppure, la KTM 640 Adventure era una replica, anche se esteticamente non troppo fedele, <b>delle moto che correvano la Dakar.</b>&nbsp;Leggera, potente ed efficace, per quanto figlia di un concetto vincente - oggi una 690 Adventure <b>è richiesta a gran voce</b> dagli appassionati - all'epoca non intrigò probabilmente a causa di una piattaforma tecnica vetusta, spinta dal <b>vecchio LC4 che apparteneva agli anni ’90</b>.&nbsp;</p>
<p><b>Valore storico: 2/5&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Valore collezionistico: 4/5</b></p>
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640 Adventure

Oggi è apprezzata e ricercata, perché decisamente rara. E se è rara un motivo ci deve essere: al tempo ne furono vendute davvero poche. Eppure, la KTM 640 Adventure era una replica, anche se esteticamente non troppo fedele, delle moto che correvano la Dakar. Leggera, potente ed efficace, per quanto figlia di un concetto vincente - oggi una 690 Adventure è richiesta a gran voce dagli appassionati - all'epoca non intrigò probabilmente a causa di una piattaforma tecnica vetusta, spinta dal vecchio LC4 che apparteneva agli anni ’90

Valore storico: 2/5                                          Valore collezionistico: 4/5

<div class='descrGalleryTitle'>790 Adventure</div><div class='descrGalleryText'><p>Pur meccanicamente valide, le prime 790 Adventure erano caratterizzate da un <b>design poco aggraziato </b>nel suo voler inseguire gli stilemi delle 450 da Rally che dominavano la Dakar. In particolar modo il frontale, dove&nbsp; soprattutto nelle versioni con parafango basso sembra proprio mancare qualcosa tra il cupolino completamente separato dai convogliatori e <b>dall'originale serbatoio &quot;a Z&quot; </b>che si protende verso il basso. Anche il motore 790 LC8c, inebriante su strada, si rivela però <b>un po' troppo rapido </b>per l'impiego offroad. KTM corre presto ai ripari con l'890 - più coppia sotto e più inerzie - e con il restyling del 2022, che migliora decisamente il look e valorizza <b>le notevoli qualità dinamiche </b>di questa piattaforma. Intanto, però, la prima versione di 790 Adventure è passata alla storia come uno degli <b>esempi di stile meno riusciti</b> di casa KTM.&nbsp;</p>
<p><b>Valore storico: 1/5&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Valore collezionistico: 1/5</b></p>
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790 Adventure

Pur meccanicamente valide, le prime 790 Adventure erano caratterizzate da un design poco aggraziato nel suo voler inseguire gli stilemi delle 450 da Rally che dominavano la Dakar. In particolar modo il frontale, dove  soprattutto nelle versioni con parafango basso sembra proprio mancare qualcosa tra il cupolino completamente separato dai convogliatori e dall'originale serbatoio "a Z" che si protende verso il basso. Anche il motore 790 LC8c, inebriante su strada, si rivela però un po' troppo rapido per l'impiego offroad. KTM corre presto ai ripari con l'890 - più coppia sotto e più inerzie - e con il restyling del 2022, che migliora decisamente il look e valorizza le notevoli qualità dinamiche di questa piattaforma. Intanto, però, la prima versione di 790 Adventure è passata alla storia come uno degli esempi di stile meno riusciti di casa KTM. 

Valore storico: 1/5                                          Valore collezionistico: 1/5

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