Moto & Scooter
Piaggio Vespa PX 125: un mito senza tempo
Presentata nel 1978, questa Vespa è stata uno dei modelli più longevi e apprezzati dal pubblico. E ha traghettato Piaggio nella modernità
Nata nel 1978 e uccisa solamente dalla decisione di Piaggio di non aggiornarla all'Euro4 sul finire dello scorso decennio, la Vespa PX è a tutti gli effetti un'icona e una pietra miliare nella quasi 80enne vita dello scooter di Pontedera.
Presentata al Salone di Milano nel 1977, la primissima PX aveva un motore monocilindrico 2T da 123,4 cc per 8 CV di potenza a 5.600 giri, cambio a 4 rapporti, alimentazione a carburatore Dell'Orto da 20 mm e aveva l'acccensione a volano magnete. La ciclistica prevedeva il classico telaio monoscocca, ruotine con cerchi da 10 pollici, serbatoio da 8 litri e un peso complessivo di 80 kg. Era disponibile in bianco e azzurro e costava 767mila lire.
Il pubblico allora rimase favorevolmente impressionato dalla innovativa linea dello scooter, capace di rinnovare gli stilemi della precedente serie di Vespa. E dalò punto di vista funzionale alcuni accorgimenti come le nuove sospensioni ne miglioravano una tenuta di strada altrimenti non ottimale. Inoltre, è stato il primo veicolo della famiglia dove si potevano montare come optional gli indicatori di direzione.