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Moto & Scooter

Honda ST 125 Dax

Redazione
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Honda ST 125 Dax
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Honda ST 125 Dax

La Casa giapponese riporta anche in Italia il suo iconico scooter vintage con telaio a T e manubrio alto

La mini-bike Honda sono quanto di più divertente e fuori dagli schemi si possa trovare oggi nel mondo delle 125. Il Monkey tocca il cuore dei nostalgici degli anni ’70, offrendo al tempo stesso un mezzo di trasporto moderno, compatto e divertente per i rider di tutte le età. La MSX125 Grom risponde alle esigenze di personalizzazione e voglia di uscire dagli schemi della “Generazione Y”, ma rappresenta anche una pit-bike perfetta per muoversi nel paddock delle competizioni sia auto che moto. Per il 2023 un nuovo modello si aggiunge alla famiglia. Si tratta del nuovo ST125 Dax, autenticamente ispirato all’originale del 1969, ma con telaio, motore ed ergonomia delle moto del 21° secolo.  

LO STILE

Il telaio è il fulcro dello stile: tutti gli elementi sono fissati ad esso o contenuti al suo interno, per conferire al Dax il suo inconfondibile look retrò, a cui contribuiscono anche altri componenti, come la possente doppia sella, con un’altezza di 775 mm, il manubrio cromato in posizione rialzata e lo scarico rialzato ispirato alle dirt‑bike degli anni Settanta con paracalore forato e cromato. Al centro del telaio campeggia una striscia nera con l’originale scritta “Dax” accanto al tradizionale logo dell’ala Honda che ne rimarca la speciale eredità. A completare il look il tocco di classe dell’immagine stilizzata del bassotto.   All’anteriore spicca il parafango cromato posizionato sotto l'evocativo faro circolare, composto dai caratteristici LED rotondi che conferiscono ulteriore fascino alle luci, mentre gli indicatori di direzione (con funzione anche di luci di posizione) trovano la loro collocazione perfetta a metà altezza tra gli anabbaglianti e gli abbaglianti. Il quadro strumenti compatto è composto da un display LCD rotondo retroilluminato, mentre le luci posteriori, anch'esse a LED, richiamano le linee di quelle anteriori. La maniglia cromata offre sostegno al passeggero, mentre il carter ripara la catena dalle intemperie evitando che vi si impiglino indumenti non aderenti. Un portapacchi posteriore e le manopole riscaldabili sono disponibili come optional. Fedele all'estetica originale, l’iconico telaio a T è realizzato in acciaio stampato con tecniche moderne e ospita al suo interno il serbatoio. L’inclinazione del cannotto di sterzo e l’avancorsa sono impostate, rispettivamente, a 24,9° e 84 mm, con interasse di appena 1.020 mm. Il peso con il pieno di benzina è di 107 kg. La forcella a steli rovesciati da 31 mm assicura una risposta morbida delle sospensioni e, in combinazione con l’ampio manubrio rialzato, garantisce una maneggevolezza assoluta. La regolazione dei doppi ammortizzatori è garanzia di una perfetta dinamica di guida anche con un passeggero a bordo. I cerchi neri da 12 pollici montano pneumatici massicci con sezione di 120 mm sull’anteriore e 130 mm sul posteriore, per garantire una aderenza sicura senza compromettere l'agilità. L’azione dei freni è regolata dall’ABS a un canale, sulla ruota anteriore. Le pinze idrauliche anteriori e posteriori agiscono rispettivamente su dischi del diametro di 220 mm ant. e 190 mm post.  

IL MOTORE

Ripreso dal Super Cub C125, che primeggia per efficienza e affidabilità, il motore del nuovo ST125 Dax presenta una corsa relativamente lunga e un rapporto di compressione abbastanza elevato, pari a 10:1, con alesaggio di 50 mm e corsa di 63,1 mm. La potenza massima è di 9,4 CV (6,9 kW) a 7.000 giri/min e la coppia massima è pari a 10,8 Nm a 5.000 giri/min. Grazie alle sue prestazioni, il motore è ib grado di offrire una velocità di crociera di 90 km/h anche con passeggero a bordo, con un’accelerazione brillante e un’ottima ripresa fin dai bassi regimi, caratteristiche che si fanno particolarmente apprezzare negli spostamenti in città. Il lato sinistro della moto si contraddistingue per l’airbox di forma ovale, con filtro e condotto di collegamento che garantiscono un flusso d'aria cospicuo all’aspirazione del motore, per offrire una risposta dell'acceleratore consistente e una divertente guidabilità. Lo scarico rivolto verso l’alto richiama alla mente gli indimenticabili modelli degli anni ’70. Per garantire il rispetto dei limiti delle emissioni c’è un singolo catalizzatore: grazie alla precisione delle mappature e all'efficienza della combustione, la conformità EURO5 è assicurata. Anche la trasmissione rispecchia il carattere rilassato e spensierato di questa mini-bike, con un cambio a 4 rapporti (con folle in basso) gestito tramite una frizione centrifuga che elimina la necessità della leva al manubrio. A veicolo fermo, è sufficiente inserire la marcia con la leva a pedale e poi dare gas per partire: la frizione centrifuga entra automaticamente in funzione e continua a farlo ad ogni cambio marcia, sia in inserimento che in scalata. L’adozione di tecnologie a basso attrito, come il cilindro disassato e la distribuzione con bilanciere a rullo, assicura un consumo di 63,7 km/l (ciclo WMTC), che si traduce in un’autonomia di circa 240 km con un pieno da 3,8 litri.
1969 ST50
Dax Costruito per essere esportato in Europa e negli Stati Uniti, il Dax originale era stiloso, agile e facile da guidare: una promessa di puro divertimento capace di conquistare un vasto pubblico, dai biker duri e puri ai motociclisti della domenica. Questo è stato il modello che ha fatto scoprire il piacere delle due ruote a migliaia di persone. Il motore era basato su quello del comprovato Super Cub, con l’aggiunta di alcune modifiche all’impianto di aspirazione e di scarico per aumentare la coppia ai regimi mediobassi.  
DAX ST70
Disponibile in due cilindrate, 50 cc e 70 cc, il Dax montava una frizione centrifuga automatica con cambio a 3 rapporti, forcella telescopica, sospensioni posteriori idrauliche e pneumatici a sezione larga con un battistrada dal design dedicato, per migliorare la stabilità e la maneggevolezza anche in fuoristrada.
DAX ST70

 
1972 ST90 Mighty Dax
Il modello ST90 Mighty Dax era dotato di un telaio a T più rigido, manubrio dalla forma ‘mini ape’ più ampio e più verticale in stile custom, parafango anteriore montato in alto e motore di cilindrata maggiore che aumentava l’accelerazione e rendeva la moto più veloce. I nuovi cerchi da 14” venivano forniti con pneumatici semifuoristrada per migliorare la maneggevolezza e la stabilità anche sui terreni accidentati.
 
1973 CY50 Nauty Dax
Destinato prevalentemente al mercato dei veicoli per il tempo libero, il Nauty Dax era pensato per offrire un livello ancora superiore di prestazioni e stabilità in fuoristrada. Le modifiche alla fasatura delle valvole e alla trasmissione finale, a 4 rapporti, avevano permesso di incrementare la coppia ai regimi mediobassi.
 
1973 CY50 Nauty Dax
Rinnovato su più fronti, dallo scarico, al serbatoio, ai carter laterali, fino all'esclusivo faro rettangolare, il Nauty Dax si presentava anche con una sella a gradino e una nuova livrea originale. Grazie al nuovo telaio a diamante, leggero e rigido, e agli pneumatici balloon, anche i viaggi sui terreni sconnessi non erano un problema.
 
1995 ST50 Dax
Dopo 14 anni, Dax fece ritorno sul mercato giapponese. Ai dettagli di design iconici rimasti inalterati, come il telaio in acciaio stampato, la forcella telescopica, l’ampio manubrio pieghevole, il parafango cromato, il silenziatore e gli pneumatici offroad, si aggiungeva una nuova sella più lunga. Il motore da 50cc era dotato di tendicatena automatico a camme e accensione magnetica per facilitare l'avviamento. La produzione del modello ST50 Dax venne definitivamente interrotta nel 2003, dopo otto anni consecutivi.
 
Honda Dax: i modelli che hanno fatto la STORIA
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2023 ST125 Dax
Pronto a lanciarsi alla conquista delle strade europee con il suo potente motore da 124cc, il cambio a quattro rapporti e la frizione centrifuga, il Dax torna ad allietare gli appassionati delle minibike Honda, insieme ai modelli Monkey e MSX125 Grom.

LE ORIGINI

In risposta alle richieste dei mercati europei e americani di una “moto da tempo libero”, nel 1967 fu lanciata la Monkey Z50M. Nonostante fosse molto apprezzata, soprattutto in America, sia dagli adulti che dai bambini, in virtù dell’altezza regolabile della sella e del telaio pieghevole che ne consentiva il trasporto in auto, nel 1969 Honda America richiese una moto più grande per i suoi clienti, che mantenesse comunque lo spirito della Monkey. Dopo una visita negli Stati Uniti per comprendere meglio le esigenze del mercato, i tecnici presero ispirazione dal telaio a T della CS90, molto diffusa in Giappone, e svilupparono il Dax: una mini-bike più bassa e più compatta rispetto alla Monkey, che offriva una posizione di guida più rilassata e permetteva di viaggiare anche in due. Serbatoio, cablaggio e tutta la componentistica erano alloggiati nel telaio a T per dare vita a una moto dal design semplice, diventato nel tempo iconico.  
Honda ST 125 Dax
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