NT, una lunga storia
Il nome
Honda NT 1100 ha iniziato a circolare a febbraio, quando da Tokyo è stato
depositato presso l’ente di omologazione europea. Anche senza vederla, mettendo insieme la sigla NT, la cilindrata di 1100 cc e
la propensione di Honda a declinare i suoi motori su piattaforme anche molto diverse (non solo la NC, ma anche le recenti
Rebel e
Vultus)
è difficile non immaginare una crossover basata sul motore della Africa Twin. La sigla NT comparve per
la prima volta negli Anni 80 con la
NT650 Revere, e già allora si trattava di una stradale con il motore di una entrofuoristrada. Era infatti
una naked con il tranquillo bicilindrico della Transalp, un telaio perimetrale in alluminio e un forcellone monobraccio: ricetta originale ma che non ebbe particolare successo,
forse perché in anticipo sui tempi.
L’idea di mettere un motore (moderatamente) off-road in una ciclistica stradale oggi non porta più a una naked ma a una crossover, il cui aspetto dovrebbe probabilmente riprendere
quello della bella concept CB1000X disegnata da Valerio Aiello del centro stile italiano di Honda e presentata a Eicma 2019. Si tratta di
un modello strategico, che dovrebbe prendere il posto della non troppo fortunata Crossrunner e inserirsi
in un segmento importantissimo del mercato attualmente presidiato soprattutto da Yamaha
con la Tracer 9 e Tracer 9 GT, ma anche dalla Ducati Multistrada 950 e dalla BMW F900XR, senza dimenticare la Moto Guzzi V 85 TT.
Per il momento si sa che la moto è
siglata internamente SC84, dove la S indica le moto oltre 900 cc, la C la tipologia “stradale” e 84 è il progressivo del progetto. Come la CRF1100L, esisterà in due versioni, la NT1100A con cambio tradizionale e la NT1100D
con DCT e dotazioni presumibilmente più ricche e orientate al turismo.
Il compattissimo bicilindrico Unicam da 1.084 cc è già stato declinato in una versione più stradale sulla cruiser
CB1100 Rebel, inserito in un telaio in tubi con ruote da 18”-16” e depotenziato a 87 CV dai 102 originari. Sulla NT1100
è più probabile che venga invece potenziato o comunque reso un po’ più sportivo nella risposta, e abbinato a una classica
coppia di ruote da 17”. Ma anche se il motore restasse lo stesso, si inserirà comunque
in un pacchetto decisamente più compatto rispetto all’
Africa Twin, che è condizionata dalle specifiche off-road (sigla interna SC08, dove la “D” sta appunto per le entrofuoristrada)
con luce a terra ed escursione sospensioni più elevate. L’interasse depositato è di
1.535 mm contro i 1.575 mm dell'Africa, la lunghezza di 2.240 mm contro 2.330 mm.
Il peso in ordine di marcia è invece più alto: sono indicati 237 kg per la della
NT1100A e 248 kg per la
NT1100D, vale a dire
una decina di kg in più rispetto alle corrispondenti Africa Twin e una ventina più di una Tracer 9 GT, il che lascia presumere
o un serbatoio piuttosto generoso o dotazioni decisamente ricche, oltre a magari un telaio a traliccio in acciaio anziché il perimetrale in alluminio delle precedenti crossover Honda come Crossrunner e Crosstourer. Ora per sapere tutti i dettagli aspettiamo il
21 ottobre!