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Ducati Multistrada V4: caratteristiche, dotazioni e prezzi
La Multistrada arriva alla quarta serie e cambia tutto: motore V4, niente Desmo, telaio monoscocca, ruota da 19” e abbondanza di dotazioni con l’obiettivo di alzare l’asticella del segmento crossover
A 10 anni tondi di distanza dalla prima Multistrada con motore a liquido – quella che ha inaugurato la linea con il "becco" e i riding mode – Ducati rinnova profondamente la sua crossover. Un’operazione importante e delicata per la moto più stradale, più versatile ma soprattutto più venduta di Borgo Panigale, ora costruita attorno al nuovo motore V4 Granturismo da 1.158 cc con distribuzione a levette oscillanti di cui vi abbiamo già parlato diffusamente.
Il GS nel mirino
La moto nel suo complesso, va detto, non è meno nuova del motore. Il design mantiene un forte "family feeling" con le attuali Multistrada, ma a ben vedere è tutto diverso: anche perché deve integrare la ruota anteriore da 19" – promossa dopo il grande apprezzamento sulla Multi 950 – e soprattutto il telaio monoscocca in alluminio e il forcellone bibraccio, sempre in alluminio ma con conformazione a traliccio.
Le forme sono insomma cambiate più di quanto sembri. Il becco è più corto, la coda è più snella, la parte centrale è più imponente (anche perché il serbatoio lievita da 20 a 22 litri) e in generale tutta la moto è meno raccordata, alla ricerca di un sapore più rude. La nuova Multi V4 si allontana quindi dalle forme fluide e stradali della precedente 1260 per avvicinarsi all’aspetto più "off" di una BMW R 1250 GS Adventure, per esempio: come parrebbero indicare il traliccio del telaietto reggisella a vista, la sella corta che non abbraccia più il serbatoio e le forme meno sviluppate in orizzontale e più in verticale.
Front Frame e ruota da 19"
Cambia anche la posizione di guida, che vede ora il pilota meno inserito a bordo e più rialzato. La seduta, regolabile su due posizioni a 840 e 860 mm (in opzione anche una sella bassa da 810 mm e una alta da 875 mm) è più in alto, ma la sagoma della moto più snella e la forma della sella aiutano a toccare a terra e nella guida in piedi – frangente in cui aiuta anche la luce a terra cresciuta a 220 mm grazie al nuovo motore con la coppa bassa e alla ruota anteriore da 19”. Per i più avventurosi sono disponibili in opzione anche le ruote a raggi.
Dal punto di vista ciclistico, il telaio "front frame" ha il cannotto appena più verticale (24,5° contro 25°) che rende la Multistrada V4 un po' più corta rispetto alla 1260 DVT (interasse 1.567 mm contro 1.585 mm), mentre il peso è sostanzialmente invariato: +6 kg dichiarati a pari allestimento. Questi ultimi saranno tre (base, S ed S Sport), più numerosi pacchetti. Tutti gli allestimenti condividono i freni Brembo con pinze radiali, mentre le sospensioni Marzocchi con forcella rovesciata da 50 mm e mono cantilever della base guadagnano sulle "S" la gestione semiattiva DSS, con gli algoritmi aggiornati e ora dotati della funzione "autoleveling" che regola in automatico l’assetto della moto in base al carico.
Super-navigatore e sguardo da Panigale
Sempre le S offrono anche il nuovo display TFT da 6,5" (anziché 5") e con vetro minerale come gli smartphone: mostra il settaggio delle sospensioni e la mappa del navigatore grazie all’app dedicata Sygic GPS. A controllarlo provvede una nuova interfaccia con joystick sul bracciale sinistro, mentre il telefono può essere tenuto a portata di mano e sotto carica in un vano sulla sommità del serbatoio.
Ferma restando la sportività assicurata dal V4 da 170 CV a 10.500 giri/min e dall’indiscusso know-how Ducati, la grande attenzione riservata anche a comfort e protettività emerge nel plexi, regolabile in altezza con un solo dito e associato a due deflettori laterali: il tutto affinato in galleria del vento, come pure i deflettori inferiori che allontanano il calore e riparano le gambe dagli spruzzi. La parte frontale della moto aggiunge alle luci full LED e cornering (ora con la stessa firma ottica della Panigale V4) il radar integrato del cruise control adattivo ACC, un'altra primizia di questa Multistrada V4. Un secondo radar montato posteriormente offre invece il sistema Blind Spot Detection per il controllo degli angoli ciechi e che si avvale di un brevetto depositato da Ducati con il Politecnico di Milano.
I prezzi
Questa quarta generazione della Multistrada si propone quindi non solo come la più potente di sempre, ma anche come la più versatile grazie alla maggior fruibilità promessa dal suo motore, dal suo comfort, dalle ricche dotazioni e anche da una aumentata capacità di affrontare le strade dove l’asfalto finisce. Grande l’interesse per questa moto, che arriverà a dicembre a prezzi chiavi in mano che partiranno da 19.240 euro la standard, 22.240 euro la S e 24.040 euro la S Sport.
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