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Moto & Scooter

Showa inventa le “Adventure basse”

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Showa inventa le “Adventure basse”

Dall’azienda giapponese un intelligente sistema per abbassare automaticamente la moto quando ci si ferma

Chissà se in Giappone conoscono l’espressione “l’uovo di Colombo”, perché per il sistema EERA Heightflex è veramente perfetta. L’idea è insieme semplice e geniale: una valvola di non ritorno nelle sospensioni controllata in modo da abbassare la moto.

Non solo per i più alti

Il principio è lo stesso che vediamo da qualche anno sugli autobus urbani, e applicato a una moto permette di rimediare a uno dei grandi limiti delle moderne Adventure (specie con ruota da 21”), che essendo insieme alte e pesanti sono particolarmente difficili da gestire in manovra. Una riduzione di diversi centimetri dell’altezza sella quando la moto si ferma dovrebbe quindi rendere queste moto a un numero molto maggiore di motociclisti. Non è un caso che il sistema sia stato presentato (in anteprima mondiale all’ultimo EICMA) su una Honda Africa Twin Adventure Sport MY18, la cui sella a 920 mm ha scoraggiato dall’acquisto molti appassionati.

LA AFRICA TWIN ADVENTURE SPORTS IN VERSIONE "BASSOTTA". L'INTERVENTO DEL SISTEMA EERA HEIGHTFLEX RIDUCE L'ALTEZZA DELLA MOTO DI 30 MM OGNI VOLTA CHE CI SI FERMA

Il sistema Heightflex è basato sul pacchetto di sospensioni semi-attive Showa EERA, arrivate la scorsa stagione e che hanno subito impressionato per qualità di funzionamento. Sfruttando la loro sensoristica e i loro attuatori idraulici, è stato possibile realizzare con relativamente poche modifiche un sistema di controllo intelligente dell’altezza: e diremmo furbo oltre che intelligente, visto che dopo aver abbassato la moto non usa alcun motorino elettrico per rialzarla, ma il normale pompaggio delle sospensioni in una versione “2.0” di quello che qualunque pompa da bicicletta fa da un centinaio d’anni.
Il sistema Heightflex si basa sulla piattaforma di sospensioni semiattive Showa EERA

Fa tutto senza motore elettrico

Per modificare l’altezza del veicolo, infatti, il precarico della molla deve essere regolato con un martinetto idraulico. Questo a sua volta richiede una fonte di energia, e il sistema Heightflex sfrutta il flusso dell’olio generato dalle corse dell’ammortizzatore sulle normali sconnessioni stradali o i trasferimenti di carico in accelerazione e frenata (il classico beccheggio della moto). Una valvola idraulica a controllo elettronico regola la portata in modo da rilasciare in un serbatoio esterno l’olio all’interno del martinetto idraulico quando bisogna abbassare l’altezza della motocicletta: l’operazione è dolce, avviene in circa 1 secondo ed è calcolata per avvenire appena prima che la moto si arresti completamente.

Tutto in pochi secondi

La moto riparte bassa, e per riportarla in assetto di marcia viene invertito il funzionamento della valvola di intercettazione, in modo che l’olio rifluisca via via dal serbatoio nel martinetto, aumentando così il precarico della molla. Il processo si completa in circa 30 secondi su una normale strada asfaltata, e in fuoristrada la ‘discesa’ può essere inibita se il pilota lo richiede.

Come funziona mentre si guida

Durante la guida, quando deve essere mantenuta l’altezza ottimale, la valvola idraulica a controllo elettronico viene gestita attivandola e disattivandola in modo da mantenere il martinetto in posizione fissa e lasciar scorrere l’olio avanti e indietro fra il corpo dell’ammortizzatore e il serbatoio, come avviene negli ammortizzatori tradizionali.

La botte piena (di olio idraulico) e la moglie ubriaca

Il sistema permette insomma di avere sia una abbondante escursione delle sospensioni – quindi tanta luce a terra e tanta capacità di assorbimento in off-road – sia un facile appoggio a terra dei piedi quando il veicolo è fermo. L’assenza di motori elettrici lo rende più semplice, leggero e meno costoso; anche se fondamentalmente idraulico, di fatto richiede comunque la presenza di una evoluta elettronica di bordo, necessaria per accordare i movimenti verticali con la dinamica generale della moto: il che lo rende al momento un sistema comunque alto di gamma.
Oltre all’anteprima ad EICMA, Showa ha già iniziato le discussioni con alcune Case e potremmo vedere il sistema EERA Heightflex al debutto su qualche modello già al Salone del prossimo anno. Solo Adventure? Non è detto, perché anche il mondo Cruiser è sempre alla ricerca di rendere sempre più basse e filanti le sue moto…
Showa inventa le “Adventure basse”
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