Moto & Scooter
Piaggio MP3, pezzo per pezzo su Dueruote di Gennaio
L’aggiornamento estetico e tecnico per il 2019 ci hanno dato la scusa per andare a Pontedera e scoprire cosa si cela dietro al grosso scudo dello scooter italiano
Nel 2006 Piaggio provò a stupire tutti lanciando sul mercato l'MP3 un prodotto di rottura che avrebbe potuto (e dovuto) rivoluzionare la mobilità urbana su due ruote… o meglio, tre ruote. Anche se in passato si erano già visti dei veicoli con ruota singola al posteriore, qui si trattava di un prodotto che non scimmiottava nulla di già esistente, lontano anni luce da qualsiasi Ape, sidecar o trike: l’illuminazione avuta con l’MP3 è stata quella di portare le due ruote dal retrotreno all’avantreno e di gestirle tramite una sospensione a quadrilatero deformabile di derivazione automobilistica.
Un sistema integrato di sterzata e sospensione che dal 2006 non è cambiato di una virgola, che permette di affrontare le curve piegando come su un normale mezzo a due ruote, godendo di maggiore grip a terra anche su superfici scivolose. Una soluzione, quella delle tre ruote, poi ripresa dalla Quadro (dello studio Marabese, lo stesso padre dell’MP3), dalla Peugeot e negli ultimi anni da Yamaha, anche se ognuno con le proprie peculiarità tecniche…. E che nonostante la concorrenza, l’MP3 resta ancora oggi il riferimento tra i tre ruote automatici: per il 2019 sono arrivate migliorie estetiche e l’inedita versione 350. Un concentrato di innovazione tecnica che per esigenze estetiche e aerodinamiche è sempre rimasto celato agli occhi di tutti. Ed è qui che entriamo noi, che curiosi come bambini nella notte di Natale, abbiamo inondato di telefonate ed email l’ufficio stampa Piaggio fino a quando siamo riusciti a farci dare gli scatoloni con tutti i pezzi del tre ruote italiano…. Il risultato lo potete vedere e leggere su Dueruote di Gennaio in edicola e subito disponibile nella Digital Edition, cliccando qui!
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