Ducati Hypermotard, terza generazione

La funbike Ducati Hypermotard arriva alla terza generazione e l’ispirazione torna al concetto originale della prima 1100 e all’impostazione snella delle supermotard da corsa, sottolineata dalla sella alta da terra e dal serbatoio da 14,5 litri spostato decisamente in avanti. Tutti i dettagli sono pensati per conferire la massima grinta, dalle parti di carrozzeria in plastica ridotte al minimo, alla sella dal profilo rettilineo, al doppio scarico alto. 

Le novità vanno ben oltre i particolari stilistici

Tuttavia le novità vanno ben oltre i particolari stilistici, perché il motore, il bicilindrico Testastretta 11°di 937 cc è ora più leggero di 1,5 kg e più potente di 4 CV, che portano ora la soglia massima a 114 CV a 9.000 giri. Cambiano i pistoni, l’impianto di scarico che esce sotto la sella, i profili degli alberi a camme e il corpo farfallato da 53 mm, oltre ai coperchi dei carter più leggeri, i coperchi delle teste, ora in magnesio, e il tendicinghia che non è più in acciaio, ma in alluminio. Per quanto riguarda le sospensioni, anche la forcella, una Marzocchi con foderi e steli in alluminio, è alleggerita di 500 g.

Proprio a livello di sospensioni sono concentrate le differenze tra la Hypermotard 950 “base” e la versione SP, che monta un set Ohlins composto da una forcella da 48 mm e un ammortizzatore che assicura un’escursione della ruota di 175 mm, entrambi completamente regolabili. Sempre in tema di SP è da segnalare la presenza del cambio DQS up/down Evo di serie, un elemento che per la versione standard è proposto come optional. I due allestimenti condividono invece l’intera dotazione elettronica che comprende l’ABS Cornering Bosch Evo, il controllo di trazione DTC Evo e il Ducati Wheelie Control Evo.