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Moto & Scooter

Un TMax da campioni

di Stefano Gaeta il 16/10/2013 in Moto & Scooter

In occasione dell'ultima gara del trofeo Malossi ad Adria abbiamo provato, sotto al diluvio, lo scooter del vincitore una… "Roba seria"

Un TMax da campioni
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Un TMax da campioni

Sulla pista di Adria, in una tre giorni purtroppo funestata da un meteo inclemente, si è conclusa la stagione di gare dei trofei Malossi e sono stati assegnati gli ultimi titoli. Nonostante la pioggia non è mancato lo spettacolo e la voglia di mettersi in mostra in tutte le categorie dei vari piloti, provenienti da tutto il mondo. Finita la festa per i piloti è iniziata la nostra che abbiamo avuto l'opportunità di testare in pista il TMax vincitore del trofeo Malossi TMax cup nella categoria open. Quella dove i vincoli di preparazione sono meno restrittivi.

Guarda il TMax Malossi in pista, clicca qui!

Eccoci cosi di buon'ora in pit-lane pronti a ricevere dalle mani del suo "proprietario-pilota" Marvin Mendogho il maxi scooter pompato della casa di Iwata. Mendogho del Supersonik team è il campione 2013. Anche nella scorsa stagione aveva vinto il titolo, ma la vittoria di quest'anno ha un gusto decisamente diverso dato che lo scooter Yamaha era al debutto nelle gare nella versione con motore 530. 


Mentre Marvin ci scalda il motore, leggiamo nei suoi occhi un filo di apprensione. La pista è ancora allagata e le gomme stradali, qui per scelta tecnica del pilota di due fornitori diversi tra anteriore e posteriore, non fanno evidentemente stare molto tranquillo il nostro campione all'atto di affidarci la sua "arma assoluta". "Tranquillo Marvin, sappiamo cosa fare con il T-Max!" Ci ripetiamo nel casco prima di salire in sella incrociando anche le dita.


Piove a dirotto
, ma la pista tutta per noi ci rassicura e ci permette di concentrarci sulle peculiarità di questo vero 'attrezzo' da corsa. La prima cosa che stupisce è la perfetta messa a punto del motore. Spinge, fortissimo, fin dalla minima rotazione del comando del gas. L'incremento di cilindrata (da 530 cc è passato a 560 cc) previsto dal kit Malossi con pistoni forgiati, oltre alla centralina dedicata, alberi a cammes, valvole, trasmissione e scarico completo, rendono il T-Max da gara un vero missile, gestibile. Il TMax non risulta mai scorbutico ne difficile nella gestione della potenza. È un T-Max di serie strafatto di anabolizzanti, ma la sensazione è quella che potrebbe tranquillamente circolare per strada… I tecnici della Casa bolognese e i meccanici del team hanno fatto veramente un ottimo lavoro di messa a punto.
Certo, nonostante una seria dieta dimagrante, il TMax accusa sempre una certa inerzia nei veloci cambi di direzione. Non ha la rapidità imbarazzante dei velocissimi Zip, ma ha fatto un grande passo avanti rispetto al modello di serie. In pista ci prendiamo gusto e inanelliamo diversi giri e il riscaldamento dei pneumatici, nonostante l'asfalto bagnato, ci permette di alzare un pochino il ritmo.
Poi, improvviso come un lampo d'estate, in uscita di curva il posteriore accenna una perdita di aderenza che ci gela il sangue. È il caso di riprendere la via dei box prima di essere puniti da un eccesso di confidenza.
Ci vengono subito incontro ora finalmente con un sorriso più disteso in volto.

Mentre lasciamo i box di Adria lanciamo un ultimo sguardo al TMax nella sua aggressiva livrea racing e rimpiangiamo di non averlo potuto guidare più a lungo. Sulla strada del ritorno ci tornano in mente le parole di Marvin che ci dichiarava in quanto ha girato in una pista vera come Vallelunga. "Roba seria" i T-Max del trofeo Malossi, molto seria.

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Yamaha T-Max, Malossi 2013Yamaha T-Max, Malossi 2013
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Yamaha T-Max, Malossi 2013

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