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Anteprima: Ducati Multistrada 1100

il 20/09/2006 in Moto & Scooter

La Casa di Borgo Panigale presenta la nuova versione della sua enduro stradale che ora monta il bicilindrico da 95 CV. L'abbiamo provata sulle strade del lago di Garda

Una moto quando è capace di far parlare di sé i motociclisti è destinata ad entrare nella categoria delle moto che hanno un qualcosa in più e la Multistrada fa parte dal 2003, anno del suo debutto, di questa categoria.
Ora la Multistrada è cresciuta di cilindrata e da ottobre presso i concessionari sarà disponibile anche la nuova versione motorizzata con il bicilindrico 1.100 due valvole, raffreddato ad aria, capace di erogare 95 CV a 7.750 giri e di offrire una coppia di 10,5 Kgm a 4.750 giri/min.
Delle due versioni disponibili, abbiamo provato la S, quella cioè dotata di sospensioni Öhlins e di diversi particolari in fibra di carbonio, guidandola sulle strade che dal lago di Garda, in prossimità di Torbole, salgono tra curve e tornanti verso le acque azzurro-verdi del lago di Tenno.
Un paradiso per la Multistrada 1100 S che sfoggia una coppia muscolosa fin da regimi molto bassi, in grado di trascinare fuori dalle svolte la Ducati con una progressione imperiosa.

L’incremento di cilindrata ha migliorato le prestazioni soprattutto ai bassi e ai medi regimi, quelli più sfruttati nella guida su strada: uscendo dai tornanti in salita, anche con il passeggero al seguito, è possibile spalancare il gas in seconda marcia e gustarsi la spinta robusta e lineare di questo motore, senza dover ricorrere alle classiche ”pizzicate” alla frizione.
Quest’ultima è decisamente più modulabile di quella a secco e, assicurano i tecnici Ducati, anche molto più longeva. Si è perso il punto d’innesto molto netto della vecchia unità, ma soprattutto nel traffico l’efficienza è migliorata parecchio.

Le vibrazioni sono ora meno avvertibili, grazie al buon lavoro svolto dai silent block al manubrio, mentre per la sella si è optato per una versione più imbottita rispetto a quella, durissima, delle prime Multistrada prodotte.
La frenata è molto modulabile e per richiamare tutta la potenza di cui l’impianto è capace bisogna agire sulla leva con decisione. Si tratta di una scelta adatta all’uso stradale, in grado di evitare le conseguenze delle brusche variazioni di aderenza o quelle dovute a un panic-stop: agendo sulla leva l’intervento dei dischi anteriori è molto dosabile, mentre il disco posteriore, dalla corsa alla leva un po’ lunga, fa sentire il suo intervento senza bloccaggi indesiderati.



Il retaggio sportivo delle moto Ducati è evidente anche in questo modello che vorrebbe essere votato a un utilizzo a 360° ma che mostra le migliori qualità nel misto e nei tratti guidati piuttosto che nei trasferimenti più lunghi.
Se, infatti, nel misto la “Multi” corre veloce e precisa, nei trasferimenti autostradali (parliamo di viaggi di qualche centinaio di km, naturalmente) si vorrebbe un po’ più di comfort per il pilota e soprattutto per il passeggero.
Attingendo al catalogo accessori dedicato a questo modello è possibile attrezzare la Multistrada con borse da viaggio e addirittura con una splendida sella dotata di imbottitura maggiorata e cuscino in gel: basteranno questi ritocchi per affrontare qualsiasi viaggio senza problemi.

Tra i contenuti tecnici inseriti sulla Multistrada 1.100 segnaliamo la frizione in bagno d’olio che dovrebbe essere, come dichiarato dalla Casa, più morbida da tirare e silenziosa nel funzionamento. Inoltre sono stati modificati gli attacchi del manubrio alla testa dello sterzo al fine di ridurre le vibrazioni e di aumentare il comfort del pilota.



Oltre alla versione base è disponibile anche la versione S, dedicata ai clienti più sportivi ed esigenti in termini di componentistica, tra cui spiccano le sospensioni Öhlins completamente regolabili e diverse finiture in fibra di carbonio.
La Ducati Multistrada 1.100 sarà in vendita allo stesso prezzo dell’attuale modello da 1.000 cc a 12.000 euro c.i.m per la versione base, (solo rossa) e a 13.500 euro c.i.m. per la versione S, prevista nelle colorazioni rossa o nera.
Sarà possibile provare la nuova moto presso tutti i concessionari Ducati dal 7 al 14 ottobre durante l’Open Week.

Motore: 2 cilindri a L di 90° a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 98x71,5 mm; cilindrata 1.078 cc; rapporto di compressione 10,5:1. Distribuzione desmodromica, 2 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 45 mm. Capacità serbatoio carburante 20 litri (di cui 6,5 di riserva).

Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena (15/42). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica: telaio a traliccio in tubi d'acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 165 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 141 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5.50x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.130, altezza sella 850, interasse 1.462. Peso a secco 196 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 70 kW (95 CV) a 7.750 giri, coppia 102,9 Nm (10,5 kgm) a 4.750 giri.

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