Moto & Scooter
BMW R1150RT Dual Spark
Con l’introduzione delle testate “Dual Spark”, dotate di doppia accensione, la bicilindrica bavarese si conferma una turistica da riferimento: per motociclisti smaliziati, mototuristi incalliti, motofidanzate esigenti…
La BMW R 1150 RT Dual Spark rappresenta l’erede di una gloriosa discendenza di motociclette granturismo prodotte in Germania ed apprezzate in tutto il mondo: con una storia che risale addirittura alla fine degli anni ’70 (nel 1978 venne prodotta dal marchio dell’elica la R 100RS, prima motocicletta dotata di carenatura integrale), la bicilindrica bavarese ha fatto proseliti in ogni posto del pianeta in cui esistano strade da macinare, paesaggi da ammirare, fidanzate esigenti da portare in vacanza.
Rinnovata nello scorso inverno solo nella “sostanza”, con l’introduzione del dispositivo “Dual Spark” che prevede l’utilizzo di due candele per cilindro (e che le permette di contenere le emissioni inquinanti entro le restrizioni previste dalla futura normativa Euro-3), la RT si prepara al 2004 forte di contenuti tecnologici da sempre all’avanguardia e di caratteristiche di versatilità e comfort che la collocano al vertice del segmento delle moto da turismo veloce.
La linea, invariata rispetto a quella della versione senza doppia accensione, è caratterizzata dalla consueta abbondanza di volumi protesi verso l’avantreno, una sorta di “cupola” che protegge pilota e passeggero sino a velocità molto elevate e le cui geometrie possono variare, agendo sul comando al manubrio che regola elettricamente l’altezza del parabrezza. Più moderno del gruppo ottico posteriore, il faro anteriore è dotato anche di un elemento antinebbia disposto superiormente e sovrasta lo spoiler posto nella parte inferiore del “muso”.
Tra gli elementi stilistici di maggior rilievo, spiccano i bei cerchi in alluminio fuso a cinque razze sdoppiate, e le forme sinuose della carenatura: quest’ultima è disponibile nelle colorazioni (tutte metallizzate) acquamint, argento titanio, blu scuro e rosso. Il prezzo, dopo aver apprezzato le qualità della RT, non può essere considerato eccessivo: 15.550 Euro sono il giusto costo di una turistica da riferimento.
Il marchio sulla carenatura non concede spazio a chi si accontenta: una BMW della categoria turistica, non un’utilitaria, né una sportiva spartana. Niente, sulla RT, è stato lasciato al caso: dagli accoppiamenti delle plastiche alla loro verniciatura, dalla scelta dei colori metallizzati dai toni profondi, alla cura realizzativa di dettagli quali i cerchi in alluminio fuso o il maniglione a scomparsa in metallo satinato, disposto sul lato sinistro ed utile quando si vuole issare la moto sul cavalletto centrale.
A ben guardare, le dotazioni turistiche di questo modello lasciano contenti anche i mototuristi più smaliziati, che resteranno soddisfatti dalla possibilità di regolare elettricamente l’altezza del parabrezza, e di ricaricare la batteria del proprio telefono cellulare attraverso una delle due prese disposte nella fiancatine sinistra.
La strumentazione, sontuosa e completa, vanta due elementi circolari con tachimetro e contagiri, un pannello con la tradizionale serie di spie (ABS compreso), ed il display LCD sulla destra che indica il livello del carburante, la temperatura dell’olio e la marcia inserita. Al suo fianco, un pratico pomello permette di registrare l’altezza del fascio luminoso in base al carico.
I blocchetti elettrici sono completi, sebbene ricalchino pienamente il design BMW, notoriamente poco intuitivo sulle prime: bastano comunque pochi minuti in sella, e ti sembra che i comandi al manubrio siano esattamente dove devono essere, eccezion fatta forse per il clacson, la cui posizione resta poco raggiungibile con un gesto intuitivo.
Sul modello in prova era inoltre montato un impianto hi-fi, efficace alle medie andature (grazie anche all’eccellente protezione aerodinamica): si tratta di una vera e propria autoradio alloggiata in uno scomparto (dotato di serratura) sul lato sinistro della carenatura, il che dà vita a problemi di ordine pratico quando lo si vuole accendere con la moto in movimento e ci si trova costretti, per farlo, a fermarsi e spegnere il motore.
Generose per capienza e praticità, le valige laterali ed il baule posteriore possono essere staccati in un attimo, pronti ad essere scaricati in albergo; stabili anche in velocità e di aspetto robusto, hanno però un profilo interno che rende difficile l’alloggiamento di un casco integrale; risulta inoltre piuttosto insolito che non sia possibile acquistarle in tinta con la moto.
Il propulsore è il classico bicilindrico boxer da 1130cc a quattro valvole per cilindro ed alimentato da un sistema di iniezione elettronica del carburante. In quest’ultima versione, si fregia del dispositivo a doppia accensione “Dual Spark” che, utilizzando due candele per cilindro, migliora la combustione ed ottimizza la prestazioni del motore lungo tutto l’arco di erogazione, oltre a contenere le emissioni inquinanti entro gli standard previsti addirittura dalla normativa anti-inquinamento Euro-3, che entrerà in vigore nel 2006.
Rispetto alla precedente versione da 1100cc, la cubatura è cresciuta (di 45cc) così come il rapporto di compressione, passato da 10,7:1 11,3:1. Capace di 95 CV, scaricati attraverso un cambio a sei rapporti con overdrive (a tutto vantaggio del contenimento dei consumi) abbinato ad una frizione a comando idraulico (con leva regolabile su tre posizioni), e dotato di un catalizzatore a tre vie con sonda lambda, il bicilindrico raffreddato ad aria ed olio rappresenta uno dei punti forti di questo modello, per la fluidità di erogazione e la versatilità d’utilizzo.
Il reparto sospensioni utilizza gli schemi tradizionali BMW: all’avantreno agisce una forcella con dispositivo telelever, mentre al retrotreno troviamo il canonico sistema Paralever. La sospensione posteriore è regolabile nel precarico molla attraverso un pratico registro idraulico.
L’impianto frenante EVO adotta una coppia di dischi Brembo all’anteriore (con pinze a quattro pistoncini e pastiglie in materiale sinterizzato) ed un disco fisso da 276 mm al retrotreno (su cui agisce una pinza a due elementi) derivato dalla versione da 1100cc.
Il comfort di marcia e le prestazioni dinamiche della RT sono di assoluto rilievo: viaggiare in autostrada alle medie consentite dal codice della strada è uno scherzo. Spingersi ben oltre tali limiti (magari su un’autostrada tedesca) è un attimo: ci si ritrova a duecento all’ora senza neanche accorgersene, e senza alcun timore nell’affrontare i curvoni autostradali ed i cambi di direzione, a patto di guidare in modo fluido e senza pretendere immediatezza nelle reazioni del mezzo, che ha pur sempre una mole imponente.
Merito di una ciclistica che difficilmente si lascia sorprendere impreparata dai 279 kg di peso in ordine di marcia, ma anche di un propulsore brillante, che fra i 3000 ed i 6500 giri/min dispone sempre di oltre 90 dei 100 Nm di coppia massima erogata.
La protezione aerodinamica è ai massimi livelli: l’ampio parabrezza è regolabile elettricamente in altezza, mediante un pratico comando al manubrio. I flussi dell’aria vengono deviati dalle spalle del pilota, pur non eliminando del tutto le turbolenze all’altezza del casco: va poi tenuto presente l’equilibrio da rispettare, nei lunghi viaggi a velocità elevate tra le turbolenze che si generano nella zona posteriore del casco (e che coinvolgono anche la testa del passeggero) quando il parabrezza è in posizione rialzata, e l’esposizione all’aria che si crea quando il parabrezza è in posizione abbassata; ma stiamo davvero cercando il pelo nell'uovo...
La sella è ampia e ben conformata, sia nella zona destinata al guidatore che in quella del passeggero: al di là delle tre possibilità di regolazione e dell’ampio vano ricavato al di sotto della porzione posteriore, la morbidezza del piano di seduta e la giusta distanza dalle pedane portano il comfort a livelli di eccellenza: basti pensare che nel corso della lunga trasferta da Milano a Parigi (occasione di questa prova), rassicurato dalla presenza del baule posteriore e delle borse rigide laterali chi scrive, in veste di passeggero per un lungo tratto autostradale, si è addirittura addormentato!
L’impianto frenante BMW EVO, abbinato al dispositivo ABS, è potente ma trasmette poco feeling: la forza frenante viene sviluppata da una pompa elettrica e poi ripartita su entrambe le ruote con intensità differenti. Il comando al manubrio rimane però pastoso, ed il percorso della leva è caratterizzato da un soglia al di là della quale la frenata si fa brusca; repentina, invece, la risposta del pedale del freno posteriore, che entra in crisi solo sui fondi sconnessi, dove gli spazi di arresto si allungano a causa dell’intervento del dispositivo antibloccaggio.
Motore: a 4 tempi, 2 cilindri contrapposti (boxer) trasversali, raffreddamento ad aria e olio, alesaggio e corsa 101 x 70,5 mm, cilindrata 1130 cc, rapporto di compressione 11,3:1, accensione a doppia candela; distribuzione monoalbero rialzato a 4 valvole per cilindro, comando a catena; lubrificazione a carter umido. Alimentazione a iniezione elettronica integrata con l’accensione Bosch Motronic MA 2.4; capacita’ serbatoio 25 litri. Avviamento elettrico.
Trasmissione: primaria a ingranaggi; frizione monodisco a secco con comando idraulico; cambio in cascata a 6 marce; finale ad albero cardanico.
Ciclistica: telaio a traliccio con motore portante, inclinazione asse di sterzo 27,1°, avancorsa 122 mm. Sospensione anteriore: Telelever a braccio oscillante e steli di guida, monoammortizzatore, diametro foderi 35mm, escursione 120 mm; sospensione posteriore: Paralever con forcellone monobraccio in alluminio e monoammortizzatore, escursione 135 mm. Ruote: anteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 120/70-17”, posteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 170/60-17”. Freni: anteriore EVO a doppio disco flottante di Ø 320 mm, pinze a 4 pistoncini contrapposti; posteriore a disco fisso di Ø 276 mm, pinza flottante a 2 pistoncini affiancati.
Dimensioni e peso: interasse 1485 mm, lunghezza 2230 mm, larghezza 898 mm, altezza sella 805/825/845 mm. Peso in ordine di marcia con il pieno 279 kg; peso a secco 255,1 kg. Capacità serbatoio 25,2 l (di cui 4 di riserva).
Prestazioni dichiarate: potenza 95 CV (70 kW) a 7250 giri, coppia 10,2 kgm (100 Nm) a 5500 giri, velocità 200 km/h.
Omologazione Euro-2: sì
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.