Attualità
La politica si mobilita per salvare la Vespa dal Green deal europeo
Il progetto di legge presentato dalla Lega punta a includere lo scooter Piaggio nel patrimonio culturale nazionale
La Vespa come patrimonio culturale italiano: a proporlo in un progetto di legge appena presentato alla Camera è il deputato della Lega, Riccardo Augusto Marchetti. “In considerazione della valenza simbolica e dell'eccellenza manifatturiera, nonché del valore storico, artistico e culturale apportato - si legge all' articolo 1 del provvedimento - il motociclo Vespa Piaggio, brevettato il 23 aprile 1946, è riconosciuto come `patrimonio culturale nazionale´ ai sensi dell'articolo 2 del codice dei beni culturali». A `benedire´ l'iniziativa è il leader della Lega e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che, nel sottolineare la bellezza e l'iconicità della due ruote fa intuire, con un post sui social, il `vero´ obiettivo della proposta di legge: "Inserire la Vespa tra i veicoli di interesse nazionale per salvarla dalle eco-follie e proteggerla da qualsiasi ipotesi di limitazione alla circolazione".
VESPA: UN SALVACONDOTTO PER LA CIRCOLAZIONE
La Lega quindi si mobilita per fare della Vespa un monumento nazionale e come tale "libero di circolare" a prescindere da eventuali limitazioni per emissioni di inquinanti atmosferici. Prima, in una nota del partito, si spiega che «dopo il Salva-Casa», si vuol «salvare quest'icona rivoluzionaria degli anni '50 e '60 che ha rappresentato uno spaccato dell'Italia» e che, «tutt'oggi, con oltre 20 milioni di modelli venduti e circolanti nel mondo, oltre 140 evoluzioni delle varie versioni e 615 Vespa club sul solo territorio nazionale con 90 mila iscritti, è uno dei nostri simboli più riconosciuti». La difesa della Vespa da parte della Lega comincia mesi fa con la capogruppo Elena Meini che in Consiglio regionale della Toscana riesce a far approvare la mozione per far entrare la Vespa nella tutela del patrimonio Unesco.
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