Attualità
A volte ritornano: l'impennata del prezzo della benzina in estate
La verde ai massimi da novembre 2022: ecco la brutta sorpresa sulla strada delle vacanze. E d'ora in avanti i benzinai saranno obbligati a esporre un cartello coi prezzi medi.
In una fase in cui l'inflazione sta erodendo il potere d'acquisto degli italiani, e con le vacanze alle porte, arriva puntuale come ogni estate la fiammata del prezzo della benzina. Non si tratta solo di una sensazione percepita: nell'ultimo mese chiunque abbia fatto il pieno di verde ha avuto la sensazione di aver speso di più. Vero, verissimo: la quotazione della benzina, oggi, è ai massimi dallo scorso novembre. Questo perché, con le quotazioni internazionali di benzina e diesel ancora in salita, si registrano nuovi movimenti al rialzo sulla rete carburanti.
BENZINA SEMPRE PIU' CARA
Nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri 30 luglio, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,912 euro/litro (1,895 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,897 e 1,933 euro/litro (no logo 1,895). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,766 euro/litro (rispetto a 1,743), con le compagnie tra 1,760 e 1,786 euro/litro (no logo 1,745).
Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,045 euro/litro (2,027 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 1,978 e 2,125 euro/litro (no logo 1,946). La media del diesel servito è 1,900 euro/litro (contro 1,880), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,844 e 1,976 euro/litro (no logo 1,798).
I MOTIVI DEL RINCARO DELLA BENZINA
"L’attuale crescita del prezzo medio, di circa 0,03 euro al litro nella scorsa settimana è determinata da quanto si sta osservando nei mercati internazionali, a causa dell’aumento delle quotazioni sia del petrolio sia dei prodotti raffinati", ha spiegato il Mimit. Oltre a questi motivi, si sono verificati altri motivi che in contemporanea hanno fatto innalzare le cifre del petrolio, ossia la riduzione di scorte negli Stati Uniti e lo stop di alcune raffinerie europee unite a una domanda molto forte.
DA DOMANI OBBLIGO DI ESPORRE IL PREZZO MEDIO
Inoltre da domani, con l'entrata in vigore del DL Trasparenza del gennaio 2023, ogni gestore sarà obbligato a esporre nel proprio impianto di rifornimento un cartello col prezzo medio regionale dei carburanti (sulla rete stradale) e quello medio nazionale (sulla rete autostradale). Nelle intenzioni del Governo, si tratta di uno strumento per agevolare i consumatori nella scelta. Al di là delle buone intenzioni, tale strumento (peraltro piuttosto datato, visto che al giorno d'oggi le app con i prezzi dei carburanti sono pane quotidiano per la stragrande maggioranza degli utenti) rischia di trasformarsi in un pannicello caldo.
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