Attualità
Ride Out Experience: sotto la pioggia con Pirelli e KTM
La gamma Adventure gommata con gli Scorpion Rally, testata su strada e in off-road. Noi abbiamo partecipato alla prima edizione di questo impegnativo evento. Ecco com’è andata
Sono stata tra i fortunati motociclisti selezionati per partecipare alla Ride Out Experience. Ma che cosa è di preciso? Stando alle dichiarazioni ufficiali, è la nuova formula con cui KTM e Pirelli hanno dato la possibilità di testare su strada e in off-road moto e pneumatici sotto la supervisione di istruttori di guida. Un’abbinata che da un lato vede la gamma KTM (390 Adventure, le due medie 790 Adventure e 790 Adventure R e le maxi 1290 Super Adventure S e 1290 Super Adventure R) equipaggiate coi pneumatici della linea Scorpion: i modelli Rally e Rally STR. Il primo è un tassellato 100% off, studiato appositamente per le piste fangose e gli sterrati anche di media-alta difficoltà, il secondo è un pneumatico dalla doppia anima, quella on e quella off-road, il più versatile tra i due. Dal mio punto di vista è stata un’esperienza diversa dal solito, vuoi per il clima (che in questa stagione non è certo dei migliori, per usare un eufemismo) vuoi per l’impegno. Alla fine si è trattato di passare un’intera giornata in moto…
PRONTI PER PARTIRE
In quei giorni, le premesse non erano delle migliori. Le previsioni del tempo, infatti, non erano buone e fin dalle prime luci del giorno tutto lasciava presagire che la giornata, da “Ready to Race” (come recita il claim di KTM), si sarebbe tramutata in “Ready to rain”. Ad attendermi al Castello Dal Pozzo, nel Novarese, assieme agli altri motociclisti selezionati per l’evento Ride Out Experience, c’era un nutrito schieramento composto dallo staff dirigenziale di KTM Italia e di Pirelli, dai rispettivi tecnici e dagli istruttori della scuola di motociclismo certificata FMI In Moto Col Gigi.
RISCALDAMENTO (SU ASFALTO)
Il primo assaggio della “experience” è denominato “warm-up”: in sella alle nostre moto, gli istruttori ci hanno accompagnato in un susseguirsi di curve e valli nella sponda del Verbano-Cusio-Ossola sul lago D’Orta. In questa occasione ho apprezzato la maneggevolezza e la leggerezza della KTM 790 Adventure. Sul bagnato si distingue per il comportamento docile e allo stesso tempo spassoso. Gli aiuti elettronici sono gli stessi delle moto “da grandi”, difatti, troviamo le mappe anche sull’ABS e sul controllo di trazione. Il telaio è preciso e la posizione di guida molto confortevole, sebbene la sella sia risultata un po’ troppo rigida, ma questo particolare, secondario, non ha impedito di innamorarmi dell’austriaca tuttofare. Ero molto scettica sulle medie cilindrate, avendo negli ultimi anni sempre optato per cubature oltre i 1000 cc, ma la 790 Adventure si è rivelata per me una lieta scoperta! Le Pirelli Scorpion Rally STR con cui è stata equipaggiata, mi hanno donato una totale percezione dell’asfalto, facendomi dimenticare il timore di aquaplaning o delle foglie viscide di stagione: tutto ciò, unito all’assenza di vibrazioni - nonostante un battistrada semi-tassellato - hanno reso la guida un vero piacere.
SI PARTE CON L’OFF-ROAD
Una volta rientrati al castello, fradici di pioggia, siamo stati divisi in tre gruppi sulla base delle capacità di guida: principianti, intermedi ed esperti. Il mio gruppo è stato avviato al minicorso di off-road, dove ho guidato la piccola 390 Adventure gommata Scorpion Rally. È una moto adatta a tutti quelli in procinto di avvicinarsi all’adventouring senza però rinunciare alla praticità e alla leggerezza. La seduta di soli 83 cm strizza l’occhio anche a noi donne, solitamente bisognose di una moto da manovrare con sicurezza e serenità. Mario, il nostro istruttore, ci ha dato un’infarinatura sulla tecnica di guida off-road. La 390 Adventure mi è piaciuta, sia nelle forme, sia nella sostanza. Il traction control si è rivelato invadente nelle salite su terreno sconnesso, ma una volta disattivato, si è rifatto vivo tutto il suo carattere grintoso, anche grazie a una ciclistica dalle dimensioni ridotte, ma in grado di replicare l’efficacia delle sorelle maggiori.
NELLA PALUDE CON LA 790 ADVENTURE
Dopo un pranzo veloce, abbiamo ripreso la nostra maratona anfibia. Sono tornata a bordo della 790 Adventure, con cui ho affrontato il percorso off-road. Qui, a detta di chi vi è transitato nel primo turno, si sono presentate alcune insidie non semplici da superare: ammetto di aver provato una leggera ansia, alimentata dalla consapevolezza che, al mio passaggio, avrei trovato un fondo ancor più viscido e fangoso a causa dell’incessante diluvio. La nostra sorte è stata affidata a Jordy e ai suoi consigli elargiti prima e durante il percorso: strade bianche totalmente allagate, sentieri trasformati in paludi, viscidi sassi smossi e infide radici. Un vasto assortimento di passaggi tecnici in cui il carisma e l’esperienza della nostra guida hanno fatto la differenza per consentirci di superare le difficoltà. Credo di essermi innamorata della 790 Adventure mentre mi rendevo conto di quanto efficace fosse nel tirarmi fuori dalle peggiori trappole. Nemmeno le sbandate secche in mezzo al fango hanno rappresentato un reale problema potendo disporre di un traction control, non invasivo e anzi, di grande aiuto. Ma un doveroso riconoscimento va tributato anche alla gomma semitassellata di Pirelli.
la ktm 790 adventure è stata efficacissima nel tirarmi fuori da tutte le trappole del percorso off road
IN CONCLUSIONE…
Tornerei a una nuova Ride Out Experience? Certo che sì, anche solo per il gusto di riassaporare gli sterrati della tenuta del Castello Dal Pozzo. Magari all’asciutto, la prossima volta… Ma, battute a parte, questa esperienza mi ha permesso di partecipare a qualcosa di più di un banale test-drive. A mio avviso, di questo tipo di evento ci sarebbe sempre più bisogno, anche in antitesi (o in affiancamento) alla staticità degli eventi fieristici e ai limiti delle tradizionali prove su strada.
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