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Attualità

Coronavirus in Italia: cosa succede al settore delle moto

Marco Gentili
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Coronavirus in Italia: cosa succede al settore delle moto
Coronavirus in Italia: cosa succede al settore delle moto
Coronavirus in Italia: cosa succede al settore delle moto

Rinviato il Motodays, mentre le aziende del comparto fronteggiano gli inevitabili disagi. Ducati sospende in via precauzionale le visite al Museo e alla fabbrica, Piaggio rileva la temperatura corporea agli accessi

Il  Coronavirus ferma le manifestazioni fieristiche: oggi è arrivato lo stop ai Roma Motodays, che saranno recuperati dal 17 al 19 aprile prossimi.  

I TIMORI DI ANCMA

La questione Coronavirus tocca da vicino l’operatività delle aziende italiane produttrici di moto e scooter. ANCMA al momento ha solamente segnalazioni di aziende che lamentano ritardi o blocchi nella fornitura di prodotti e componenti dalla Cina, con conseguente svuotamento dei magazzini in Italia. Per qualcuno il rischio è anche di uno stop alle vendite.  

COSA SUCCEDE IN HONDA, DUCATI E PIAGGIO

Tra i big del settore, Honda, che ha lo stabilimento produttivo con sede ad Atessa (in provincia di Chieti, quindi lontano dai focolai italiani del virus) afferma che “l’attività è regolare sotto tutti i punti di vista”. Maggiore attenzione invece in Ducati. L’azienda di Borgo Panigale ha adottato tutta una serie di misure per proteggere lo stabilimento, limitando l’accesso di persone esterne: “Fino al 31 marzo abbiamo deciso di sospendere le visite al Museo e agli stabilimenti produttivi – dice Francesco Rapisarda, direttore della comunicazione – mentre l’attività produttiva procede regolarmente. Cerchiamo di incentivare tutte le forme di lavoro alternativo, come le riunioni via telematica e lo smart working, soprattutto per quei colleghi che hanno o hanno avuto contatti con le zone rosse in Italia e all’estero”. Il gruppo Piaggio (che ha uno stabilimento Aprilia a Noale, nel Veneziano, a 50 chilometri dalla zona rossa di Vo' Euganeo, oltre che una fortissima presenza in Estremo Oriente) invece ha deciso di sospendere le visite al Museo Piaggio e ha disposto per tutti i dipendenti delle varie sedi italiane di ridurre allo stretto necessario i meeting nelle sale riunioni e gli incontri con fornitori, consulenti e clienti (in favore di call o conference call). Salvo espressa autorizzazione, sono state temporaneamente sospese le trasferte sia nazionali sia internazionali. Sono stati messi a disposizione dispenser di gel igienizzante per le mani e all’ingresso delle varie sedi sarà eseguito un rilevamento della temperatura corporea.
Coronavirus in Italia: cosa succede al settore delle moto
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