COSA SUCCEDE IN HONDA, DUCATI E PIAGGIO
Tra i big del settore,
Honda, che ha lo stabilimento produttivo con sede ad Atessa (in provincia di Chieti, quindi lontano dai focolai italiani del virus) afferma che “l’attività è regolare sotto tutti i punti di vista”.
Maggiore attenzione invece in
Ducati. L’azienda di Borgo Panigale ha adottato tutta una serie di misure per proteggere lo stabilimento, limitando l’accesso di persone esterne: “Fino al 31 marzo abbiamo deciso di sospendere le visite al Museo e agli stabilimenti produttivi – dice Francesco Rapisarda, direttore della comunicazione – mentre l’attività produttiva procede regolarmente. Cerchiamo di incentivare tutte le forme di lavoro alternativo, come le riunioni via telematica e lo smart working, soprattutto per quei colleghi che hanno o hanno avuto contatti con le zone rosse in Italia e all’estero”.
Il gruppo
Piaggio (che ha uno stabilimento Aprilia a Noale, nel Veneziano, a 50 chilometri dalla zona rossa di Vo' Euganeo, oltre che una fortissima presenza in Estremo Oriente) invece ha deciso di sospendere le visite al Museo Piaggio e ha disposto per tutti i dipendenti delle varie sedi italiane di ridurre allo stretto necessario i meeting nelle sale riunioni e gli incontri con fornitori, consulenti e clienti (in favore di call o conference call). Salvo espressa autorizzazione, sono state temporaneamente sospese le trasferte sia nazionali sia internazionali. Sono stati messi a disposizione dispenser di gel igienizzante per le mani e
all’ingresso delle varie sedi sarà eseguito un rilevamento della temperatura corporea.