Attualità
ASI Motoshow: a Varano de' Melegari la festa delle moto d'epoca
La 18esima edizione dell'ASI Motoshow è stato un successo: oltre 700 moto presenti. A guidarle anche campioni del calibro di Agostini, Spencer e Poggiali
Per gli amanti delle moto d’epoca, o anche solo della bella tecnica, l’Asimotoshow di Varano de’ Melegari, è un appuntamento irrinunciabile. Semplicemente: si respira il magico odore della passione che ha, sì, il retrogusto di olio di ricino e Castrol Classic, ma tantissime altre sfumature, non meno inebrianti. Rapisce innanzitutto la location, il circuito intitolato a Riccardo Paletti è infatti adagiato sul letto del torrente Ceno, circondato dalle dolci colline della campagna parmense. Nei giorni della manifestazione tutto l’intorno è puntellato di camper e tende da campeggio: sono gli appassionati che non vogliono perdere nemmeno un acuto delle moto storiche e nemmeno un istante della vita da paddock, notte compresa. L’accesso al circuito è gratuito: si tratta di una festa aperta a tutti. La parata dei campioni, che quest’anno ha visto sfilare celebrità del calibro di Giacomo Agostini (accompagnato dal figlio Pier Giacomo), il tre volte campione del mondo Freddie Spencer (che dal 2011 non si è perso nemmeno un’edizione), Manuel Poggiali e Christian Sarron (campione del mondo classe 250nel 1984), è il punto più alto di tutta la manifestazione (giunta quest’anno alla 18esima edizione), ma durante i tre giorni ci sono davvero poche occasioni per annoiarsi. Le moto, suddivise in batterie si avvicendano sull’asfalto del tracciato quasi senza pausa e i pochi intervalli sono colmati da eventi collaterali come lo “stuntman show” o il sorvolo degli aerei HAG (Hystorical Aircraft Group Italy), che con le loro spettacolari manovre a bassa velocità obbligano ad alzare gli occhi al cielo rimanendo qualche istante con il fiato sospeso. E a proposito di cielo: questa edizione si è svolta sotto un tempo poco clemente: il pallido sole del venerdì e del sabato mattina si è presto spento, lasciando posto a una pioggia che ha raffreddato solo un po’ il calore della manifestazione. Ma non è bastata la pioggia a far alzare le tende, perché all’Asimotoshow la passione trascende ogni cosa. Aggirarsi per il paddock, ad esempio, è un gioco che vale qualche goccia d’acqua; osservare le moto (da corsa e da strada) allineate sotto i tendoni e pronte a scendere in pista è un’attività di cui non ci si stanca. Erano più di 700 quest’anno, un vero record.
ASI Motoshow: una festa per tutti
Se il quadro è affascinante, la cornice non è da meno: la maggior parte dei piloti sono agghindati con look intonati al mezzo e buona parte dei campioni vestono le tute con le quali hanno condiviso le battaglie. Si può osservarli da vicino e scambiare qualche parola perché l’agonismo, qui a Varano, è quasi del tutto sedato. Dagli spalti potete sentire le moto rombare in pista, guidate con piglio più o meno sportivo dai fortunati proprietari. Il sibilo delle a quattro cilindri da GP, MV Agusta e Gilera su tutte, riempie la valle, fa accapponare la pelle, facendo riaffiorare ricordi ed emozioni. Ma l’ASI Motoshow non è una manifestazione dedicata solo a chi la memoria lunga: le due tempi da GP degli anni ottanta e novanta, e le youngtimer di serie sono ben accette, al solito patto di essere in condizioni di originalità. Il pubblico, così come le moto, è eterogeneo: appassionati di lunga data, giovani e giovanissimi, e per ognuno c’è qualcosa da vedere e da fotografare. E non sono mancate nemmeno le donne, molte anche in pista: la parata “Nuvola Rosa” ha raccolto consensi e applausi, non meno di quella dei campioni. Poi i sidecar, che hanno dato il solito, imperdibile spettacolo. Alcuni per velocità, molti altri eleganza.
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