Attualità
Motodays: spazio ai 125 vintage
Motodays da sempre dedica spazio alle moto degli anni '70 e '80. Quest'anno il tema dominante di tale esposizione saranno le moto 125 del nostro passato. Dal Benelli Leoncino del '54 alla Cagiva Mito Evo del '99
Nel contesto di Motodays - il Salone della Moto che si svolgerà dal 3 al 6 marzo nei padiglioni di Fiera Roma – anche quest'anno ci sarà uno spazio espositivo dedicato alle moto d'epoca, con la sezione "Motodays Vintage".
Diversi i contenuti. Si va dall'esposizione "One to One", che consente ai privati di vendere le moto storiche, alla sezione dedicata alla Mostra Scambio, con tutto il necessario al restauro del proprio mezzo d’epoca. Quindi ricambi, accessori e memorabilia per moto di tutte le epoche; compresa una sezione dedicata al modellismo e una significativa presenza di club.
Tra i nuovi espositori presenti segnaliamo "Ruote da sogno", recente ma già affermata realtà declinata al collezionismo d’epoca, con una rassegna di "pezzi" raffinati.
Diversi i contenuti. Si va dall'esposizione "One to One", che consente ai privati di vendere le moto storiche, alla sezione dedicata alla Mostra Scambio, con tutto il necessario al restauro del proprio mezzo d’epoca. Quindi ricambi, accessori e memorabilia per moto di tutte le epoche; compresa una sezione dedicata al modellismo e una significativa presenza di club.
Tra i nuovi espositori presenti segnaliamo "Ruote da sogno", recente ma già affermata realtà declinata al collezionismo d’epoca, con una rassegna di "pezzi" raffinati.
Avevo 16 anni: il mio 125
Come ogni anno, il padiglione Vintage accoglie i visitatori con un tema particolare: dopo, tra gli altri, i "Cinquanta cinquantini", il Vespa Village e “la Passione fa ’80”, nel 2016 Motodays ospiterà la mostra "Avevo 16 anni: il mio 125", organizzata in collaborazione con il Moto Club Yesterbike di Roma. Un argomento che farà ricordare la propria adolescenza a tutti i visitatori.
Il 125, infatti, ha rappresentato per molti il simbolo di indipendenza, il primo contatto con il mondo dei motori, o anche semplicemente un sogno da inseguire. Prima ancora, però - e parliamo degli anni Quaranta/Cinquanta - il 125 non era l'ambito sogno dei sedicenni, ma lo era per tutta la famiglia, perché rappresentava il primo mezzo di spostamento.
"Siamo partiti dall'idea di realizzare una rassegna di 125 'cult' per gli adolescenti, in pratica quelli che per anni hanno riempito i parcheggi davanti alle scuole superiori", spiega l'ing. Silvio Manicardi di Motodays. "Ma strada facendo ci siamo imbattuti in modelli che hanno contribuito alla mobilità individuale del Dopoguerra, e che abbiamo comunque ritenuto doveroso esporre, anche per far conoscere ai più giovani parte della storia dell'industria italiana degli anni Quaranta/Cinquanta".
Le moto esposte saranno una quarantina, per ricostruire il lungo e importante percorso scritto dalle ottavo di litro. Tra queste, vi anticipiamo tre "chicche", appartenenti ad epoche diverse, che nell'esposizione di Motodays saranno ugualmente rappresentate. Il Benelli Leoncino 125 del 1954, la Gilera 124 5V Strada del 1966 e la Cagiva Mito Evo del 1999.
Come ogni anno, il padiglione Vintage accoglie i visitatori con un tema particolare: dopo, tra gli altri, i "Cinquanta cinquantini", il Vespa Village e “la Passione fa ’80”, nel 2016 Motodays ospiterà la mostra "Avevo 16 anni: il mio 125", organizzata in collaborazione con il Moto Club Yesterbike di Roma. Un argomento che farà ricordare la propria adolescenza a tutti i visitatori.
Il 125, infatti, ha rappresentato per molti il simbolo di indipendenza, il primo contatto con il mondo dei motori, o anche semplicemente un sogno da inseguire. Prima ancora, però - e parliamo degli anni Quaranta/Cinquanta - il 125 non era l'ambito sogno dei sedicenni, ma lo era per tutta la famiglia, perché rappresentava il primo mezzo di spostamento.
"Siamo partiti dall'idea di realizzare una rassegna di 125 'cult' per gli adolescenti, in pratica quelli che per anni hanno riempito i parcheggi davanti alle scuole superiori", spiega l'ing. Silvio Manicardi di Motodays. "Ma strada facendo ci siamo imbattuti in modelli che hanno contribuito alla mobilità individuale del Dopoguerra, e che abbiamo comunque ritenuto doveroso esporre, anche per far conoscere ai più giovani parte della storia dell'industria italiana degli anni Quaranta/Cinquanta".
Le moto esposte saranno una quarantina, per ricostruire il lungo e importante percorso scritto dalle ottavo di litro. Tra queste, vi anticipiamo tre "chicche", appartenenti ad epoche diverse, che nell'esposizione di Motodays saranno ugualmente rappresentate. Il Benelli Leoncino 125 del 1954, la Gilera 124 5V Strada del 1966 e la Cagiva Mito Evo del 1999.