Storia del marchio Indian
Indian è il più antico marchio motociclistico americano, e l’unico marchio americano il cui prestigio può confrontarsi con quello della Harley-Davidson, la storica rivale. Anche la storia della Indian ha visto numerosi cambi di proprietà, e lunghi periodi di inutilizzo del marchio per proprie moto. Il primo modello costruito dai fondatori George M. Hendee e Carl Oscar Hedström, fu una bicicletta a motore lanciata nel 1901. Già nel 1902, lo stesso Hedstrom conseguì il record mondiale di velocità, con 90 chilometri orari raggiunti su una sua “moto”. In soli due anni la Indian arrivò a costruire e vendere 500 esemplari all’anno, arrivando a 32.000 esemplari nel 1913, più della Harley Davidson. Nel 1911 la Indian conquistò i primi 3 posti in una delle prime edizioni del Tourist Trophy sull’Isola di Man, un successo che rese queste moto famose anche da questa parte dell’Atlantico. I due fondatori lasceranno la Indian prima degli anni ’20, il decennio in cui nacquero i due modelli più famosi: la Scout 600 e la Chief 1000: questi due nomi sono utilizzati ancora sui modelli attuali. Nella seconda guerra mondiale la Indian si aggiudicò delle forniture per le forze armate, al pari della rivale di sempre Harley, ma questo, a guerra finita, si rivelò un grave handicap. L’azienda si ritrovò i magazzini pieni di ricambi per i modelli militari, che tra le altre cose avevano la trasmissione cardanica, e fece fatica a riconvertirsi alla produzione civile. I modelli post-bellici incontrarono un limitato successo, e l’azienda chiuse i battenti nel 1953. Dal 1955 in avanti ci furono vari tentativi di utilizzo del marchio, da parte di varie cordate imprenditoriali che lo rilevarono a più riprese, per marchiare Indian moto straniere, inglesi, taiwanesi e persino delle Ducati. Nessuno di questi tentativi ebbe un minimo successo e un minimo di durata. Nel 1998 venne rilanciato il marchio, con moto prodotte in USA, ma anche questo tentativo fallì nel 2003. Nel 2006 ci fu l’ultimo, tutt’ora in corso, rilancio del marchio da parte del gruppo londinese Stellican, che rimise in produzione le moto progettate pochi anni prima, e dal 2011 il marchio Indian è stato definitivamente acquisito dal Gruppo Polaris: la Polaris, gigante mondiale delle motoslitte e dei quad e ATV, nel tentativo di espandersi anche al settore delle moto stradali aveva dapprima creato il marchio Victory, ma di fronte alla difficoltà di acquisire un posizionamento, nei gusti del consumatore, paragonabile a quello della Harley, ha deciso di rilevare il marchio Indian, e chiudere la Victory, cosa che è effettivamente avvenuta nel corso del 2017. Le Indian attualmente commercializzate in Italia sono 9 grosse Custom, contraddistinte dai nomi storici dei modelli della Indian, come Scout e Chief, con motori bicilindrici a V con cilindrate comprese tra 1000 e 1800, e prezzi compresi tra i 12.000 € e i 30.000 €.