I viaggi dei lettori
La Russia e i paesi baltici
Un mese in viaggio attraverso i paesi dell’est europeo alla scoperta, tra avventure piacevoli e fastidiosi disguidi, delle bellezze e dei contrasti di questi paesi che, anno dopo anno, si aprono sempre più al turismo pur conservando le loro particolarità
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Hai fatto anche tu un viaggio, una vacanza, un itinerario in moto che scatenano la libidine di un vero motociclista? Mandaci il racconto e le foto all'indirizzo redazione@motonline.com: lo pubblicheremo sul nostro sito completo di album fotografico in versione "gallery". |
Un lungo viaggio alla scoperta di paesi europei con un passato che ancora oggi riesce a imporsi alla vita di tutti i giorni: Slovacchia, Polonia, Paesi Baltici e la mitica Russia, con le sue contraddizioni ed i suoi divieti.
Bellissime città caratterizzate da architetture diverse, palazzi e castelli, piazze e abbazie, il tutto circondato da tradizioni ben radicate ma in lotta per mettersi al passo con i paesi più occidentali del vecchio continente.
L'idea di fare questo viaggio ci è venuta subito dopo il rientro dalle vacanze estive del 2004. I paesi dell'estremo est Europeo ci sono sembrati subito un viaggio allettante, non semplice, ma sicuramente interessante da compiere con i propri mezzi.
Racconti di viaggio, guide, depliants e materiale vario sono stati ancora una volta il nostro sostegno per la preparazione del viaggio. Per i visti turistici e le assicurazioni necessarie per l'ingresso in Russia ci siamo appoggiati all'agenzia San Pietroburgo di Milano (www.sanpietroburgo.it), mentre abbiamo provveduto personalmente alla patente internazionale.
Poiché non siamo riusciti a sapere fino all'ultimo momento il giorno preciso in cui saremmo andati in ferie, ci siamo visti costretti a non prenotare alberghi e, alla luce dei fatti, è stato sicuramente meglio così... infatti, come avrete modo di leggere durante il racconto, sempre che vi coinvolga tanto da leggerlo tutto, abbiamo avuto un grosso problema di frizione e la nostra moto è stata ferma in un'officina nel sud della Polonia per ben 4 giorni .
Preciso che la nostra moto è una BMW R850R con un anno e mezzo di vita e nonostante i 40.000 Km pensavamo non ci avrebbe mai e poi mai lasciati a piedi ... ma, mai dire mai!
Fabio, proprietario e pilota della moto, nonché mio fidanzato, ha trascorso quei giorni in piena “angoscia” non riuscendo ad accettare un “tradimento” così sfacciato da parte della sua amata moto. Fortuna che la BMW Italia ha avuto un'organizzazione impeccabile e oltre a farci ripartire in 4 giorni, ci ha offerto albergo, auto a noleggio e sostegno morale (forse la cosa di cui avevamo maggior bisogno in quel momento).
Ma andiamo con ordine ...
Venerdì 29.07.2005 – Prato/Furnitz (A) – Km 500
Partenza ore 14,30 sotto un sole cocente!! Un caldo soffocante ci ha accompagnati fino a Udine dove, finalmente, il clima si è fatto più sopportabile e i panorami, con montagne altissime e fitta vegetazione, si sono presentati in tutto il loro splendore.
Nonostante alcuni rallentamenti causati dal traffico e da piccoli incidenti, tutto è andato alla grande.
Arrivo alle ore 19,30 a Furnitz, un paesino in Austria a circa km 15 dal confine italiano.
Dopo un paio di tentativi, abbiamo trovato una camera in un'abitazione privata molto carina; una casetta in legno con meravigliosi piumoni a quadretti rossi e una simpatica signora molto disponibile.
Bella doccia e via a cena alla Mushett Gasthaus con ottima birra, sniltzen e patate (€ 12.00 cad.)
A nanna presto, pronti per la partenza di domani mattina, direzione Bratislava.
Sabato 30.07.2005 – Furnitz (A)/Bratislava (SK) km 450
Partenza ore 8,30 - Cielo pulito, sole e buona temperatura! Autostrada fino a Vienna e dopo una buona mezz'ora di fila nei pressi del centro città deviazione verso Bratislava dove siamo arrivati verso le ore 13,00. Caldo incredibile e dopo varie ricerche vane per dormire in un albergo economico, abbiamo optato per una pensione 3 stelle al costo di € 78,00 a camera, ma con parcheggio custodito, colazione e aria condizionata! Doccia veloce, cambio abiti e via in centro per la visita della città!
Inizio del giro con visita al Castello che domina Bratislava. Questo, nonostante nel passato sia stato distrutto e ricostruito varie volte, è sempre una costruzione imponente dal quale si gode un bel panorama della città. Il Danubio separa la zona nuova della città, caratterizzata da grattacieli e palazzi altissimi, dalla parte vecchia, molto carina, ben curata, pulita e ricca di pub e ristoranti belli.
Giro della città vecchia con visita al Duomo di S.Martino, il Vecchio Municipio e il Palazzo Arcivescovile. L'atmosfera è molto rilassata, giovanile e ospitale. Sosta per il pranzo a base di toast con pollo, funghi, formaggio e ketchup, il tutto per soli € 3,50 cad. comprese birre e dolci.
Rientro in hotel ore 18,30 per un riposino prima di cena!! Il caldo è opprimente. Cena ad un pub vicino all'Hotel dove abbiamo cenato con piatti tipici slovacchi e birra locale, il tutto condito con buona musica e tanta cordialità.
Domenica 31.07.2005 – Bratislava (SK)/Cracovia (PL) Km 445
Partenza ore 8,30, autostrada fino a Zilina con panorama pianeggiante caratterizzato da campi di girasoli, grano e mais. Da Zilina, ai piedi dei monti Tatra, il panorama muta totalmente e montagne, boschi di abeti, laghetti e casette dai tetti aguzzi ci accompagnano fino a Cracovia. Le strade sono abbastanza buone anche se povere di indicazioni stradali.
Arrivati a Cracovia, al quarto tentativo abbiamo trovato un hotel a soli 5 minuti dalla piazza centrale (€ 75,00 a notte compreso garage e prima colazione). Il prezzo non è molto economico, ma è difficile trovare altro; è un bell'albergo e ha una posizione strategica. Doccia e via in centro. Partenza dalla Piazza del Mercato dove, tanto per recuperare un po' di energia, ci siamo gustati un enorme gelato alla frutta. Giro della piazza, enorme, tutta circondata da edifici colorati; al centro il palazzo dei tessuti con all'interno tutta una serie di negozietti che vendono souvenirs. Ad un lato la Chiesa di Santa Maria con le sue due torri di altezza diversa dove ogni ora un trombettiere suona l'Hejnal in ricordo delle invasioni tartare. Una curiosità: il suono della tromba viene bruscamente interrotto con una stonatura che ricorda la morte del suonatore che, a causa di una freccia che lo ferì alla gola, fu costretto a sospendere la suonata.
Proseguiamo per la Via Florianska, la via principale e più famosa di Cracovia, con i suoi negozi e locali, fino a raggiungere il Bastione e la Porta di Floriano dove, decine di artisti, espongono i loro dipinti e le loro opere.
La visita prosegue per la Via Reale fino al Castello di Wawel, curatissimo, possente, con cupole dorate e campanili altissimi.
Usciti da Wawel abbiamo girellato per le strade di questa bella città in cerca del Quartiere Ebraico (Kazimierz). Il quartiere si presenta molto diverso rispetto al resto della città. Vivi i simboli ebraici riscontrabili nelle stelle a 6 punte affisse su alcune facciate, le sinagoghe ed i cimiteri.
Stanchi e affamati, ci siamo concessi un bel piatto di carne con patate e verdura in un localino a due passi dalla piazza del mercato. Solo, dopo aver gustato un buon caffè, abbiamo deciso di aspettare la sera per godere l'affascinante spettacolo che ci ha offerto la piazza illuminata da mille luci dai colori più insoliti.
Cracovia è molto carina. Piccola, ma ricca di monumenti e case in stile. La piazza ed il Wawel sono molto affascinanti e la vivacità delle persone in giro è coinvolgente. Ore 21 ci avviamo verso l'albergo, la stanchezza è tanta e domani ci aspetta un'altra giornata piena di emozioni.
Lunedì 01.08.2005 – Cracovia - Km 0
Vorrei non scrivere questo giorno ed i prossimi due o tre che verranno... ma è andata così e quindi... accettiamo con rassegnazione e serenità. Incredibile ma vero, il nostro amato “motorino” si è rotto.
Siamo partiti in direzione Auschwitz e dopo pochi km, sull'autostrada, un ingranaggio della frizione si è rotto lasciandoci a piedi, lontani dalla città, senza colonnine SOS e, sfortuna delle sfortune, senza telefono cellulare, che, casualmente avevamo lasciato in hotel. Dopo varie imprecazioni, momenti di sgomento alternati ad altri di panico, la fortuna è stata dalla nostra ed ha voluto che una pattuglia di polizia transitasse proprio davanti a noi. Molto gentilmente hanno chiamato il soccorso stradale aspettando fino a quando non è arrivato. Nonostante la nostra richiesta di essere accompagnati a un'officina autorizzata BMW, l'autista ci ha portato da un meccanico di sua conoscenza. Dopo svariati tentativi di comunicazione (parlavano tutti esclusivamente polacco) siamo riusciti a farci riportare in albergo da dove abbiamo contattato BMW Italia. Pochi minuti ed eravamo già in comunicazione con BMW Polonia che purtroppo ci informava che il centro BMW più vicino si trovava a 100 km da Cracovia! Dopo una veloce valutazione abbiamo fissato per l'indomani mattina alle 8,00 per trasferire la moto, noi e i bagagli nel paesino che ospitava la concessionaria in grado di riparare la nostra moto.
Delusi e amareggiati abbiamo comunque deciso di andare a Wielicza a visitare le miniere di sale. Preso il bus davanti al nostro albergo in circa mezz'ora siamo arrivati a destinazione. Ingresso Zlt 60 cad ma ne vale davvero la pena. Due ore di percorso accompagnati da una guida che parla italiano, si scende fino a 135 mt sottoterra dove si trovano statue, lampadari, sculture e saloni, tutto costruito esclusivamente con il sale. Molto suggestivo e interessante. Incredibile che cosa saino riusciti a fare i minatori in omaggio a Santa Kinga, loro protettrice. La miniera è ancora attiva ed è una delle poche miniere di sale ancora funzionante. Il clima all'interno è molto fresco, è bene avere con sé una felpa o un maglioncino.
Rientrati in città abbiamo cenato con una buona pizza e un bel gelato. In Polonia è ancora facile trovare gelaterie che fanno coppe di gelato molto ricche, enormi, con frutta, sciroppi e cialde a volontà. Usanza che purtroppo da noi è andata un po' a sparire.
Martedì 02.08.2005 – Cracovia/Bielsko Biala - Km 100 (in carrattrezzi)
Partenza ore 8.00 per il trasporto della moto fino alla più vicina officina BMW autorizzata, Bielsko Biala, a Sud della Polonia, a pochi passi dal confine Ceco e Slovacco. L'accoglienza è stata molto cordiale e l'efficienza impeccabile. Dopo la compilazione dei documenti necessari per l'accettazione della moto, ci è stato prenotato un albergo al quale siamo gentilmente stati accompagnati con l'accordo di sentirci nel pomeriggio per aggiornamenti sul guasto e notizie relative alla riparazione. Sistemati in albergo ci siamo diretti a fare un giretto nel centro del paese dove abbiamo pranzato e preso atto che si trattava di un paese carino ma molto piccolo, con poche attrazioni e niente da visitare. Fiduciosi abbiamo aspettato la telefonata dall'officina che purtroppo ci ha informati che il pezzo di ricambio necessario per far ripartire la moto sarebbe arrivato direttamente dalla Germania non prima di Sabato o addirittura Lunedì. Una settimana di vacanze buttata al vento con il visto per la Russia che rischiava di non essere sufficiente per arrivare fino a Mosca. Intanto la BMW assistance ci ha organizzato un soggiorno di quattro notti in un bel albergo e offerto una macchina a noleggio per i giorni che saremmo rimasti senza moto. Se non altro potevamo andare a visitare qualcosa di interessante nelle vicinanze.
Cena con due birre e un sacchetto di patatine.
Mercoledì 03.08.2005 – Bielsko Biala - Km 0
Giornata di smarrimento, dedicata alla sistemazione nel nuovo hotel, al ritiro dell'auto a noleggio e soprattutto alla presa visione della situazione in officina. Abbiamo parlato con il meccanico che ci ha mostrato la moto completamente smontata e il pezzo da cambiare. I giorni necessari erano così tanti perchè l'unico pezzo disponibile si trovava una parte in Germania e un'altra a Varsavia.
Dovevamo organizzare i giorni futuri al meglio in attesa di riprendere il nostro viaggio al più presto. Intanto il tempo è peggiorato, pioggia e nuvole. Le giornate di fermo obbligato risultano noiose e molto lunghe. Il tempo non ci aiuta e la voglia di girare per un paese che non ha niente da offrire se non un centro commerciale e una strada pedonale è ben poca. Pomeriggio a base di patatine e birre, sdraiati sul letto a guardare una tv dove parlano esclusivamente in polacco. Ottima cena in albergo e di nuovo in camera a leggere ed organizzare la giornata che ci aspetta .
Giovedì 04.08.2005 – Bielsko Biala/Auschwitz - Km 120
Ricca colazione a base di briosche, frutta, dolcetti vari e di tutto di più. Partenza per Auschwitz alle ore 9,00 sotto una pioggia battente che ci ha accompagnati per tutto il giorno. Arrivo ad Auschwitz alle ore 10,30 e visita del campo di concentramento. L'ingresso è gratuito e il turismo, anche se di massa, è molto composto e rispettoso. L'atmosfera è molto sofferta, silente, ovunque si respira aria di rispetto per quelle che sono state le vittime del lager. Quelli che erano gli alloggi dei tedeschi e dei prigionieri sono stati adibiti a museo con foto, oggetti, ricostruzioni e realtà.
Abbiamo proseguito la visita verso il campo di sterminio di Birkenau (3 Km) dove i prigionieri non idonei al lavoro venivano uccisi nelle camere a gas.
Rientro in città nel primo pomeriggio. Pizza presso il centro commerciale e di corsa in albergo esausti dalla pioggia e dal traffico. Fabio è sgomento, pensa ai giorni che stiamo perdendo. Guarda la cartina, conta i chilometri, valuta le strade da percorrere, gli itinerari alternativi, i giorni disponibili, la noia lo assale!
Venerdì 05.08.2005 – Bielsko Biala/Czestochowa - Km 280
Visita alla cattedrale di Jasna Gora. Partenza ore 9,00 con la punto rossa a noleggio, gentilmente concessa dalla BMW Italia. Ma la sfortuna non ci ha ancora abbandonati e, incredibile ma vero, dopo appena 40 km abbiamo bucato una gomma. Sostituita la ruota abbiamo deciso comunque di proseguire e alle ore 11,30 siamo arrivati al Monastero. Bel luogo di culto, ben curato e molto frequentato da pellegrini e credenti assorti in preghiera.
La Madonna Nera si intravede da lontano, un dipinto affacciato ad un terrazzo ricco di fiori. L'interno della chiesa è molto sfarzoso, ricco di statue, quadri, sculture ed altari. La Cattedrale è circondata da un bel giardino che ospita le tappe della Via Crucis, statue di papi e santi.
Il rientro in albergo è stato ancora più traumatico del previsto, con la pioggia l'auto non risultava molto stabile e gestirla nel traffico è stato un impresa non da poco.
Sera a cena in centro dove alle 22,00 non si vedeva più anima viva. La vita notturna è praticamente assente. Non ci resta che tornare in albergo e dedicarci alla lettura.
Domani potrebbe arrivare il pezzo di ricambio per la nostra moto.
Sabato 06.08.2005 – Bielsko Biala/Varsavia - Km 354
Incredibile ma vero, alle ore 8,45 la concessionaria ci ha chiamati per informarci che la moto era pronta. Non potevamo crederci ! Abbiamo lasciato l'auto in hotel e ci siamo precipitati a prendere il nostro motorino. Ore 10,30 partenza per Varsavia dove siamo arrivati alle ore 14,30.
La zona periferica di Varsavia lascia molto a desiderare. Palazzi enormi e fatiscenti senza né aiuole né giardini; molto smog e tanto traffico ci hanno accompagnati fin nei pressi del centro storico dove abbiamo trovato un albergo a 4 stelle un po' costoso ma bello e soprattutto sicuro. Deposito veloce dei bagagli e via in giro per la città vecchia che si presenta in tutto il suo splendore. Varsavia, infatti, nonostante sia stata tutta ricostruita a seguito della II guerra mondiale, è bellissima. Il centro è caratterizzato da stradine in pietra e piazze, case colorate con finestre arricchite da mille decorazioni pittoriche, affreschi dai caldi colori pastello, ponti, vicoli e vialetti che si intersecano tra loro creando un'atmosfera fiabesca e molto accogliente. Birra e riposino affascinati dalla sirenetta, simbolo della città, posta al centro della Piazza Vecchia, ricca di negozi, pub e locali, molto raccolta, tanto da riuscire a donare una sensazione di familiarità unica.
La giornata si è conclusa con cena a base di pizza e giretto notturno per la città animata da una festa locale. Il turismo in Varsavia è molto, ma non invadente e ben tollerabile. Mentre il prezzo degli alberghi è alto, la spesa per pranzi e cene è molto contenuta. I polacchi sono un po' diffidenti e non danno molta confidenza, abbiamo avuto, però, modo di appurare che in caso di necessità diventano molto gentili e disponibili.
Intanto le temperature cominciano a cambiare.
Consigli pratici:
• Attenzione alle strade! Quando piove sono molto viscide. Agli incroci nelle corsie di destra ci sono avvallamenti e solchi dovuti al transito dei mezzi pesanti. Fare molta attenzione nei cambi di corsia
• Le strade sono piene di agenti di polizia con le pistole laser. Cercate di rispettare più possibile i limiti di velocità.
Domenica 07.08.2005 – Varsavia/Vilnius – Km 507
Partenza ore 8,30 con un cielo azzurro meraviglioso!
Direzione Vilnius via Lomza/ Marianpojle. Strade di campagna con panorama piatto ma bello. Coltivazioni, prati, mucche e piccoli paesi con casette in legno! Abbiamo trovato poco traffico, forse perchè domenica, poche indicazioni e molte strade interrotte per lavori! Tantissimi i nidi di cicogne che si incontrano strada facendo. Bellissimi uccelli in volo o sul nido che ci accompagnano in questa lunga tappa.
Siamo arrivati a Vilnius alle ore 16,00 (17,00 ora locale) e dopo aver chiesto a un paio di alberghi abbiamo optato per l'hotel Congress con parcheggio privato e colazione. Il tempo per visitare le città è poco e così non vogliamo sprecarne a prendere mezzi pubblici e girare a vuoto.
Iniziamo il giro della città visitando il monumento con annesso murales dedicati a Frank Zappa. Davvero molto bello, soprattutto il murales. Visita alla cattedrale alla quale si giunge dalla strada pedonale della città nuova e subito alla collina di Gedeminas dalla quale si domina tutta la città. Passeggiata per le stradine della città vecchia con le sue chiese, negozi, pub e ristoranti fino alla piazza della Town hall e alla zona del ritrovo giovanile.
Il clima è freddo 18/19° e, nonostante il sole l'aria è fresca. Cena al Pica, catena di ristoranti lituani dove si possono gustare specialità locali a prezzi davvero irrisori.
Il centro di Vilnius è chiuso al transito delle auto e “moto”, forse perchè si aggira per la città una banda di motociclisti con potenti moto sportive che si muovono su una ruota, a velocità inaccettabili e senza targa !
Lunedì 08.08.2005 -Vilnius/Vilikieluki – km
Partenza ora locale 8,30, sotto una pioggia battente che ci accompagnati fino a 30 km dal confine russo. Abbiamo deciso di fare l’autostrada fino a Uteg e proseguire per strade statali con l'intento di evitare lavori ed interruzioni continue.
Strade diritte a perdita d' occhio ricche di saliscendi e spianate infinite!
A circa 4 km dalla frontiera russa abbiamo cominciato a vedere tir fermi in fila in attesa di oltrepassare il confine lituano. Fortunatamente la fila per le auto e le moto è separata e così, giunti alla frontiera russa alle ore 12,30 (14,30 locali), dopo esser stati sbalzati da un gabbiotto ad un altro, dopo 1 ora e 15 minuti siamo riusciti ad ottenere il lasciapassare per l'ingresso in Russia!
Dalla frontiera per circa 160 km non c'è praticamente niente. Percorriamo la N9 con asfalto a tratti disastrato e a tratti o in rifacimento o appena sistemato. Si incontrano pochissime macchine a differenza dei tir che invece sono tantissimi. Targhe esclusivamente russe o lituane. Nessun turista con mezzi propri. La vegetazione è caratterizzata da alberi ad alto fusto e fiori rosa alla base. Le abitazioni lungo la N9 sono poche e ben nascoste ai lati della strada. Case in legno con tetti in eternit, mal tenute e desolate.
Poiché ancora troppo lontani da Mosca per giungervi in serata abbiamo deciso di sostare per la notte in uno dei pochi paesi che si incontrano sulla N9 e così alle ore 18,00 siamo a Vilikieluki dove, grazie ad un “motociclista” locale, abbiamo trovato un alberghetto con garage e ristorante annesso. Una cuoca grassissima che parlava e capiva esclusivamente la lingua russa è riuscita a servirci una buona cena in stile russo con insalata, patate e braciola alla Kiev .
Martedì 09.08.2005 – Vilikieluki/Mosca – km 498
Partenza ore 8,30 direzione Mosca. Come già detto la N9 è una tragedia! Asfalto osceno, desolazione assoluta, distributori pochi, paesi meno! Strada, alberi, alberi e strada per km 350. La situazione migliora un po’ a circa 150 km da Mosca dove si cominciano a trovare tratti di strada con asfalto nuovo, paesi con palazzi anziché capanne e qualche segno di civiltà!
Arrivati a Mosca alle ore 14,00 dopo vari giri e domande senza risposta, nel caos più assoluto, siamo giunti vicino al centro dove, dopo varie ricerche, abbiamo accettato di dormire all'Hotel Belgrad. Le indicazioni, i cartelli, le insegne degli hotel e dei negozi Russi sono esclusivamente in cirillico. Inutile chiedere indicazioni, tanto nessuno è disposto ad aiutare turisti fai da te. Gli alberghi riconoscibili dalle insegne sono appartenenti a catene europee con prezzi altissimi e non alla portata di tutti. Il traffico è allucinante. Le strade a 4 corsie per senso di marcia sono pine di traffico e le macchine appena possono sfrecciano veloci, pur di uscire dalle file e dal caos. Inutile dire che il rispetto per il motociclista è uguale a zero !
Doccia veloce e via verso il Cremlino, che abbiamo scoperto molto vicino al nostro albergo. Poiché già chiuso, ci siamo diretti verso la Piazza Rossa che, come previsto, si è rivelata meravigliosa! Domani approfondiremo la visita!
Escluso il centro storico, Mosca è caratterizzata da palazzi altissimi, molto schematici e simili tra loro. Le strade sono enormi, le auto migliaia, i palazzi maestosi, tutto mastodontico. Al contrario, nella periferia della città, si incontrano persone povere e malvestite con calessi o biciclette, venditori di funghi e mirtilli, auto sgangherate, case in legno diroccate, palazzi popolari con intonaci screpolati, sporchi . I paesi ricordano vagamente quelli del Nord Africa e gli abitanti i nostri contadini di 50 anni fa. Mosca è moderna, ma fuori dalla città si trova la desolazione totale.
Consigli del pilota:
• Ai posti di blocco, prima dei paesi più grandi, fermatevi allo stop poiché i poliziotti vi aspettano al varco per fare le multe
• Superato Vilikie-Luki di circa 140 km, sulla M9, si trova un bel motel dove passare la notte. Sempre lungo la M9 si intravedono diverse indicazioni per campeggi, ma noi non siamo riusciti a vederne nessuno.
Mercoledì 10.08.2005 - Mosca – Km 0
Zero km in moto, 1000 a piedi!!
Sveglia ore 8,00 e via in giro per Mosca. Colazione in un bar lungo la via pedonale con due fette di torta e due caffè .
Subito visita al Cremlino con i suoi palazzi, le sue chiese e i suoi giardini. Bellissimo, pulito, super controllato e talmente spazioso che, nonostante la massa esagerata di turisti, non appare affollato. Le chiese all'interno sono ricche e sfarzose, con tante icone, affreschi, troni e tombe!
Visita al Museo del Cremlino con i suoi abiti, monili, corone e carrozze. Molto sfarzoso e buon testimone di quel che doveva essere il periodo più fiorente dell'Impero Russo! Usciti dal Cremlino ci siamo diretti alla Piazza Rossa per visitare il Mausoleo di Lenin, ma troppo tardi, alle 13.00 chiude. Visita alla Basilica di S.Basilio con le sue pareti affrescate e i suoi colori pastello. Sembra quasi di entrare in un cartone animato. Giro intorno al Cremlino, lungo il fiume Moskba e attraverso i giardini dove abbiamo pranzato con panini e wurstel. Pochi minuti di pausa e via di nuovo per visitare la Cattedrale del Salvatore. Una chiesa nuova (1994) ma molto bella sia internamente, ricca di dipinti ed affreschi, che esternamente, bianchissima con cupole color oro e statue bronzee sulla facciata. Sovrasta una collina e il panorama sulla città antica è sublime. Proseguiamo per le strade pedonali del centro indicateci dalla cartina. Una è ricca di ristoranti e luoghi di ristoro, nell'altra spiccano negozi di grandi stilisti soprattutto italiani e francesi.
Giovedì 11/08/2005 – Mosca – Km 0
Colazione da McCafè (attenzione in Russia costa più la colazione del pranzo) e via verso il Mausoleo di Lenin. Un'ora e mezzo sotto la pioggia prima di entrare, poi finalmente l'ingresso al mausoleo. Tutto in marmo nero, super sorvegliato, con il povero Lenin imbalsamato in una teca di vetro super illuminata. E' permesso soltanto passare velocemente, senza soffermarsi o fare commenti. Non sono ammesse né macchine fotografiche o telecamere né zaini. Si lascia tutto a un deposito, naturalmente a pagamento e si ritira il tutto all'uscita dal Mausoleo, solo dopo aver attraversato esternamente la Piazza Rossa completamente transennata fino all'orario di chiusura del monumento dedicato a Lenin. Dietro il mausoleo si trovano le tombe di famosi personaggi russi (Stalin, Gagarin, etc).
Giro per le stazioni del metrò. Con un unico biglietto abbiamo girato per le stazione più famose della metro moscovita. Mosaici, vetri, lampadari, statue e ornamenti rendono le stazioni dei veri e propri monumenti. Molto affollata, ma facile da girare!
Mosca è una bella città, ma due/tre giorni sono più che sufficienti per vedere le attrazioni principali.
Venerdì 12/08/2005 – Mosca/San Pietroburgo – Km. 748
Giornata dedicata all'Armata Russa.
La mattina presto per scattare una foto in Piazza Rossa con la moto, siamo stati fermati e ripresi da un poliziotto che ci ha preso i dati del passaporto e della moto, ci ha urlato in faccia qualcosa e poi finalmente ci ha lasciati andare continuando a rimproverarci malamente.
In mattinata multa a 160 Km da S. Pietroburgo per superamento del limite di velocità (79 Kmh anziché 60)!
Inizialmente ci sono stati chiesti 1000 Rb, poi, trattando un po' siamo riusciti a liberarci con 500 Rb e le raccomandazioni di rispettare i limiti !
La decisione di fermarci a dormire a Novgorod è stata modificata, infatti, visto il traffico ragionevole, abbiamo deciso di arrivare direttamente a S. Pietroburgo per sfruttare tre giorni pieni in questa città, a detta di tutti, così affascinante.
Arrivo in centro alle ore 18,00 sotto una pioggia scrosciante.
Unico pensiero trovare velocemente un albergo. Dopo lungo girovagare e vari tentativi andati a vuoto, finalmente alle 20,00 ci siamo sistemati nella suite dell'Hotel Smolniskaya.
La strada tra Mosca e S. Pietroburgo è oscena. Si alternano tratti di buon asfalto a buche e dossi, interruzioni a non finire, strade a doppie corsie con limiti di velocità a 60 Kmh e poi tanti posti di blocco con pistole laser.
Inutile discutere o provare a spiegare che non ci sono cartelli che indicano i limiti di velocità, conviene pagare e proseguire.
I poliziotti chiedono una cifra per ottenerne almeno la metà, non compilano la multa e si mettono i soldi in tasca.
Si trovano ovunque più o meno visibili, dietro i cespugli, le curve, i baracchini del bus o nel centro strada. Conviene stanziare una cifra per le multe, è difficilissimo scamparla!
Fortuna che si accontentano di poco, 500 Rb per una velocità è sicuramente una cifra ragionevole!!
Le strade sono pericolose soprattutto se piove, sembra di viaggiare sull'olio.
I distributori funzionano in mille modi diversi:
• paghi comunicando i lt che vuoi
• paghi comunicando i Rb che vuoi
• fai benzina e poi paghi (solo vicino alla dogana)
• paghi i litri, tiri una manovella sul distributore e fai benzina (nelle stazioni di servizio più vecchie)
I russi, soprattutto i moscoviti, sono maleducati e scortesi. Se chiedi informazioni fanno finta di non sentirti e non rispondono.
Parlano esclusivamente russo anche se possono sapere un po' di inglese. Non salutano, non ringraziano ... sono davvero inospitali !
A S. Pietroburgo la situazione è sicuramente diversa.
Siamo stati aiutati nella ricerca delle strade da persone che si sono fermate volontariamente accompagnandoci addirittura fino all'incrocio dove dovevamo svoltare.
Le contraddizioni continuano belle evidenti, capanne e carretti contro Mercedes e Ferrari.
N.B. Abbiamo dovuto rinunciare ad un garage per la moto. Non esistono alberghi con garage se non in quelli costosissimi.
Sabato 13/08/2005 – S. Pietroburgo – Km. 0
Giornata dedicata alla visita di S. Pietroburgo . Partenza ore 9.00 sotto la pioggia, dopo una misera colazione in albergo.
La prima visita è dedicata alla Fortezza dei SS. Pietro e Paolo, senza tralasciare una breve sosta all'Incrociatore Aurora.
La Fortezza venne costruita da Pietro il Grande nel 1703 ed è caratterizzata da alte mura con i suoi bastioni e la Basilica, dove sono custodite le tombe di Pietro il Grande e degli altri Zar di Russia. Preseguiamo verso l'Hermitage attraversando ponti e percorrendo strade che corrono lungo la Neva, l'enorme fiume cittadino.
Questo è uno dei più grandi musei del mondo composto da cinque palazzi storici, tra cui il Palazzo d'Inverno, residenza degli Zar di Russia.
Siamo entrati alle 12.00 senza fare fila e vi siamo rimasti fino alle 15.00 visitando le sale di artisti italiani, tra cui Leonardo da Vinci, Raffaello e Tiziano, oltre a quelle degli impressionisti, Matisse, Picasso, Rembrandt e altri.
Il museo contiene oltre tre milioni di opere tra dipinti, sculture, arazzi e affreschi.
E' affascinante e coinvolgente attraversare le sale espositive con pavimenti, lampadari, soffitti, colori e colonne che le rendono maestose e ricchissime.
Davvero uno sfarzo ed un lusso esagerato!
Molti turisti, ma grazie all'ampiezza del museo, le sale appaiono comunque libere e spaziose.
All'uscita dal museo la fila delle persone che aspettavano di entrare era lunghissima, ci siamo sentiti molto fortunati!!
Giretto e foto nella Piazza del Palazzo con la sua enorme mole, gli archi e la statua altissima posta al centro tra l'Hermitage ed il Palazzo d'Inverno.
Proseguiamo il giro della città per visitare la Cattedrale del Salvatore del Sangue Versato.
Questa bellissima chiesa, caratterizzata da cupole a cipolla e facciata multicolore fu eretta nel punto in cui lo Zar Alessandro II venne ucciso da terroristi.
Posta su un canale della Neva assomiglia molto alla Basilica di San Basilio a Mosca, ma, si presenta ancora più ricca e curata nei dettagli.
I mosaici sono bellissimi. Purtroppo non siamo entrati a causa di una lunga fila di turisti presente alla biglietteria.
La guida indicava che l'interno di questa chiesa è ricchissimo di opere, mosaici, affreschi, icone e altre preziosità.
Camminata lungo la Nevski Prospect, il più famoso viale della città, con i suoi negozi, giardini, ponti, pedoni ed auto .
Acquisti presso un market sulla Nevski Prospect per cenare nella nostra suite e via verso l'albergo che abbiamo raggiunto soltanto dopo un'ora di girovagare. Infatti, mentre nella mappa della città che avevamo le strade erano indicate con le nostre lettere, nella realtà tutto era scritto in cirillico.
Giornata dedicata alla visita dei castelli fuori S. Pietroburgo.
Un'odissea per trovare prima Puskin e poi Peterhof.
Non ci sono indicazioni di nessun tipo e anche le strade extra-urbane non sono segnalate con i numeri che riportano le cartine stradali.
Dopo aver chiesto varie informazioni e superato numerosi posti di blocco siamo arrivati al Palazzo di Pushkin (Tsarskoye Selo) famoso soprattutto per il Palazzo di Caterina.
Il palazzo è un monumento affascinante dell'architettura dell'arte mondiale dei secoli XVIII-XIX. Azzurro, bianco e color oro, è circondato da 600 ettari di parco sul quale si trovano oltre cento monumenti artistici.
Ripartiamo per raggiungere Peterhof (Petrodvorets) e le sue fontane e dopo un'ora e più di giri per S. Pietroburgo e dintorni siamo riusciti ad arrivare in questo gioiello dell'arte russa.
Una città di parchi, palazzi e fontane che nel passato veniva utilizzata come residenza degli Zar di Russia.
Il giardino Verkhniy ed il parco Nizhniy, sono autentici capolavori di progettazione ed includono oltre 150 fontane e 4 cascate monumentali.
Fontane ovunque che zampillano in tutte le direzioni, statue dorate, canali e ponti.
La fontana sul retro del palazzo è maestosa e ricca di statue e giochi d'acqua. Concluso il giro nel parco siamo rientrati in S. Pietroburgo ormai pratici (o quasi) delle strade cittadine.
Spesa al market vicino all'albergo e cena in camera.
Lunedì 15/08/2005 – San Pietroburgo – Km 0
Ultimo giorno dedicato alla visita della città. Partenza dall'albergo alle 9.15 e rientro alle 17,00, tutto a piedi e con poche soste !
Passeggiata nel parco del Palazzo d'Estate praticamente soli (la città si sveglia intorno alle 10,00) fino a raggiungere il piccolo palazzo, umile ma molto carino.
Proseguiamo nel Campo di Marte, giardino con piazza adiacente dove una fiamma brucia perennemente in memoria dei rivoluzionari russi.
Ancora a passeggio lungo la Neva ed i suoi canali per giungere all'Ammiragliato e alla vicina chiesa di San Isacco.
Questa costruzione, uno dei monumenti architettonici più splendidi del XIX secolo, è stata in passato la cattedrale principale della capitale russa, in grado di ospitare fino a 10000 persone.
Ancora una passeggiata lungo i canali, Moika e Griboyedova, che caratterizzano questa città ricca di corsi d'acqua e giungiamo alla Cattedrale di S. Nicola, dedicata ai marinai.
Azzurro pastello e bianca è adornata da putti alati e raggi solari. L'interno è ricco di cornici dorate, dipinti ed icone.
Stanchissimi decidiamo di tornare verso la Nevski Prospect passando per Piazza Sennaya, il quartiere più antico di S. Pietroburgo dove bancarelle, venditori ambulanti, negozi, bar e ristoranti animano l'atmosfera cittadina.
S. Pietroburgo è molto bella, elegante nella sua immensità, ordinata anche se caotica e super trafficata. Domani partiremo dalla Russia per raggiungere Tallin in Estonia.
Martedì 16/08/2005 – St. Pietroburgo/Tallin – Km 410
Partenza ore 8,00 e finalmente, dopo 1 ora e ? siamo riusciti ad imboccare la M11 in direzione Tallin. Poche indicazioni e nessun aiuto, girare per queste città è davvero difficile. Arrivati alla frontiera, abbiamo impiegato un'ora per passare il confine dopo controlli su controlli, facce burbere ed espressioni sospette. Entrati in Estonia l'atmosfera è cambiata improvvisamente. Informazioni dispensate con il sorriso, paesi vivaci e puliti ed un paesaggio fino a Tallin davvero splendido. Abbiamo attraversato campi di grano, prati verdissimi, boschi di abeti, costeggiato il mare e oltrepassato paesi colorati con abitazioni in legno o palazzine molto curate.
Giunti a Tallin ci siamo subito messi alla ricerca di un albergo dove passare la notte. L'albergo si trova a soltanto 300 mt dal centro storico, dove ci siamo diretti immediatamente. Tallin è meravigliosa, circondata da mura e torri dai tetti rossi e aguzzi, è ricca di strade con ciottoli e abitazioni dai colori pastello. La piazza centrale è il fulcro dalla quale partono le vie cittadine. Molti i punti panoramici con vista sulle torri e sulle guglie delle chiese, molto semplici e con campanili altissimi. Negozietti, bar e locali si trovano ovunque ma senza ingombrare e ben collocati in questa città piccola ma graziosa. Cena in un pub con un'ottima bistecca alla messicana e naturalmente birra locale Ancora un giretto per la città e rientro forzato in albergo a causa della pioggia che ha iniziato a scendere con sempre più convinzione.
Mercoledì 17/08/2005 – Tallin/Riga – Km 341
Sveglia ore 7,30, ricca colazione e via alla ricerca del circuito cittadino dove si trova la lapide posta in memoria del mitico Joey Dunlop, pilota irlandese qui deceduto durante una gara nel 2000.
Fabio, grande fan del pilota, si è emozionato alla vista della foto del suo beniamino, le dediche e le targhe a lui dedicate.
Partenza in direzione Riga alla quale siamo giunti attraversando prati, fattorie, boschi sotto un cielo azzurro ricco di nuvole bianche che sembrano di panna montata.
Arrivo alla dogana estone alle ore 12,00 e dopo un'ora e mezzo di attesa siamo riusciti a lasciare l'Estonia ed entrare in Lettonia.
Incredibile la fila di auto e camper che si era formata in attesa di superare il confine tra due paesi Cee ormai da più di un anno.
Ripartiamo per la Via Baltica che sarebbe molto bella se non fosse tutta in rifacimento. 500 mt e fermi per traffico alternato, altri 500 e di nuovo fermi, tutto questo per un totale esagerato di km con noia e stress.
Il trasferimento di oggi doveva essere una passeggiata ed invece si è trasformato in un viaggio senza fine.
Bella anche la parte Lettone della Via Baltica che costeggia il mare, la spiaggia e i boschetti di abeti.
Arrivati a Riga alle 16,00, dopo vari tentativi andati a vuoto, abbiamo trovato un albergo grazie al tourist information.
Chiusa la moto con i soliti mille lucchetti, lasciate le tute ed indossati i nostri pantaloni preferiti (gli unici che ci siamo portati) ci siamo diretti in centro con il bus.
Primo breve giretto per il centro poi la fame ha avuto la meglio e abbiamo deciso di gustare una pizza con relativa birra.
Ripreso il giro del centro storico abbiamo visitato la Piazza del Duomo, il Municipio e le strade cittadine ricche di edifici adorni e tipici dell'Art Novue qui importata dai tedeschi.
Girellando per i vicoli abbiamo trovato un locale particolarissimo in stile medievale con un'atmosfera molto intima e coinvolgente.
Camerieri con abiti dell'epoca, luce di candele e musica del periodo.
E' un locale speciale, da vedere assolutamente!!
Rozengrals Restaurant – Rozena 1 - Riga
Rientro a piedi in hotel e a nanna presto.
Giovedì 18/08/2005 – Riga/Varsavia – Km 774
Giornata di trasferimento in direzione Praga.
Partenza ore 9,00 con un bel sole.
Facile uscire da Riga, con poco traffico e molte indicazioni stradali.
Passaggio in dogana tra Lettonia e Lituania molto veloce e senza soste.
Strada facendo ci siamo fermati a Silaiulai, la collina delle croci. Molto suggestiva, luogo davvero particolare.
Milioni di croci di tutte le dimensioni, forme e materiali, unite in questo luogo di culto visitato da pellegrini o semplici turisti.
Anche il passaggio in dogana tra Lituania e Polonia non ha presentato problemi o perdite di tempo.
Le strade in Polonia sono piene di lavori, ma questo lo sapevamo già. Passato il centro di Varsavia ci siamo fermati in un hotel lungo la strada per trascorrere la notte e ripartire comodamente l'indomani.
L'hotel è nuovo, molto carino e anche economico.
Venerdì 19/08/2005 – Varsavia/Praga – Km 608
Partenza ore 8,30 arrivo ore 15,20.
La strada è lunga e pericolosa, con lavori, tanto traffico e molto noiosa se non per alcuni tratti dove il panorama è davvero bello.
Il tratto di strada tra il confine tra Polacco e quello ceco è tipico delle zone alpine, con piste da sci di fondo, boschi di abeti, colline verdi e colori molto intensi.
Il tempo è stato buono tutto il giorno, sole pieno per tutto il tragitto.
Alla frontiera non hanno fatto grandi storie, solo un'occhiata al passaporto.
Arrivati a Praga abbiamo trovato subito un hotel molto carino vicino al centro.
Sabato 20/08/2005 – Praga – Km 0
Intera giornata dedicata a scoprire le meraviglie di Praga.
Venti minuti di cammino fino al centro da dove è iniziato il tour con visita al Castello, il vicolo d'oro, Piazza S. Veceslao, l'orologio astronomico, Ponte Carlo e molte altre belle cose.
Praga è sempre una bellissima città.
Le case sono monumenti, le chiese ed i ponti completano l'opera.
Ci siamo riposati in riva al fiume, all'interno di un parco, su due sdraie in legno a guardare le barche che passavano.
Ancora a giro per la città alla ricerca di strade poco affollate.
Abbiamo trovato vicoli e parchi quasi sconosciuti alla massa e ci siamo mescolati ai praghesi piuttosto che ai turisti.
Cena in un locale sotterraneo con un piatto enorme a base di carne e verdure miste, buonissimo!
Rientro in albergo con il taxi e stanchi morti a nanna dopo una bella doccia ristoratrice.
Domani ultimo giorno da turisti poi si rientra in Italia!
Domenica 21/08/2005 – Praga – Km 0
Altra giornata a giro per Praga ed i suoi begli edifici.
Bella giornata di sole!
Ultimi acquisti di souvenirs e ricordi varii. Nel pomeriggio il cielo si è rannuvolato ed una pioggia copiosa ha sostituito il bel sole che illuminava questa città meravigliosa.
Praga è davvero bella, forse la città più bella che abbiamo visto durante tutto il viaggio.
Ogni edificio è un monumento, le persone sono gentili, le strade pulite e l'atmosfera serena, nonostante la folla.
Siamo felici di avere lasciato per ultima la visita a questa capitale, comoda per il rientro in Italia e ricca di belle atmosfere da ricordare.
Lunedì 22/08/2005 – Praga/Prato – Km 1050
Km, Km e Km ... un viaggio lunghissimo soprattutto a causa delle condizioni atmosferiche che ci hanno accompagnato per tutto il tragitto di rientro verso casa !
Le strade sono veloci, scorrevoli, sicure e con eccessi di velocità quasi assenti, ma una pioggia violentissima ci ha sorpreso a metà Germania e ci ha lasciati soltanto all'arrivo in Italia.
Un vero e proprio diluvio che costringeva le auto a fermarsi sulla corsia di emergenza a causa della bassa visibilità.
Fabio ha guidato imperterrito senza fermarsi se non per fare il pieno di benzina e mangiare un panino, gocciolanti e bagnati come pulcini.
Per il resto del tragitto il viaggio è passato velocemente e senza intoppi.
Siamo arrivati a casa nel tardo pomeriggio felici di un viaggio iniziato con qualche difficoltà ma finito nel migliore dei modi.
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