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Lombardia: alla scoperta di Arcumeggia

Testo e foto di Flavio Gilardoni il 21/12/2006 in Lombardia

Un breve itinerario di 60 km immersi nei boschi per raggiungere un paesino dipinto e visitare le sponde orientali del lago Maggiore. Gallery fotografica e road book da scaricare

Lombardia: alla scoperta di Arcumeggia
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Il giro inizia da Gavirate, sulle sponde del lago di Varese. Percorrendo l'autostrada A8 in direzione Varese, uscendo allo svincolo di Gavirate e percorrendo un lungo tratto di strada che costeggia il lago si arriva alla frazione di Voltorre dove vale la pena soffermarsi per visitare il Chiostro. Si tratta di una costruzione del XII secolo che, inizialmente adibita ad uso monastico, ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, fino all'attuale opera di restauro indirizzata al recupero totale delle bellezze austere contenute al suo interno.

La visita richiede solo pochi minuti e, al termine, il giro riprende verso Cittiglio, e da lì consente di immergersi nella fitta vegetazione presente sulle colline vicine.



All'inizio del paese si abbandona la SS394 e girando a destra in direzione Vararo si sale lungo la stretta strada immersa nei boschi, cominciando ad apprezzare l'ambiente circostante che cambia in continuazione. La carreggiata stretta ci obbliga a mantenere un'andatura prudente, che ci permette di godere appieno del paesaggio.
Si procede per una quindicina di chilometri tra i boschi, prestando attenzione alle auto provenienti dalla direzione opposta a causa della strada stretta. Lungo questa strada si ha la sensazione d'essere arrivati in una località straniera; in realtà siamo a poco più di un'ora da Milano. Arrivati alla sommità del colle e parcheggiati i mezzi, dopo una camminata di pochi minuti si può ammirare il Lago Maggiore da una prospettiva incantevole che, nelle giornate limpide, permette di vedere le due sponde che si spingono nel territorio elvetico confinante.


Scesi lungo l'altro versante della collina e arrivati all'incrocio di Sant'Antonio, si gira a destra per giungere ad Arcumeggia per ammirare le facciate delle abitazioni decorate con dipinti realizzati da apprezzati artisti italiani. E' considerato il più importante "Paese Dipinto", e deve la sua celebrità ai pittori dedicatisi nelle decorazioni (Sassu, Usellini, Brancaccio solo per citarne alcuni). La Via Crucis, presente sul lato destro della scalinata che conduce all'ingresso della chiesa di Sant'Ambrogio, si potrebbe considerare una mostra collettiva per le nicchie, che illustrano le singole stazioni del tragitto, decorate da undici maestri diversi. Le ridotte dimensioni del paese, richiedono poco tempo per la visita delle opere a cielo aperto, dopo di che si riprende il giro verso il fondovalle della Valcuvia.




Arcumeggia: ''La corte dei sofistici" decorata con i dipinti che hanno reso celebre il paese

Da Arcumeggia s'arriva a Casalzuigno e sulla SS394 si gira a sinistra in direzione Luino per giungere a Mesenzana e affrontare la seconda parte dell'itinerario. In paese, voltando a sinistra, si abbandona la strada fin qui percorsa e subito ci si rende conto di cosa saranno i chilometri successivi da percorrere.
Pur essendo immersi nella natura, come nella parte iniziale del giro, gli scenari offrono delle sensazioni diverse da quelle provate in precedenza, per via degli spazi più ampi che cambiano l'impatto visivo.


Molto affascinante il borgo San Michele alla sommità del colle; costruito nei primi secoli dello scorso millennio, seguendo i criteri dell'edilizia montana del medio evo, si presenta ancora oggi in ottime condizioni, come uno di quei paesi che si vedono sulle cartoline natalizie. Da segnalare la deviazione, posta a poche centinaia di metri prima del borgo, che conduce a Pian Cuvinicc (o Balcone sul Lago) dove è possibile ammirare il lago Maggiore da una prospettiva diversa da quelle viste in precedenza.


Proseguendo sull'unica strada, dopo una decina di chilometri a diretto contatto con la natura totalmente immersi nei suoni e i suoi profumi, si giunge nei pressi dell'incrocio Sant'Antonio dove in corrispondenza si trova la trattoria omonima.
Chi dovesse arrivare per l'ora di pranzo, ha l'opportunità di gustare le specialità che compongono i menù stagionali, spendendo la modesta cifra di € 20,00 per un pranzo abbondante. In attesa dell'arrivo delle portate si può sfruttare il tempo visitando la chiesetta adiacente alla trattoria, e il Lago Maggiore dalla terrazza antistante con la vista che spazia su entrambe le sponde.


Terminato il pranzo, si riprende il giro in direzione di Porto Val Travaglia, facendo prima una breve escursione a piedi di una ventina di minuti circa, alla "Cascata della Froda", per smaltire il cibo accumulato, prima di riprendere la strada di ritorno verso le nostre città di provenienza. Ci sarebbe anche l'opportunità di giungere nelle vicinanze della cascata parcheggiando le moto in un piazzale poco distante, ma il sentiero che si dovrebbe percorrere è adatto solo a mezzi maneggevoli.


Il giro termina a Laveno, dopo aver percorso l'ultima parte del tragitto, ricco di curve, nella totale quiete boschi dove la presenza del turismo domenicale è ridotta ai minimi termini. Sono circa sessanta chilometri in totale, che si possono fare con qualsiasi tipo di moto o scooter, anche di medie dimensioni, in tutte le stagioni. Solo nei mesi invernali più freddi, ci potrebbe essere la neve ad impedire il transito su strade trafficate pochissimo, e in autunno occorre prestare attenzione alle foglie cadute sulla strada che, bagnate, sono insidiose come il ghiaccio.
La particolarità del giro in questione, è la ricerca delle bellezze naturali ponendo in secondo piano quelle storico artistiche, anche se la riscoperta di realtà particolari, rimane una dei nostri obiettivi principali.

Località Percorso Km
Voltorre Usciti dall'autostrada A8 (Gavirate) l' itinerario ha inizio dal chiostro della frazione di Gavirate 0
Voltorre Innesto sulla Sp1 girare destra direzione Laveno 0,1
Gavirate Proseguire direzione Laveno sulla Sp1 2,5
Gemonio Proseguire direzione Laveno sulla SS394 7,7
Cittiglio Alla rotonda all'ingresso del paese proseguire direzione Laveno 9,8
Cittiglio Primo semaforo in paese girare destra su Sp8 direzione Vararo 10,3
Incrocio Sant'Antonio Girare destra direzione Arcumeggia 24,3
Arcumeggia Proseguire su Sp7 direzione Casalzuigno 27,3
Innesto SS394 Girare sinistra direzione Luino 30,8
Mesenzana Girare sinistra direzione Brissago 38,9
San Michele Proseguire su Sp43 direzione Sant'Antonio 46,3
Inrocio Sant'Antonio Girare destra su Sp7 direzione Porto Val Travaglia 49,8
Castelveccana Girare sinhistra su SS394 direzione Laveno 55,5
Laveno Mombello Termine del giro sul lungolago 62,0
Totale   62,0

Gavirate

Chiostro Voltorre
: monumento romanico dei secoli XI-XII, si trova nella frazione Voltorre, a circa un chilometro da Gavirate, sulla strada che costeggia il lago di Varese. Sede dei frati benedettini nei primi anni della sua costruzione, si sono avvicendate diverse confessioni monastiche nel corso dei secoli, fino all'abbandono avvenuto nel 1700. E' operativa da alcuni anni un'opera di restauro per recuperare l'importanza delle opere al suo interno, alcune delle quali realizzate da Lanfranco da Ligurno autore di alcune opere presenti nel Castello Sforzesco di Milano. Il chiostro è anche sede di esposizioni culturali.
Per informazioni e prenotazioni per visite guidate: Fabbrica Arte, p.zza Chiostro 23 21026 Gavirate. Tel 0332 743914. Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Lunedì chiuso.

Museo della Pipa: composto da circa trentamila esemplari di pipe provenienti da tutto il mondo, al suo interno ci si può avvalere di una ricca documentazione che illustra varie fasi della lavorazione artigianale nel corso dei secoli. Presente anche una vasta documentazione illustrata dedicata al culto della pipa.
Museo della Pipa Via del Chiostro, 1/3 Gavirate (VA) Tel: 0332 743334
www.progavirate.com

Gemonio

Chiesa di San Pietro
: costruita in stile romanico attorno al VII secolo, epoca della regina Teodolinda, è stata nominata monumento nazionale nel 1912. L'interno è decorato con pregevoli affreschi del periodo compreso tra il XV e XVII secolo. Sul piazzale antistante l'ingresso si trovano le cappellette della Via Crucis realizzate nel 1768, e restaurate dal pittore G.B. Jemoli nel 1930 a cui si aggiungono le quattordici formelle in ceramica dell'artista Albino Reggiori.

Museo Floriano Bodini: dedicato ad un artista apprezzato anche oltre i confini nazionali, si trova nel centro storico del paese in una villa del 1700. Al suo interno una vasta collezione di opere d'arte moderna.
Via Marsala, 11 21036 Gemonio (VA) Tel. 0332.604276


i vicoli acciottolati sono stretti tra case con le facciate decorate da artisti di fama internazionale, tra i quali spiccano Sassu e Usellini. Molto interessante il cortile dei sofisti che presenta un abbinamento tra tradizione e arte moderna.

Chiesa Sant'Ambrogio: ai lati della scalinata che conduce all'ingresso della chiesa, si possono ammirare le nicchie che ospitano le stazioni della Via Crucis, interpretate ognuna da un artista diverso di fama internazionale.

Laveno

Castello:
fortificazione realizzata dall'esercito austriaco nella prima metà del XIX secolo.

Museo della Terraglia: contiene un'ampia documentazione per spiegare i segreti della lavorazione di un prodotto che ha fatto la fortuna del paese nei decenni passati.
Palazzo Perabò di Cerro di Laveno (VA)
Via Lungolago Perabò, 5
21014 Laveno Mombello (VA) Tel/Fax 0332 - 66.65.30

Funivia del lago Maggiore: l'arrivo posto a circa mille metri d'altitudine, permette di vedere il paese e i suoi dintorni da una prospettiva inconsueta.

Con una spesa di circa 20 euro si possono gustare specialità locali che compongono i menù stagionali.
Nelle belle giornate si può pranzare all'aperto con una magnifica vista sul lago Maggiore.
Avendola provata personalmente possiamo confermare l'ottimo rapporto qualità/prezzo

Trattoria Sant' Antonio
Di Forma Luca 21010
Castelveccana (VA)
Via S. Antonio, 1
Tel. 0332 521166

Dove dormire

A causa della modesta lunghezza del tragitto, non s'è presentata la necessità del pernottamento quindi non abbiamo segnalazioni particolari da fare. I paesi sulla sponda del Lago Maggiore offrono un'ampia scelta di alberghi in grado di soddisfare tutte le esigenze economiche.

Lombardia: alla scoperta di Arcumeggia
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