Sardegna
Sardegna: La Maddalena e Caprera
Pochi affascinanti chilometri in un paesaggio selvaggio, da scoprire lungo le rare strade che tagliano le due isole, collegate tra loro da uno stretto ponte. Una gita di un giorno nel mare più bello d'Italia
Una cala alla Maddalena
Mezz'ora, ecco quanto occorre per immergersi nella splendida cornice di rocce e ginestre della Maddalena, l'isola principale dell'Arcipelago della Maddalena, la più grande delle 23 che lo compongono. La partenza è Palau, o meglio dal rispettivo porto marittimo da cui imbarcarsi con una delle quattro compagnie che effettuano la traversata: Saremar, Tremar, Enemar, Delcomar.
Una volta salpati dal ponte della nave si vede sfilare il fianco dell'isola di Santo Stefano, meta di eventuale escursione in barca. Poi si attracca nell'omonima ed unica cittadina dell'isola grande.
Una visita al tramonto è d'obbligo a Cala Gavetta, l'insenatura in cui sorge il porto e in cui sfociano i carruggi del centro. Qui sono ancorati tutti i variopinti pescherecci e le barche per le gite alle isole, dove contrattare un giro verso i lidi più deserti ed irraggiungibili.
Per prendere la strada, che qui chiamano "la panoramica", ci si dirige a nord in direzione Vecchia Guardia, attraversando l'entroterra dell'isola, caratterizzato da rocce chiare puntute e da una flora che profuma di ginepro, ginestra corsa, mirto e rosmarino.
La strada corre curvando fino al mare: verso nord si arriva alla costa, dove si può scendere in acqua. Continuando a percorrere questa strada si segue il profilo nord dell'isola, per poi riaddentrarsi nell'interno, ripassando per Vecchia Guardia e poi dirigendosi a destra verso la Madonnetta e riavvicinandosi di nuovo al mare. La Madonnetta è custodita in una cappelletta tra Cala Gonone e Cala Francese, due delle anse in cui rifugiarsi per un bagno o una sosta.
Queste acque sono anche il paradiso del diving, per la flora e la fauna sottomarina variopinta e numerosa. Si può scegliere di fare snorkeling o rivolgersi al centro di immersioni di La Maddalena per l'attrezzatura.
Qui le spiagge abbondano e si può scegliere se scendere o continuare a godersi la strada a curve.
La direzione ora è di nuovo La Maddalena, da oltrepassare per arrivare al passo Moneta, il ponte che unisce l’isola grande alla più piccola Caprera, tanto amata da Garibaldi. E qui la strada da percorrere è davvero poca e porta dritto alla dimora del patriota, che acquistò metà dell’isola. L’asfalto rosso, la vegetazione rigogliosa su cui s’innalzano i pennacchi di roccia bianchi sono uno spettacolo imperdibile, che se la gioca con l’azzurro variegato e puro dell’acqua.
La strada arriva anche a Stagnali, ricca di attrattive: il museo Geominerario e il Centro di Ricerca sui Delfini del CTS. Il primo si può visitare tutti i giorni, mentre col secondo si può collaborare: sono aperte infatti le adesioni di volontari come assistenti dei ricercatori, per monitorare la presenza dei simpatici cetacei. Oppure si può scegliere di diventare soci del Centro ed approfittare di una gita d’avvistamento lungo le coste dell’isola.
Da visitare anche la celebre , anche se un po’ affollata: sulla spiaggia bianca spunta la sagoma della struttura di un’imbarcazione bianca e levigata dal mare.
Sono moltissime le insenature che non hanno un nome, quindi vale la pena non incanalarsi nel flusso di turisti e cercare un proprio spazio di sabbia finissima.
Seguendo la strada principale (che spesso è tagliata da stradine bianche facilmente percorribili anche con le moto da strada) si possono raggiungere i resti di forti militari, alcuni dei quali restaurati. Spesso però non ci si può avvicinare troppo.
La via del ritorno è la stessa: la direzione è La Maddalena, questa volta però da non saltare a piè pari. Conviene infatti approfittare delle ultime ore prima dell’imbarco per una passeggiata nelle vie cittadine al tramonto, magari assaporando una specialità locale o gironzolando per negozi.
La via più “in” è via XX Settembre, che poi incrocia via Oberdan e più avanti la piazza Principe Tommaso, vicino a Cala Gavetta. Percorrendo queste vie non si può evitare una visita alla chiesa di Santa Maria Maddalena che ha dato il nome non solo all’Isola ed all’unica cittadina, ma anche a gran parte delle maddalenine ( le abitanti dell’isola)!
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Palau
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Traghettare fino a La Maddalena
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0
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La Maddalena |
Puntare a nord verso Vecchia Guardia
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1,8
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Vecchia Guardia
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Continuare sulla SP 53, imboccando sulla costa la SP 91 fino a Porto Massimo
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9
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Porto Massimo |
Proseguire sulla SP 91 fino a Sualeddu
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13,5
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Sualeddu |
Continuare sulla SP 53 superando Guardia Vecchia e proseguendo sulla proviciale 114 verso Cala Francese |
20,5
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Cala Francese |
Proseguire sulla SP 114 ed attraversare La Maddalena e prendendo via Indipendenza fino al ponte per Caprera |
26,5
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Ponte |
Proseguise sull'unica strada che porta a Stagnali |
32
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Stagnali |
Tornare per La Maddalena |
37
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La Maddalena |
Reimbarcare per Palau |
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I festeggiamenti in onore di Maria Maddalena, patrona dell’isola, il 22 luglio. In quest’occasione si può partecipare alla processione fino al mare del Simulacro della Santa. Per la festa laica sono previsti fuochi d’artificio e una splendida sagra di pesce con enormi padelle per il fritto misto locale.
Una visita alla chiesa campestre di S.Antonio di Monticanu il 13 giugno, (ma anche in altre date!) che è quasi un eremo ma che diventa un centro gioioso per la festa del Santo, occasione in cui entrare in contatto con la popolazione verace ed entrare nel santuario.
Assaggiare “U Zimminu” nei ristorantini locali: la zuppa di pesce fatta solo del pescato giornaliero, ed i ricci di mare.
Naturalmente da non perdere una degustazione di pecorino e Cannonau. In questa zona è prodotto anche il Casizzolu, un formaggio gallurese a base di latte vaccino, molto saporito da accompagnare con il pane Civraxiu, tipico e diffuso soprattutto in questa zona. E per chiudere un bicchierino di Mirto gelato.
La Maddalena è una base Nato, un'informazione importante per il mototurista perché inibisce la vista di alcune aree. La presenza militare americana è molto forte e sentita dai maddalenini e dai sardi, che hanno cercato inutilmente di indire per due volte un referendum consultivo. In Sardegna vengono eseguite esercitazioni ed è costante la presenza di sommergibili nucleari. Secondo studi recenti sono state trovate tracce di Torio e Plutonio nelle acque intorno alla Maddalena ed è stato rilevato un aumento di decessi tumorali nelle zone a rischio..
Pernottamento
Hotel Cala Lunga - Via F. Turati 1 Tel. 0789.734042
Hotel Garibaldi - Via Lamarmora Tel. 0789.737314
Hotel Miralonga - Strada Panoramica, Via Don Vico Tel. 0789 722563
Villaggio Camping La Maddalena Loc. moneta Tel 0789 728051
Trattorie e ristoranti
Golfo di Spalmatore Loc. Spalmatore Tel. 0789.727337
Trattoria L’Avventura – via Amendola 21 Tel 0789 736578
Ristorante La Grotta Via P.pe di Napoli 3 Tel 0789 737228
Ristorante Miralonga St.Pan Via Don Vico Tel 0789 722563
Ci sono molte piccole botteghe artigiane nelle stradine della Maddalena, in cui acquistare gli ottimi prodotti tipici sardi.
In primis ecco che svetta il Mirto, ma non solo, perché nella bottega Sardegna da Mangiare e da Bere, in piazza Garibaldi 10, ci sono tutte le leccornie, tra cui molti tipi di pecorino, paste tipiche e biscotti.
Altro acquisto d’obbligo è un gioiello in filigrana, lavorazione artigianale che si trova solo qui in Sardegna, da scegliere tra anelli e orecchini, per un pegno “d’amore” particolare.
Palau
Asancar Loc. liscia Columba Tel 0789 709871
Off. Mecc. Socc. Strad. Planetta&Giorgioni – Loc. Cucini tel. 0789 708775, cell 330319011
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