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I catadiottri: visibilità e sicurezza passiva

Francesco Maggiorelli il 25/01/2021 in Scuola Guida
I catadiottri: visibilità e sicurezza passiva
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Che cosa sono e a cosa servono i catadiottri? Vediamo come li definisce il Codice della Strada e dove vanno utilizzati

I catadiottri o catarifrangenti sono dei dispositivi ottici passivi (ovvero che non emettono luce propria) che riflettono la luce nella stessa direzione della sorgente luminosa che li investe; in poche parole, si illuminano se sono colpiti da un fascio luminoso. Gli articoli del Codice della Strada che li disciplinano sono il 68 (“Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi”)  e il 151 (“Definizioni relative alle segnalazioni visive e all'illuminazione dei veicoli a motore e dei rimorchi”).

 

A COSA SERVONO?

Rendono sempre visibile un veicolo e la loro efficacia è chiaramente massima di notte. Se un veicolo è fermo perché parcheggiato o è in avaria e non ha quindi i fari accesi, ecco che i catadiottri possono riflettere la luce dei veicoli che sopraggiungono e li illuminano.

 

I catadiottri: visibilità e sicurezza passiva

COME SONO FATTI?

Sono generalmente di plastica e sono realizzati nei colori tipici delle luci che normalmente troviamo su auto e moto, quindi bianchi, rossi e arancioni e conseguentemente sono posizionati i bianchi sul davanti, i rossi posteriormente e gli arancioni sui lati.

 

DOVE SI TROVANO?

I catadiottri si usano sui veicoli a motore, sui rimorchi e sui velocipedi (ma anche per la segnaletica stradale, ad esempio sui guardrail o i dossi artificiali). La loro funzione è quindi quella di integrare le luci di auto, moto, camion e tutti i veicoli a motore, dei rimorchi nonché delle biciclette, o velocipedi come sono ancora chiamate sul Codice della Strada. Eh sì, forse non tutti lo sanno, ma anche sulle biciclette sono obbligatorie sia le luci che i catadiottri.

Quelli bianchi anteriori sono obbligatori solo sui rimorchi, semirimorchi e carrelli, quelli rossi sono obbligatori ovunque e quelli arancioni sono obbligatori sempre sui rimorchi e simili e sulle biciclette. In particolare per quel che riguarda le moto sono quindi obbligatori i catadiottri rossi posteriori, generalmente posizionati sul portatarga. Anche sulle biciclette è obbligatorio quello rosso posteriore, insieme a quelli arancioni sui pedali e sui lati della bici; questi ultimi sono spesso posizionati sulle ruote perché come quelli sui pedali sono resi ancora più visibili dal loro movimento circolare.

 

QUALI SANZIONI SE ASSENTI?

Le sanzioni per mancato utilizzo dei catadiottri (e di altri dispositivi obbligatori) sono comprese fra 26 e 102 euro per le biciclette (Art. 68 CdS) e fra 87 e 345 euro per i veicoli a motore (Art. 72 CdS).

 

UN ULTERIORE DISPOSITIVO OBBLIGATORIO SULLE BICICLETTE

Da non dimenticare che sulle biciclette è obbligatorio anche l’utilizzo del giubbotto o di bretelle riflettenti ad alta visibilità (Art. 182 CdS) se il ciclista si trova fuori dai centri abitati e da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba o se percorre delle gallerie. Non parliamo espressamente di catadiottri in questo caso, ma di un dispositivo di sicurezza che sfrutta un simile principio; farsi vedere grazie alla luce riflessa.

 

I catadiottri: visibilità e sicurezza passiva
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