Scuola Guida
Guida con passeggero: i trucchi per farlo in sicurezza e divertirsi in due
Se il novanta percento delle moto sono dotate di sella in grado di ospitare un passeggero e di relative pedane un motivo ci sarà. Facile, visto che condividere un viaggio in moto in compagnia è uno degli aspetti più belli ed entusiasmanti dell’essere motociclista.
In moto con il passeggero: iniziamo a salire
Ecco alcune accortezze da tenere in considerazione quando ci apprestiamo a viaggiare in coppia a bordo della nostra moto, a cominciare dal modo più corretto per salire in sella. Naturalmente sarà sempre il pilota il primo a prendere posto, mani ben salde sul manubrio e piedi stabilmente appoggiati a terra. A questo punto il passeggero si avvicinerà alla moto dal lato sinistro della stessa, questo perché può essere utile lasciare aperto il cavalletto laterale nel caso la salita del passeggero possa innescare una perdita di equilibrio che, il cavalletto aperto scongiurerebbe una rovinosa caduta, per appoggiare entrambe le mani sulle spalle del pilota. A questo punto il passeggero appoggerà il suo piede sinistro sulla relativa pedana pronto a darsi lo slancio necessario a salire a bordo. Facendo molta attenzione a gravare il minimo possibile con il suo peso con una salita troppo brusca e repentina. E’ buona norma dare sempre un segnale al pilota che si sta per salire per non coglierlo alla sprovvista facendolo trovare pronto, con lo sguardo rivolto in avanti e un dito sul freno anteriore per evitare ogni possibile spostamento della moto. La tecnica più corretta per scendere è poi seguire il percorso esattamente contrario a quello della salita. Il passeggero si alzerà in piedi sulle pedane, appoggiando sempre le mani sulle spalle del pilota e non sulle braccia, per poi smontare di sella dal lato sinistro della moto.
In moto con il passeggero: avete guardato sospensioni e pneumatici?
Prima di mettersi in viaggio è consigliabile intervenire sul precarico dell’ammortizzatore posteriore aumentandolo di qualche click e, nelle moto nelle quali è prevista la regolazione, rallentando leggermente anche il ritorno in modo da permettere all’ammortizzatore posteriore di lavorare sempre nella maniera più corretta nonostante l’aggravio di peso. Anche le pressioni delle gomme andrebbero aumentate di circa 0,2 bar sia all’anteriore che al posteriore. Ora, avete controllato tutto? Moto pronta, e voi? Andiamo dai...
In moto con il passeggero: andiamo!
Quindi, passeggero a bordo e regolazioni fatte e siamo pronti a partire. Ma il nostro passeggero quali accortezze dovrà avere per non essere di intralcio nella guida e allo stesso tempo per godersi il viaggio in tranquillità? Cominciamo subito col dire che essere seduti sul sellino posteriore di una moto prevede sempre una presenza “attiva”. Non è di certo come essere seduti sul sedile del passeggero di un’auto dove è previsto solo di apprezzare il viaggio. Va fatta però una distinzione rispetto alla tipologia di moto che utilizziamo. Se si tratta di un mezzo a vocazione turistica la porzione di sella destinata al passeggero sarà di certo più ampia e troveremo sicuramente delle maniglie alle quali ci si può ancorare durante le fasi di guida. In questo caso la posizione in sella potrà essere più rilassata mantenendo però sempre lo sguardo sulla strada continuando a rimanere attivi rispetto al percorso che stiamo affrontando. Il passeggero dovrà essere in grado di valutare il momento della frenata provvedendo a serrare con più forza le maniglie, stringendo contestualmente le gambe intorno al bacino del pilota per ridurre la tendenza a scivolare in avanti, evitando di andare ad impattare con il suo casco nella parte posteriore di quello del pilota o, peggio ancora, gravando con tutto il suo peso sulle braccia di chi guida rendendo il tragitto faticoso e poco piacevole. Stesso cosa quando arriva la fase di accelerazione dove aumenterà il serraggio alle maniglie e la stretta delle gambe intorno al bacino del pilota. Nel caso poi sia presente un bauletto contrastare l’accelerazione diventa molto più facile e meno faticoso.
In moto con il passeggero: stile dinamico!
Se poi lo stile di guida del pilota diventa particolarmente dinamico l’impegno del passeggero deve di conseguenza essere maggiore. Un passeggero esperto dovrà cercare di seguire gli spostamenti del busto del pilota verso l’interno curva, senza però mai anticiparne le mosse ma semplicemente agevolandole, cercando quando possibile di tenere la testa sempre dallo stesso lato, tendenzialmente a sinistra perché, nel caso ci si debba scambiare qualche rapida parola sarà più sicuro per il pilota togliere per alcuni istanti la presa dalla manopola sinistra mantenendo però il controllo del gas e del freno anteriore. In una fase di guida sportiva diventa utile per il passeggero tenere i piedi sulle pedane più in punta possibile per scongiurare il rischio di entrare in contatto con i piedi del pilota che “danzano” continuamente tra leva freno e cambio e le relative pedane.
In moto con il passeggero: e sulle sportive?
Le cose cambiano leggermente quando la moto in questione appartiene alla famiglia delle sportive. In questo caso le cose per il passeggero si complicano leggermente e, di certo, anche il suo livello di confort si riduce sensibilmente. In sella ad una sportiva ci sono meno momenti di relax e muoversi troppo potrebbe risultare controproducente. In questo caso l’obbiettivo del passeggero è quello di diventare il più possibile solidale, un tutt’uno, con il corpo del pilota arrivando ad appoggiare quasi completamente il suo petto sulle spalle di chi guida. Cercando però di non gravare eccessivamente con il suo peso per evitare di rendere la guida al pilota eccessivamente faticosa. Esistono diverse correnti di pensiero ma noi ci sentiamo di dire che, in questi casi, la cosa migliore è quella di serrare il busto del pilota con le braccia poco sopra il bacino mantenendo quando più possibile l’asse verticale del proprio busto speculare a quello del pilota. Anche in questo caso piedi sulle pedane rigorosamente in punta e costante sguardo rivolto al percorso. Nella fase della frenata risulta utile appoggiare le mani sul serbatoio contrastando così la tendenza a scivolare in avanti. Godersi in pieno il viaggio in sella ad una sportiva comporta che il livello di armonia tra pilota e passeggero sia molto alta e, spesso, questo obbiettivo si raggiunge dopo tanti chilometri di esperienza condivisa.
In moto con il passeggero: un'esperienza anche per chi guida
Anche per il pilota avere un passeggero seduto sul sellino posteriore può risultare complicato, soprattutto se si tratta del cosiddetto neofita. In questo caso l’accortezza che si deve avere sarà quella di adottare, almeno all’inizio, una guida quanto più fluida e priva di strappi possibile. Limitando al massimo brusche accelerazioni e decelerazioni almeno fino a quando non si avrà la sensazione che il nostro passeggero inizia ad avere il giusto livello di confidenza con il suo corpo che perde la classica rigidità dovuta al disconfort per iniziare ad assecondare le fasi di guida in maniera più fluida e rilassata. In generale però il ruolo del passeggero in sella ad una moto prevede sempre una partecipazione dinamica alla fasi del viaggio e di certo non è previsto rimanere molli e poco reattivi. Una volta acquisita la giusta esperienza pilota e passeggero potranno godersi il tragitto in completa armonia ognuno con i suoi ruoli e i suoi compiti ben stabiliti. Capita spesso poi che i passeggeri diventati esperti, frequentemente del mondo femminile, inizino ad aver voglia di prendere in mano il manubrio per smettere di farsi scarrozzare ed entrare a pieno titolo nel mondo dei motociclisti.
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