Moto & Scooter
Vespa: i modelli che hanno fatto la storia

In quais 80 anni di storia (Piaggio ne depositò il brevetto il 23 Aprile 1946) e con oltre 20 milioni di esemplari diffusi sulle strade dei cinque continenti, Vespa ha dato una nuova marcia al mondo intero diffondendosi sulle strade di tutte le nazioni, unendo in un’unica passione giovani di culture lontane e diverse. Ecco in rassegna tanti modelli che hanno costruito la sua leggenda

Prodotto a Pontedera nell’aprile del 1946. Il nome del veicolo fu coniato dallo stesso Enrico Piaggio che davanti al prototipo MP6, dalla parte centrale molto ampia per accogliere il guidatore e dalla “vita” stretta, esclamò: “Sembra una vespa!”. E Vespa fu

È la prima Vespa. È equipaggiata con un motore 98 cc che eroga una potenza di 3,2 CV a 4.500 giri/minuto per una velocità di 60 Km/ora. Rimane in produzione per due anni: nel 1946 vengono prodotti i veicoli dal numero 1 al 2464; nel ‘47 quelli dal n° 2465 al 18079.


È la prima Vespa 125 cc. Differisce dalla 98, oltre che per la cilindrata, per l’introduzione della sospensione posteriore; viene modificata anche la sospensione anteriore.
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Audrey Hepburn e Gregory Peck in "Vacanze Romane" (1953) infatti sono solo i primi di una lunga serie di attrici e attori internazionali che negli anni sono stati ripresi sullo scooter più famoso del mondo, in film che vanno da “Quadrophenia” ad “American Graffiti”, da “Il talento di Mr. Ripley” fino a “La carica dei 102”, per non parlare di “Caro Diario” o dei recenti “Alfie” con Jude Law, “The Interpreter” con Nicole Kidman e il blockbuster “Transformers, The last Knight” del 2016 ”. Nelle foto, nei film e sui set, Vespa è stata "compagna di viaggio" di nomi quali Raquel Welch, Ursula Andress, Geraldine Chaplin, Joan Collins, Jayne Mansfield, Virna Lisi, Milla Jovovich, Marcello Mastroianni, Charlton Heston, John Wayne, Henry Fonda, Gary Cooper, Anthony Perkins, Jean-Paul Belmondo, Nanni Moretti, Sting, Antonio Banderas, Matt Damon, Gérard Depardieu, Jude Law, Eddie Murphy, Owen Wilson e Nicole Kidman.

Segna una prima, importante evoluzione del propulsore: cambiano le misure di alesaggio per corsa e la distribuzione. Aumenta la potenza (5 CV a 5.000 giri), che porta la velocità massima a 75 Km/h. Nuovo il disegno della carenatura nella parte posteriore. La Vespa 125 “U” caratterizzata dall’estetica spartana, è la versione “Utilitaria”, venduta a 20.000 lire in meno rispetto alla 125 più moderna. Per la prima volta appare in Italia il faro montato in alto sul manubrio (già introdotto su alcuni modelli destinati ai mercati esteri).

Viene definito dagli esperti come “il modello più apprezzato, imitato e ricordato”. Numerose le innovazioni: per la prima volta appaiono il motore 150 cc, il cambio a 4 marce, la sella lunga di serie, il gruppo manubrio-fanale “carenato”, le ruote con pneumatici da 10”. Vespa raggiunge il “traguardo” dei 100 Km/ora. Anche il design cambia, con una carrozzeria decisamente più aerodinamica






Nasce per continuare il successo commerciale della prima GS, e vanta un design completamente nuovo. Nuovi anche il silenziatore di scarico, il carburatore e le sospensioni. La potenza è di 8,2 CV a 6.500 giri.

Ancora nuovo design per quella che è definita “tra le più belle Vespa realizzate dagli stilisti Piaggio”. Nuovo il manubrio, il faro trapezoidale, il parafango anteriore ed i cofani posteriori snelliti.

È la prima Vespa 50 cc. Nasce per le nuove normative del Codice della Strada italiano, che impongono la targa ai veicoli di cilindrata superiore. Eccezionalmente versatile ed affidabile, presenta un motore di nuova architettura, con il cilindro inclinato di 45° anziché orizzontale. È anche l’ultimo progetto firmato da Corradino D’Ascanio.

Segna un nuovo traguardo nella crescita della cilindrata (181,14 cc) e con 10 CV di potenza consente di arrivare a 105 Km/ora. La 180 SS (Super Sport) sostituisce la gloriosa GS 150/160 cc. Piaggio modifica lo scudo anteriore, rendendolo più aerodinamico, e apporta sostanziali migliorie al comfort di guida, alla maneggevolezza e alla tenuta di strada.


Serie speciale derivata dalla Vespa 50/90 cc e dalla “nuova 125”, è caratterizzata dal bauletto posto tra la sella e lo sterzo per favorire la guida “distesa”. Stretto e basso il manubrio, radicalmente nuovi anche il parafango e lo scudo, rastremati. Con soli 90 cc di cilindrata, raggiunge i 93 Km/ora.

È, insieme alla successiva PX, il modello più longevo di Vespa. Deriva dalla “nuova 125” ma presenta notevoli differenze nel propulsore, che consente un incremento di 10 Km/ora nella velocità massima. Curate le rifiniture, che comprendono il classico e praticissimo gancio appendi-borsa.

Con questo nuovo veicolo Piaggio generalizza su tutta la produzione il sistema di ammissione a distribuzione rotante. Inedito il motore, nuovo e più potente il faro anteriore, il telaio - derivato dalla Vespa 150 Sprint - è più stretto e aerodinamico di quello della Super Sport.





La sigla significa “Elettronica 3 travasi”, e segna importanti modifiche al propulsore, reso più potente e brioso. Variata anche l’estetica rispetto alla Primavera standard (mantenuta in gamma).

Piaggio raggiunge un nuovo top nella cilindrata di Vespa.Questo modello, con 12,35 CV a 5.700 giri, tocca i 116 Km/ora

Presenta la grande novità dell’avviamento elettrico, ma anche il design è completamente rivisitato e arricchito rispetto alla 50 Special.


La “PX” segna un nuovo passo avanti nell’estetica (la carrozzeria è interamente ridisegnata) e nelle prestazioni. Caratteristico il bauletto posto dietro allo scudo. Nello stesso anno viene presentata la P 200 E, che rispetto al modello 125 vanta la possibilità di essere munita di lubrificazione separata e di lampeggiatori direzionali integrati nella carrozzeria. Tre anni dopo viene presentata la PX 150 E, che offre prestazioni intermedie tra i due modelli.

Sostituisce la Vespa Primavera (standard ed ET3). Nuova l’estetica; inoltre la carrozzeria della PK è completamente diversa da quelle degli scooter precedenti, perché le saldature della scocca non sono più sovrapposte, ma intere.

Sostanzialmente identica alla PK 125, è presentata nei due modelli PK 50 e PK 50 S, ambedue con cambio a 4 velocità e accensione elettronica.

Viene introdotto su Vespa il cambio automatico, forse la modifica più radicale (almeno dal punto di vista dell’utente) dal 1946. La presenza del cambio automatico è sottolineato dall’assenza del freno a pedale, sostituito dalla leva posta alla manopola sinistra (che non deve governare la frizione, automatica). È offerta anche con miscelatore automatico olio-benzina e avviamento elettrico. L’anno successivo, viene lanciata anche la Vespa PK 50 Automatica.

Anche la serie PX trova, con la T 5, il modello “supersportivo”. Nuovo il motore, con cilindro in alluminio a 5 travasi; ma nuovo anche il design, soprattutto al posteriore e nell’area del fanale anteriore, integrato con un aggressivo cupolino dotato di un piccolo parabrezza in plexiglas. Uno spoiler arricchisce lo scudo.

Le modifiche apportate al Codice della Strada italiano consentono ai 50 cc di svincolarsi dal limite di potenza di 1,5 CV, e Piaggio presenta un nuovo “vespino” più performante (oltre 2 CV a 5.000 giri) e caratterizzato da una veste estetica inedita dalle linee più “morbide”.

Prima Vespa con motore 4 tempi, è il modello “nuova generazione” lanciato in occasione del cinquantenario. Nel 1997 e 1998 è risultato il veicolo due ruote targato (moto incluse) più venduto in tutta Europa ed è stata seguita dalla versione ET2 50 cc e, nel 1999 anche dalla classica ET4 150 cc.

È la prima Vespa 50 dotata di motore 4 tempi, e grazie alle caratteristiche del suo propulsore stabilisce un vero e proprio record di autonomia: oltre 500 km con un pieno di benzina.

La Granturismo è stata la Vespa più grande e potente mai realizzata sino a quel momento. Nelle versioni 200L e 125L, coniuga i valori emozionali di Vespa con le soluzioni progettuali più avanzate: è la prima Vespa con motori quattro tempi quattro valvole raffreddati a liquido (che rispondono ai nuovi standard Euro2 sulle emissioni); la prima con ruote da 12 pollici, e con un sistema di frenatura interamente a disco. La carrozzeria in acciaio è, ancora una volta, il segno di una filosofia di costruzione esclusiva

Cinquant'anni dopo la nascita della Vespa GS (Gran Sport), primo scooter sportivo della storia e tuttora ricercatissima da appassionati e collezionisti, Vespa GTS 250 i.e. riprende quel mito di elegante sportività e si rivela come la Vespa più potente, veloce e tecnologicamente dotata. A partire dal novembre 2011 Vespa GTS cresce fino alla classe 300, spinta da un nuovo e potente motore 4 valvole, raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica

È il ritorno del “Vespino”, il modello a scocca piccola che da oltre 50 anni si affianca al “Vespone” di grandi dimensioni.

Nate per celebrare il mito assoluto del mondo due ruote, Vespa LXV e Vespa GTV recuperano e reinterpretano gli elementi più caratteristici degli anni ‘50 e ‘60 nella loro forma e nella loro funzione

E’ il regalo che Vespa ha voluto fare ai suoi appassionati per festeggiare il suo sessantesimo compleanno: materiali raffinati e lavorazioni esclusive per un oggetto unico, un’edizione limitata prodotta in soli 999 esemplari e destinata a rimanere uno dei capisaldi nella storia di Vespa.


Nate per celebrare il mito assoluto del mondo due ruote, Vespa LXV e Vespa GTV recuperano e reinterpretano gli elementi più caratteristici degli anni ‘50 e ‘60 nella loro forma e nella loro funzione.

Il mito di Pontedera cresce nella cilindrata, indossa una veste più sportiva, ma mantiene la caratteristica maneggevolezza e guidabilità della serie GTS

Freno a disco anteriore, accurati interventi estetici, nuovi colori e il ritorno al logo Vespa "storico" per la intramontabile PX, che ha superato la straordinaria cifra di tre milioni di unità prodotte e vendute in oltre 30 anni di carriera. Rinnovata ancora nel 2011 è oggi offerta nelle cilindrate 125 e 150. Vespa PX è un "evergreen" anche grazie all'unicità del cambio a 4 marce al manubrio e alla possibilità di installare la ruota di scorta laterale.


Giovane, innovativa, tecnologicamente all’avanguardia, agile e dinamica, attenta alla salvaguardia dell’ambiente nel quale è protagonista, Vespa Primavera (nelle cilindrate 50, 125 e 150cc) è protagonista del suo tempo, ereditando tutta la freschezza e la gioia di vivere che si accompagnano alla storia di un modello rimasto mitico nell’albero genealogico di Vespa.

Raccoglie l’eredità di una tradizione di vitalità e gioventù. E' concepita come evoluzione del progetto Vespa Primavera (del quale adotta tutte le motorizzazioni) e si presenta ai ragazzi di tutte le età esaltando gli stilemi di sportività che il suo nome, leggendario per nascita, evoca. Nasce con un corpo piccolo e leggero ma comodo e protettivo, realizzato tutto in acciaio ed è caratterizzata da una linea giovanissima, segnata da un grintoso fanale rettangolare e grandi ruote da 12”, con spettacolari cerchi in lega di alluminio.
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Nasce dalla collaborazione tra Gruppo Piaggio e (RED) e si veste interamente di rosso per partecipare ai programmi di lotta all’AIDS, alla tubercolosi e alla malaria di (RED), associazione fondata nel 2006 da Bono e Bobby Shriver, che ha contribuito per centinaia di milioni USD al Global Fund per la lotta ad AIDS, Tubercolosi e Malaria in Africa. (VESPA 946) RED rappresenta il modo più elegante e ricco di stile per dimostrare sensibilità a un grande problema e rappresenta l’opportunità di aderire concretamente a una battaglia di civiltà tra le più difficili. (VESPA 946) RED è l’ultima di Vespa 946, il modello più esclusivo, votato alla perfezione estetica e tecnologica che rievoca nel nome l’anno di nascita - il 1946 - dello scooter simbolo di eleganza italiana. Allo stesso tempo artigianale e futuristica, Vespa 946 racconta il nostro passato migliore e lo rinnova nell’estetica, nella cura dei dettagli, nel rispetto per l’ambiente. (VESPA 946) RED è il nuovo capitolo di una grande storia di bellezza, di entusiasmo, impegno e sensibilità.

Tabelle portanumero, sella monoposto e dettagli sportivi. Debutta l'esclusiva Vespa Sei Giorni, una versione speciale, prodotta in edizione numerata. Realizzata sulla base tecnica della Vespa GTS e spinta dal motore 300

Commercializzata dal novembre 2018, Vespa Elettrica è un’opera d’arte contemporanea con un cuore tecnologico, destinata a cambiare il panorama della mobilità. Non è uno scooter elettrico, è Vespa Elettrica. Completamente silenziosa e facilissima da guidare, integralmente prodotta a Pontedera, rappresenta l’anima rivoluzionaria e contemporanea di un brand che ha sempre precorso i tempi, rimanendo sempre all’avanguardia, sempre fedele ai suoi valori di stile e tecnologia

Vespa GTS, il cosiddetto "Vespone" per sua scocca grande, è della gamma Vespa la più veloce, sportiva e divertente, perfetta per agli spostamenti urbani, grazie alle sue caratteristiche di maneggevolezza e alle prestazioni dei motori 4T da 125, 150 e 300cc, raffreddati a liquido, ma anche per viaggiare fuori dalle mura metropolitane, da soli o col passeggero a bordo. La nuova gamma GTS, lanciata nel 2019 e formata da Vespa GTS, GTS Super, GTS SuperSport e Touring, propone un nuovo motore 300 hpe, il più potente mai adottato da Vespa, raffinati dettagli stilistici e una dotazione di serie ricca e moderna che comprende il sistema di frenata ABS e il controllo della trazione ASR, tecnologia che costituisce una esclusiva e un primato tecnologico del Gruppo Piaggio e contribuisce a rendere Vespa GTS più sicura e piacevole da guidare in ogni condizione.

Un mix cromatico unico studiato dall’artista Sean Wotherspoon trasforma la Vespa Primavera in un generatore di emozioni e rende ogni spostamento l’occasione per ricordarsi di essere felici

Per celebrare il 75° compleanno di una vera cittadina del mondo nasce la nuova serie speciale Vespa 75th, che sarà disponibile per Vespa Primavera (nelle cilindrate 50, 125 e 150 cc) e per Vespa GTS (nelle cilindrate 125 e 300 cc) a partire da marzo e limitatamente al 2021

Nel 2025 il Vespone diventa ancora più "one": debutta infatti la versione 310 della Vespa GTS. Il cuore di questa evoluzione è il nuovo motore da 310 cc, una unità che, partendo dalla base del propulsore da 278 cc raffreddato a liquido, lo evolve profondamente, con oltre il 70% dei componenti nuovi. La corsa del monocilindrico aumenta da 63 a poco oltre 70 mm, portando così la cilindrata a 310cc e la potenza a 25 CV. Cresce anche la coppia e, grazie alla corsa più lunga, l’elasticità di marcia.
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