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Marco Melandri: pronto per una nuova vita
Alla vigilia del round di Laguna Seca, a Milano nella sede di Opinion Leader, il ravennate ha annuciato il suo ritiro dalle corse a fine stagione
A 36 anni Melandri ha deciso di dare una svolta alla sua vita, in cui le moto resteranno sempre, ma ci sarà più spazio per la sua famiglia, per Manuela e per sua figlia Martina che fra pochi giorni compirà cinque anni e... per nuove sfide.
Adesso pronto per Laguna Seca dove correrà più leggero
Una grande avventura
Una carriera che l’ha visto campione del mondo della 250 con l'Aprilia nel 2002, vicecampione della 125 nel 1999 e anche protagonista nella MotoGP dove anche lì è arrivato ad un passo dal Mondiale nel 2005 e che poi passato alle derivate lo ha visto rinascere, vincere sfiorare il titolo nel 2011 e diventare il pilota italiano più vincente (per quanto riguarda il numero delle gare) nelle SBK.
Non solo gioie, le pagine del suo libro avventuroso, perché così è stato il suo percorso sportivo, sono fatte anche di sofferenze per gli infortuni subiti, per le occasioni mancate, per quei mondiali sfumati. La sua storia sportiva è stata avvincente come poche, ha corso con moto e marche differenti e pochi possono vantare i suoi numeri. Melandri ha sorriso e sofferto. È rimasto fermo per poi tornare.
Il suo carattere schietto lo ha sempre distinto al pari della sua generosità. Melandri è un pilota che ha corso e ha emozionato, che ha fatto parlare e discutere nel bene e nel male. Il suo non è un addio, come lui stesso ha detto le moto resteranno nella sua vita, una vita di cui ora inizia a scrivere una nuova pagina. Nel futuro magari lo rivedremo al volante o a stringere i manubri di una MotoE, una sfida che lo appassiona, ma per quello c’è tempo, ora il presente di Marco è ancora in SBK dove fra pochi giorni a Laguna Seca darà il massimo. Non ci ripenserà, ma chissà che non ci regali qualche sorpresa. Ne sarebbe capace!
Mi sembra che sia passato tutto così velocemente che oggi mi viene difficile dire quali sono stati i momenti più belli della mia carriera
Ora mi sento meglio
Ho vissuto una favola
Ognuno di noi cambia, è una metamorfosi quotidiana
La più bella derapata in MotoGP l'ho fatta io
Il futuro, Martina e la MotoE
Il ritiro di Stoner è stato prematuro, Marco ha chiuso un ciclo
Marco è una persona molto intelligente ed estremamente sensibile
Una conferenza intensa e ricca di emozioni, che ha visto Melandri commuoversi quando ha preso la parola il suo manager Alberto Vergani: “Gli abbiamo dato il primo casco Nolan e ho iniziato a seguirlo come manager dal 2005 anno meraviglioso in cui fu secondo nel Mondiale MotoGP. Una fantastica esperienza ricca di difficoltà e gioie. Marco è una persona molto intelligente ed estremamente sensibile. Ci siamo sempre intesi solo guardandoci negli occhi. Oggi si festeggia l’importante e per certi versi unica carriera di un pilota che ha segnato la storia del motociclismo italiano”.
Marco Melandri ha infine ringraziato chiunque ha incontrato nel paddock e fuori dal paddock nella sua lunga carriera da pilota. Prima di appendere definitivamente il casco al chiodo manca però ancora qualche tappa e Melandri sarà lì a battersi al 100%!
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