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SBK Imola: Rea nella tana delle Rosse
Questo fine settimana le Ducati giocano in casa e con un Davies che ha fame e bisogno di vincere e un Melandri che non sarà da meno, Jonathan Rea e una Kawasaki, saldamente in testa Mondiale, riusciranno a fuggire ancora?
Da due stagioni Jonathan Rea sta monopolizzando il Mondiale SBK, ma quest'anno la sua leadership appare ancora più perentoria: non ha commesso passi falsi e chi ha aveva le possibilità di attaccarlo ha sbagliato. E, così seppure siamo ancora nella prima parte del campionato, la situazione in classifica appare delineata in modo chiaro, con il nordirlandese e la Kawasaki saldamente al comando. Perché qualcosa cambi gli altri piloti devono iniziare a… impensierirlo.
Nelle corse tutto può cambiare e ora che arriva Imola, la gara di Casa per le Ducati, Rea che qui ha vinto sei volte (è stato l'unico pilota in grado di ottenere quattro vittorie consecutive a Imola, con una doppietta nel 2014 e una nel 2015), forse troverà sul suo cammino un Chaz Davies ancora più motivato che ancora non ha dimenticato l’episodio della Superpole. Su questo tracciato poi il gallese, lo scorso anno mise a segno una splendida doppietta e un risultato qui potrebbe rilanciarlo in campionato. Voglia di riscatto anche per Marco Melandri che potrebbe coronare il sogno di vincere la prima gara con la Panigale R davanti ai suoi tifosi.
Per due Ducati da tenere d’occhio, mai sottovalutare anche l’altra Ninja di Tom Sykes, capace di contendere la vittoria fino alla fine a Rea ad Assen e che su questo circuito sei anni fa ha conquistato la sua prima pole.
Certo è che con Kawasaki e Ducati a questi livelli per gli altri è dura, anzi durissima salire sul podio. Ha mostrato segnali di crescita Xavi Fores sulla Ducati del team Barni, mentre le Yamaha si sono confermate la terza forza del Mondiale, ma vien da pensare che per Van Der Mark e Lowes gli obiettivi a inizio stagione erano altri. Così come per il team Milwaukee Aprilia che con Laverty che sull’Aprilia aveva accarezzato già il mondiale, sperava di essere molto più avanti. Lorenzo Savadori dopo l’incidente in Thailandia che l’ha costretto a dare forfait ad Aragon ad Assen è apparso più incisivo, ma anche lui nei test aveva sognato un avvio di stagione diverso.
Sul fronte BMW, Torres con la S1000RR del team Althea ha mostrato di essere veloce, ma ancora lontano dal podio. Per la Honda la stagione della neonata CBR1000RR è apparsa più in salita del previsto e Hayden e Bradl faticano. Sempre da premiare gli sforzi della “vecchia” MV Agusta, che con Camier riesce sempre a stare nella top ten.
Riflettori puntati anche su Pirelli che in occasione del round italiano sfodererà un nuovo pneumatico da Superpole, per ora provato dai piloti solo nei test ufficiali di Motorland Aragón, e una nuova soluzione posteriore di sviluppo in mescola morbida, anch’essa mai utilizzati se non durante i test di inizio aprile sul circuito spagnolo.
Nelle corse tutto può cambiare e ora che arriva Imola, la gara di Casa per le Ducati, Rea che qui ha vinto sei volte (è stato l'unico pilota in grado di ottenere quattro vittorie consecutive a Imola, con una doppietta nel 2014 e una nel 2015), forse troverà sul suo cammino un Chaz Davies ancora più motivato che ancora non ha dimenticato l’episodio della Superpole. Su questo tracciato poi il gallese, lo scorso anno mise a segno una splendida doppietta e un risultato qui potrebbe rilanciarlo in campionato. Voglia di riscatto anche per Marco Melandri che potrebbe coronare il sogno di vincere la prima gara con la Panigale R davanti ai suoi tifosi.
Per due Ducati da tenere d’occhio, mai sottovalutare anche l’altra Ninja di Tom Sykes, capace di contendere la vittoria fino alla fine a Rea ad Assen e che su questo circuito sei anni fa ha conquistato la sua prima pole.
Certo è che con Kawasaki e Ducati a questi livelli per gli altri è dura, anzi durissima salire sul podio. Ha mostrato segnali di crescita Xavi Fores sulla Ducati del team Barni, mentre le Yamaha si sono confermate la terza forza del Mondiale, ma vien da pensare che per Van Der Mark e Lowes gli obiettivi a inizio stagione erano altri. Così come per il team Milwaukee Aprilia che con Laverty che sull’Aprilia aveva accarezzato già il mondiale, sperava di essere molto più avanti. Lorenzo Savadori dopo l’incidente in Thailandia che l’ha costretto a dare forfait ad Aragon ad Assen è apparso più incisivo, ma anche lui nei test aveva sognato un avvio di stagione diverso.
Sul fronte BMW, Torres con la S1000RR del team Althea ha mostrato di essere veloce, ma ancora lontano dal podio. Per la Honda la stagione della neonata CBR1000RR è apparsa più in salita del previsto e Hayden e Bradl faticano. Sempre da premiare gli sforzi della “vecchia” MV Agusta, che con Camier riesce sempre a stare nella top ten.
Riflettori puntati anche su Pirelli che in occasione del round italiano sfodererà un nuovo pneumatico da Superpole, per ora provato dai piloti solo nei test ufficiali di Motorland Aragón, e una nuova soluzione posteriore di sviluppo in mescola morbida, anch’essa mai utilizzati se non durante i test di inizio aprile sul circuito spagnolo.