SBK Aragon Gara 1: Biaggi allunga!

Il romano stacca la vittoria nr. 20 nel ranking mondiale giocando di fioretto con Melandri sino alla fine. Terzo Checa dopo il botto innescato da Badovini che ha centrato Sykes. Bella rimonta di Fabrizio, sesto.

Aragon - Di sicuro con questa Superbike non ci si annoia! Da Venerdì mattina i piloti hanno trovato delle condizioni meteo in continua evoluzione passando da temperature folli ad altre via via sempre più fresche. Sotto un cielo nuvoloso che non promette niente di buono (ma le previsioni escludono pericolo pioggia) e 31° sull'asfalto è partita la prima manche da Aragon.
Alla prima staccata filotto con numerosi piloti tra cui Rea e Smrz che ha dovuto essere controllato al medical center. Tenendo fede al suo ruolo Tom Sykes è partito davanti ma Laverty e Biaggi hanno messo poco tempo a sbarazzarsi di lui andando a comandare il gruppo. Nei top anche Melandri ed un ottimo Giugliano che ha poi lasciato spazio a Checa. Al terzo passaggio Max ha rotto gli indugi stampando il nuovo record della pista: 1'58'833.

Mentre il romano ha ulteriormente abbassato il top lap salutando la compagnia, dietro abbiamo visto il serrato duello di Melandri, unico a poter tenere testa al penta campione di casa Aprilia, e Laverty con Sykes a fare da terzo incomodo. Nel sesto passaggio è stato il turno del ravennate per il giro record e questa performance lo ha riportato sotto al leader tricolore. Dietro le cose sono rimaste roventi con un ottimo Badovini protagonista di un bel confronto con Chaz Davies. Così come la passata stagione, Max e Marco si sono ritrovati insieme a giocarsi una vittoria importantissima in ottica campionato. Stesse gomma posteriore (SC1 R302 – media sot) i due alfieri nostrani hanno optato per una scelta diversa sull'anteriore con la BMW equipaggiata con la medio dura contro la soffice dell'Aprilia. Nel dodicesimo passaggio la bianca carena nr. 33 è passata a comandare sfruttando al meglio un largo di Biaggi.
Dietro le cose sono rimaste più o meno le stesse con un encomio in più però per Michel Fabrizio, autore di una vibrante rimonta che lo ha portato in ottava posizione. Sia al vertice della classifica, cambiata più volte, sia dietro, con gli stessi attori protagonisti, siamo arrivati alle fasi finali con i piloti a preparare le loro strategie. Max è rimasto dietro sino alla fine forte di una migliore accelerazione in uscita dalle curve, Marco ha rischiato l'impossibile in staccata, un final lap..da coronarie forti!Patatrac per Sykes e Badovini nel giro finale con quest'ultimo che scivolando nel curvone in discesa ha travolto l'incolpevole inglese.

Biaggi ha allungato quel tanto per chiudere con la ventesima vittoria in carriera portando a 60 lunghezze il vantaggio in classifica su Melandri. Con l'esclusione dei caduti, Checa ha monetizzato un terzo posto pesantissimo, viste le premesse della vigilia mentre la festa Aprilia è stata completata da Davies quarto e Laverty quinto. Sesto Fabrizio davanti ad Haslam e Giugliano (che ha scelto a differenza di Carlito la posteriore più dura). A punti anche Canepa, undicesimo e Zanetti, tredicesimo.

1. Biaggi (Aprilia) in 39'51.188 alla media di 160.911 km/h;
2. Melandri (BMW) 0.278;
3. Checa (Ducati) 9.462;
4. Davies (Aprilia) 10.827;
5. Laverty (Aprilia) 15.708;
6. Fabrizio (BMW) 27.597;
7. Haslam (BMW) 29.032;
8. Giugliano (Ducati) 39.374;
9. Camier (Suzuki) 40.887;
10. Berger (Ducati) 41.440;
11. Canepa (Ducati) 42.056;
12. Guintoli (Ducati) 42.369;
13. Zanetti (Ducati) 42.669;
14. Aoyama (Honda) 48.010;
15. Hopkins (Suzuki) 49.752;
16. Rea (Honda) 54.590;
17. Brignola (BMW) 1'59.651;