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Imola saluta Biaggi campione del mondo
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Un Checa formidabile vince le due gare al "Ferrari", ma il GP sancisce la prima affermazione di un italiano nel mondiale SBK. Haslam costretto al ritiro dalla rottura del motore in Gara-2
Imola – Due capolavori di Carlos Checa, pilota non più giovanissimo ma ancora carico di grinta e di talento, ben assistito da una Ducati che smentisce un'ipotetica inferiorità nei confronti dei quattro cilindri, almeno su questa pista. Le righe di apertura di questo commento finale spettano a lui, che oggi è andato più forte di ogni altro pilota e che anche nelle prove era stato protagonista.
Ma Imola è esplosa quando Biaggi, col ritiro di Haslam in Gara-2, ha messo al sicuro il primo titolo mondiale incassato da un pilota italiano. Biaggi ha condotto una prima gara in cui ha evidenziato qualche incertezza e molto nervosismo, e di conseguenza non ha certamente brillato con l'undicesimo posto. In gara-2, grazie anche ad una eccellente partenza, si è rifatto: è stato combattivo, è andato molto forte senza commettere errori, ha controllato Haslam e solo quando l'inglese si è dovuto arrendere ha rallentato il ritmo, ben consapevole che un titolo mondiale vale ben più di un terzo posto difficile in una corsa.
Max Biaggi e l'Aprilia campioni del mondo Superbike. Dopo l'arivo di Gara-2 è successo di tutto: invasione di pista, sventolio di bandiere, il cartellone "orgoglio romano" ben in vista, il vascello del corsaro allestito per celebrare l'ultimo abbordaggio riuscito a Max. Il pubblico è impazzito e le due splendide gare sono passate in secondo piano.
Le cronache che seguono ve le raccontano, e dicono della bella prova di Haga, del grande azzardo di Haslam, che ha fatto tutto il possibile per vincere in Gara-1 e della sua sfortuna in Gara-2. Il ritiro dell'inglese per rottura del motore non ci voleva proprio, e sportivamente lo hanno ammesso tutti, probabilmente anche i tifosi di Biaggi.
Prima di chiudere mi preme porre in risalto la prima prova d'orgoglio della Kawasaki e del suo pilota, Tom Sykes, in questo campionato 2010. La 4 cilindri di Akashi è stata all'altezza delle più forti avversarie, il che significa che Imola è un circuito gradito, ma anche che la moto e il team hanno fatto progressi molto significativi. Considerando che la moto è ancora quella vecchia "stradale elaborata" e non la nuova "da corsa stradalizzata" che vedremo in pista nel 2011, c'è supporre che l'anno prossimo le verdone saranno fin dall'inizio in lotta per la vittoria.
Grigia, quasi nera invece la prova delle BMW, che dopo l'impennata di prestazioni a centro campionato, sembrano piombate nuovamente nell'anonimato. Urgono provvedimenti...
Le cronache che seguono ve le raccontano, e dicono della bella prova di Haga, del grande azzardo di Haslam, che ha fatto tutto il possibile per vincere in Gara-1 e della sua sfortuna in Gara-2. Il ritiro dell'inglese per rottura del motore non ci voleva proprio, e sportivamente lo hanno ammesso tutti, probabilmente anche i tifosi di Biaggi.
Prima di chiudere mi preme porre in risalto la prima prova d'orgoglio della Kawasaki e del suo pilota, Tom Sykes, in questo campionato 2010. La 4 cilindri di Akashi è stata all'altezza delle più forti avversarie, il che significa che Imola è un circuito gradito, ma anche che la moto e il team hanno fatto progressi molto significativi. Considerando che la moto è ancora quella vecchia "stradale elaborata" e non la nuova "da corsa stradalizzata" che vedremo in pista nel 2011, c'è supporre che l'anno prossimo le verdone saranno fin dall'inizio in lotta per la vittoria.
Grigia, quasi nera invece la prova delle BMW, che dopo l'impennata di prestazioni a centro campionato, sembrano piombate nuovamente nell'anonimato. Urgono provvedimenti...
SBK Gara-1: grande impresa di Checa
Imola – Scatto felino di Sykes che piomba in testa sulla prima curva trascinandosi in scia Haslam, Smrz, Corser, Scassa, Lanzi, Biaggi e Checa. Sykes, carico a palla, riesce a chiudere il primo giro al comando – e questo è già un paragrafo di storia – anzi guadagna metri su metri ad Haslam. Al secondo passaggio il leader della Kawasaki ha sei decimi sul pilota della Suzuki; Smrz è terzo a 1", quarto è Lanzi, autore del giro più veloce, quinto Corser, che il giro dopo fa un dritto e rientra al diciannovesimo posto. Un dritto anche per Biaggi, che, in lotta con Xaus, arretra fino al 14°.
Intanto in testa il miracolo Kawasaki continua, ma Haslam tiene bene la seconda posizione difendendosi dagli attacchi di Lanzi fin quando anche lui arriva lunghissimo in ingresso di curva e l'italiano lo infila con la Ducati DFX agganciando la ruota di Sykes.
All'ottavo giro la corsa vede Sykes al comando con Lanzi che gli fa da ombra. Terzo è Checa a 2" che ha passato Haslam, quinto Smrz a 3"2. In conclusione dello stesso giro, nella "esse" che immette sul rettilineo d'arrivo, Lanzi scavalca stupendamente Sykes e passa a condurre. Il romagnolo ha ancora del margine nel polso destro e lo dimostra allontanandosi dal gruppetto degli inseguitori; in due giri il suo vantaggio su Sykes sale a 8 decimi e a sostituire l'inglese alle spalle del leader si pone Checa. Sykes a questo punto ha decisamente perso il ritmo e fa da tappo ad Haslam, che però al dodicesimo giro lo scavalca tornando terzo.
I primi tre a questo punto sono sgranati, ma girano con gli stessi tempi, mentre Sykes arretra e Smrz cede il quinto posto e scende al settimo, superato nell'ordine da Crutchlow e Haga. Biaggi intanto è risalito in undicesima posizione.
Al quindicesimo passaggio il terzetto di testa si è ricomposto; Lanzi guida con 2 decimi su Checa e 5 su Haslam; al Tamburello Checa attacca Lanzi e lo passa e altrettanto fa Haga su Sykes, strappandogli il quarto posto. Tre Ducati nelle prime quattro posizioni...
La corsa si fa molto avvincente perché si prospetta una volata a tre per la vittoria; a quattro giri dalla fine Haslam supera Lanzi e si getta alla caccia di Checa, che ha guadagnato qualche lunghezza di vantaggio. In breve l'inglese è nuovamente a ruota del leader, anche se la sua Suzuki si "balla" in maniera preoccupante. Checa dal canto suo guida sfruttando ogni millimetro di traiettoria fino al bordo estremo della pista, e certamente non sarà impresa facile per Haslam batterlo.
Inizia l'ultimo giro coi due affiancati in staccata, ma la curva favorisce lo spagnolo che tiene il comando. Tamburello, Tosa, Piratella, Acque, Variante Alta... Checa resiste, ma è chiaro che Haslam non mollerà. Arriva la discesa della Rivazza: Checa sta al centro in staccata e Haslam gli si fionda all'interno, velocissimo. Sembra che l'inglese possa uscire primo, ma non ce la fa: raddrizza la traiettoria ed esce sulla ghiaia dello spazio di fuga, mentre Checa si invola verso il traguardo seguito da Lanzi, Haga e Smrz. Per Haslam un quinto posto che gli consente ancora un discreto recupero su Biaggi, undicesimo all'arrivo.
Tre Ducati ai primi tre posti, poi un'Aprilia: Imola per ora non porta bene ai Giapponesi.
Intanto in testa il miracolo Kawasaki continua, ma Haslam tiene bene la seconda posizione difendendosi dagli attacchi di Lanzi fin quando anche lui arriva lunghissimo in ingresso di curva e l'italiano lo infila con la Ducati DFX agganciando la ruota di Sykes.
All'ottavo giro la corsa vede Sykes al comando con Lanzi che gli fa da ombra. Terzo è Checa a 2" che ha passato Haslam, quinto Smrz a 3"2. In conclusione dello stesso giro, nella "esse" che immette sul rettilineo d'arrivo, Lanzi scavalca stupendamente Sykes e passa a condurre. Il romagnolo ha ancora del margine nel polso destro e lo dimostra allontanandosi dal gruppetto degli inseguitori; in due giri il suo vantaggio su Sykes sale a 8 decimi e a sostituire l'inglese alle spalle del leader si pone Checa. Sykes a questo punto ha decisamente perso il ritmo e fa da tappo ad Haslam, che però al dodicesimo giro lo scavalca tornando terzo.
I primi tre a questo punto sono sgranati, ma girano con gli stessi tempi, mentre Sykes arretra e Smrz cede il quinto posto e scende al settimo, superato nell'ordine da Crutchlow e Haga. Biaggi intanto è risalito in undicesima posizione.
Al quindicesimo passaggio il terzetto di testa si è ricomposto; Lanzi guida con 2 decimi su Checa e 5 su Haslam; al Tamburello Checa attacca Lanzi e lo passa e altrettanto fa Haga su Sykes, strappandogli il quarto posto. Tre Ducati nelle prime quattro posizioni...
La corsa si fa molto avvincente perché si prospetta una volata a tre per la vittoria; a quattro giri dalla fine Haslam supera Lanzi e si getta alla caccia di Checa, che ha guadagnato qualche lunghezza di vantaggio. In breve l'inglese è nuovamente a ruota del leader, anche se la sua Suzuki si "balla" in maniera preoccupante. Checa dal canto suo guida sfruttando ogni millimetro di traiettoria fino al bordo estremo della pista, e certamente non sarà impresa facile per Haslam batterlo.
Inizia l'ultimo giro coi due affiancati in staccata, ma la curva favorisce lo spagnolo che tiene il comando. Tamburello, Tosa, Piratella, Acque, Variante Alta... Checa resiste, ma è chiaro che Haslam non mollerà. Arriva la discesa della Rivazza: Checa sta al centro in staccata e Haslam gli si fionda all'interno, velocissimo. Sembra che l'inglese possa uscire primo, ma non ce la fa: raddrizza la traiettoria ed esce sulla ghiaia dello spazio di fuga, mentre Checa si invola verso il traguardo seguito da Lanzi, Haga e Smrz. Per Haslam un quinto posto che gli consente ancora un discreto recupero su Biaggi, undicesimo all'arrivo.
Tre Ducati ai primi tre posti, poi un'Aprilia: Imola per ora non porta bene ai Giapponesi.
SBK Gara-1: classifica
1
C. Checa
ESP
Ducati 1098R
2 L. Lanzi ITA Ducati 1098R 1.171
3 N. Haga JPN Ducati 1098R 1.472
4 J. Smrz CZE Aprilia RSV4 Factory 6.691
5 L. Haslam GBR Suzuki GSX-R1000 9.584
6 T. Sykes GBR Kawasaki ZX 10R 10.979
7 M. Fabrizio ITA Ducati 1098R 15.023
8 S. Byrne GBR Ducati 1098R 15.913
9 S. Guintoli FRA Suzuki GSX-R1000 17.025
10 C. Crutchlow GBR Yamaha YZF R1 20.795
11 M. Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory 21.243
12 R. Xaus ESP BMW S1000 RR 25.860
13 L. Scassa ITA Ducati 1098R 31.551
14 M. Neukirchner GER Honda CBR1000RR 31.689
15 T. Corser AUS BMW S1000 RR 44.349
16 F. Sandi ITA Aprilia RSV4 1000 F. 58.693
17 I. Lowry GBR Kawasaki ZX 10R 1'10.388
18 M. Baiocco ITA Kawasaki ZX 10R 1'13.648
19 F. Lai ITA Honda CBR1000RR 1'15.939
2 L. Lanzi ITA Ducati 1098R 1.171
3 N. Haga JPN Ducati 1098R 1.472
4 J. Smrz CZE Aprilia RSV4 Factory 6.691
5 L. Haslam GBR Suzuki GSX-R1000 9.584
6 T. Sykes GBR Kawasaki ZX 10R 10.979
7 M. Fabrizio ITA Ducati 1098R 15.023
8 S. Byrne GBR Ducati 1098R 15.913
9 S. Guintoli FRA Suzuki GSX-R1000 17.025
10 C. Crutchlow GBR Yamaha YZF R1 20.795
11 M. Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory 21.243
12 R. Xaus ESP BMW S1000 RR 25.860
13 L. Scassa ITA Ducati 1098R 31.551
14 M. Neukirchner GER Honda CBR1000RR 31.689
15 T. Corser AUS BMW S1000 RR 44.349
16 F. Sandi ITA Aprilia RSV4 1000 F. 58.693
17 I. Lowry GBR Kawasaki ZX 10R 1'10.388
18 M. Baiocco ITA Kawasaki ZX 10R 1'13.648
19 F. Lai ITA Honda CBR1000RR 1'15.939
SBK Gara-2: Checa raddoppia, Max iridato
Imola – Un'altra splendida partenza di Sykes, ma questa volta parte bene anche Biaggi che si accoda ad Haslam marcandolo in terza posizione per poche curve, finché sopraggiunge Lanzi che lo fa retrocedere al quarto posto. Arriva il rettilineo e Biaggi torna davanti a Lanzi, che deve cedere anche a Corser, poi anche a Checa.
Al termine del secondo giro ci sono 5 piloti in 1": Sykes, Haslam, Biaggi, Checa e Corser. Checa è il più aggressivo del gruppo e non tarda a sopravanzare anche Biaggi, portandosi al terzo posto a ruota di Haslam e a mezzo secondo da Sykes. Al quarto giro, Checa è secondo e Haslam sente addosso la pressione di Biaggi, un giro ancora e attacca Sykes, i due si stringono a vicenda, curvano affiancati, ma alla fine lo spagnolo ha la meglio e in poche curve guadagna diverse lunghezze.
Intanto, da dietro Fabrizio e Lanzi sono arrivati a ruota di Biaggi e si avvicinano anche Corser e Haga. L'unico tranquillo a questo punto sembra essere il leader della corsa, il bravissimo Carlos Checa, (ma quanto l'ha fatto ringiovanire il campione spagnolo la Superbike?!) che continuando del suo passo ha messo oltre 1" fra sé e gli inseguitori.
Al settimo giro Haslam incappa in un erroraccio alla penultima curva e deve lasciar passare Biaggi, Fabrizio e Haga. Poi anche Biaggi drizza la ultima "esse" , ma mantiene il terzo posto dietro a Sykes. Alle spalle di Checa la battaglia è veramente durissima: Biaggi è attaccato da più parti, ma si difende con le unghie e coi denti. Haga lo passa, ma subito Max lo rimanda indietro.
Alla fine del decimo giro la svolta mondiale: Haslam è lanciatissimo alla caccia di Biaggi, quando un nuvolone di fumo azzurro esce dagli scarichi della sua Suzuki, che ha reso l'anima. Si teme che inondi d'olio la pista e in effetti Fabrizio è costretto ad uscire nello spazio di fuga, ma fortunatamente nessuno è coinvolto e l'inglese, sfortunatissimo, porta la sua moto a fermarsi contro le protezioni e dice addio sia alla corsa, sia al titolo mondiale. Peccato, non doveva finire così...
Prosegue la marcia trionfale di Checa, che al quattordicesimo giro, quando Fabrizio si ritira per una scivolata, ha 4"3 di vantaggio su Haga, 5"1 su Fabrizio, 5"4 su Biaggi e 5"8 su Crutchlow. Seguono Lanzi, Byrne, Corser, Guintoli, Xaus e Scassa. Biaggi ha il titolo in tasca e cede la quarta posizione a Crutchlow, che subito raggiunge Sykes e lo attacca, ma l'inglese della Kawasaki guida come non lo abbiamo mai visto fare e resiste gagliardamente per quasi due giri, dopodiché Crutchlow riesce a passare e a conquistare l'ultimo gradino disponibile sul podio.
Esclusi altri colpi di scena, la corsa arriva all'epilogo sancendo la meritatissima doppietta di Carlos Checa che vince con 2"1 su Haga e 3"9 su Crutchlow. Biaggi, quinto, è campione del mondo, mentre Haslam, sconsolato, lo vede sfrecciare trionfalmente oltre il traguardo.
Al termine del secondo giro ci sono 5 piloti in 1": Sykes, Haslam, Biaggi, Checa e Corser. Checa è il più aggressivo del gruppo e non tarda a sopravanzare anche Biaggi, portandosi al terzo posto a ruota di Haslam e a mezzo secondo da Sykes. Al quarto giro, Checa è secondo e Haslam sente addosso la pressione di Biaggi, un giro ancora e attacca Sykes, i due si stringono a vicenda, curvano affiancati, ma alla fine lo spagnolo ha la meglio e in poche curve guadagna diverse lunghezze.
Intanto, da dietro Fabrizio e Lanzi sono arrivati a ruota di Biaggi e si avvicinano anche Corser e Haga. L'unico tranquillo a questo punto sembra essere il leader della corsa, il bravissimo Carlos Checa, (ma quanto l'ha fatto ringiovanire il campione spagnolo la Superbike?!) che continuando del suo passo ha messo oltre 1" fra sé e gli inseguitori.
Al settimo giro Haslam incappa in un erroraccio alla penultima curva e deve lasciar passare Biaggi, Fabrizio e Haga. Poi anche Biaggi drizza la ultima "esse" , ma mantiene il terzo posto dietro a Sykes. Alle spalle di Checa la battaglia è veramente durissima: Biaggi è attaccato da più parti, ma si difende con le unghie e coi denti. Haga lo passa, ma subito Max lo rimanda indietro.
Alla fine del decimo giro la svolta mondiale: Haslam è lanciatissimo alla caccia di Biaggi, quando un nuvolone di fumo azzurro esce dagli scarichi della sua Suzuki, che ha reso l'anima. Si teme che inondi d'olio la pista e in effetti Fabrizio è costretto ad uscire nello spazio di fuga, ma fortunatamente nessuno è coinvolto e l'inglese, sfortunatissimo, porta la sua moto a fermarsi contro le protezioni e dice addio sia alla corsa, sia al titolo mondiale. Peccato, non doveva finire così...
Prosegue la marcia trionfale di Checa, che al quattordicesimo giro, quando Fabrizio si ritira per una scivolata, ha 4"3 di vantaggio su Haga, 5"1 su Fabrizio, 5"4 su Biaggi e 5"8 su Crutchlow. Seguono Lanzi, Byrne, Corser, Guintoli, Xaus e Scassa. Biaggi ha il titolo in tasca e cede la quarta posizione a Crutchlow, che subito raggiunge Sykes e lo attacca, ma l'inglese della Kawasaki guida come non lo abbiamo mai visto fare e resiste gagliardamente per quasi due giri, dopodiché Crutchlow riesce a passare e a conquistare l'ultimo gradino disponibile sul podio.
Esclusi altri colpi di scena, la corsa arriva all'epilogo sancendo la meritatissima doppietta di Carlos Checa che vince con 2"1 su Haga e 3"9 su Crutchlow. Biaggi, quinto, è campione del mondo, mentre Haslam, sconsolato, lo vede sfrecciare trionfalmente oltre il traguardo.
SBK Gara-2: classifica
1
C. Checa
ESP
Ducati 1098R
2 N. Haga JPN Ducati 1098R 2.129
3 C. Crutchlow GBR Yamaha YZF R1 3.926
4 T. Sykes GBR Kawasaki ZX 10R 5.762
5 M. Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory 7.025
6 S. Byrne GBR Ducati 1098R 12.147
7 L. Lanzi ITA Ducati 1098R 14.212
8 S. Guintoli FRA Suzuki GSX-R1000 18.029
9 R. Xaus ESP BMW S1000 RR 18.249
10 L. Scassa ITA Ducati 1098R 19.446
11 T. Corser AUS BMW S1000 RR 23.674
12 M. Neukirchner GER Honda CBR1000RR 34.804
13 F. Sandi ITA Aprilia RSV4 1000 F. 53.540
14 F. Lai ITA Honda CBR1000RR 1'03.102
15 M. Baiocco ITA Kawasaki ZX 10R 1'07.185
16 I. Lowry GBR Kawasaki ZX 10R 1'08.926
2 N. Haga JPN Ducati 1098R 2.129
3 C. Crutchlow GBR Yamaha YZF R1 3.926
4 T. Sykes GBR Kawasaki ZX 10R 5.762
5 M. Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory 7.025
6 S. Byrne GBR Ducati 1098R 12.147
7 L. Lanzi ITA Ducati 1098R 14.212
8 S. Guintoli FRA Suzuki GSX-R1000 18.029
9 R. Xaus ESP BMW S1000 RR 18.249
10 L. Scassa ITA Ducati 1098R 19.446
11 T. Corser AUS BMW S1000 RR 23.674
12 M. Neukirchner GER Honda CBR1000RR 34.804
13 F. Sandi ITA Aprilia RSV4 1000 F. 53.540
14 F. Lai ITA Honda CBR1000RR 1'03.102
15 M. Baiocco ITA Kawasaki ZX 10R 1'07.185
16 I. Lowry GBR Kawasaki ZX 10R 1'08.926
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