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Sbk
SBK Superpole: Kaiser Neukirchner
di Luigi Rivola, foto Alex Photo
il 14/06/2008 in Sbk
Il giovane talento della Suzuki pennella un giro perfetto e velocissimo che gli permette di battere un osso duro come Bayliss e il dominatore del GP USA, Carlos Checa. Nella Supersport niente da fare contro Parkes
Nurburgring – Non parte Kagayama, caduto nelle libere. La sua posizione nella griglia di partenza sarà dunque al sedicesimo posto.
Smrz, il primo a prendere il via per una superpole che si annuncia tiratissima, stabilisce subito un tempo molto valido: 1'57"112, ma Kyionari nei primi due tratti cronometrati è già sensibilmente più veloce e solo qualche esitazione nel finale non gli consente, per pochi millesimi, di battere il ceko.
Smrz, il primo a prendere il via per una superpole che si annuncia tiratissima, stabilisce subito un tempo molto valido: 1'57"112, ma Kyionari nei primi due tratti cronometrati è già sensibilmente più veloce e solo qualche esitazione nel finale non gli consente, per pochi millesimi, di battere il ceko.
Il tempo del giapponese è 1'57"143.
Il terzo in pista è Karl Muggeridge, generoso e volitivo, che guida di forza la sua Honda rischiando parecchio. All'uscita del secondo intertempo è in testa e sotto il traguardo è il primo sotto 1'57" e, con 1'56"980 balza in testa alla Superpole.
Nieto appartiene già alla schiera dei potenziali vincitori delle gare di domani. Con la sua Suzuki gira subito più forte di Muggeridge, ma perde parecchio nella parte centrale del tracciato e chiude in grave ritardo: 1'57"491, il peggior tempo fino a questo punto.
Carlos Checa, il dominatore di Miller Park, conclude il suo giro di lancio, poi si proietta nel giro secco ed esce dal primo tratto con oltre 1" di vantaggio; guadagna ancora qualche millesimo nel secondo e taglia trionfalmente il traguardo in 1'55"888. La superpole è già sua?
Vediamo che cosa fa Laconi. Il francese ha un passo nettamente inferiore allo spagnolo della Honda e non riesce a far meglio di 1'57"301. Tocca a Lanzi, che esce dal primo tratto con 4 decimi di ritardo da Checa, che diventano sei decimi alla fine del secondo. Conclude in 1'56"574 ed è secondo. Ora un'altra Ducati, quella ufficiale di Fabrizio. Michel è veloce, riesce sempre a mantenere un lievissimo vantaggio sulla prestazione di Lanzi e gli strappa il secondo posto per poco più di un decimo, col tempo di 1'56"436.
Ancora una 1098, reca il numero 111 ed è condotta da Ruben Xaus. Lo spagnolo guida come suo solito, con grande irruenza, ma il risultato non lo premia: 1'57"053. Nessuna sorpresa da Sebastien Gimbert e dalla sua Yamaha, che girano in 1'57"514 sistemandosi in ultima posizione.
Ma adesso c'è in pista Corser, uno che di Superpole in carriera ne ha conquistate moltissime. Rimedia un brutta sbandata nella prima parte e accusa un ritardo di quattro decimi; un altro decimo abbondante lo perde nella seconda, infine il verdetto è 1'56"522, che lo colloca al terzo posto fra Fabrizio e Lanzi.
Gli occhi ora sono puntati su Haga, ed è un'attenzione che il giapponese merita, visto che risulta il più veloce nel primo intertempo, ma perde due decimi e rotti nel secondo. Chiude in 1'56"401 ed è secondo. Biaggi in prova al Nurburgring è apparso particolarmente in forma, ma la superpole lo condanna subito: 7 decimi di ritardo iniziale, diventano più di 8, infine oltre 1" sotto il traguardo. Con 1'56"918 è sesto alle spalle di Lanzi.
Neukirchner sa che qui al Nurburgring non può sfigurare, difatti non sfigura: lima oltre 4 decimi al primato di Checa nei primi due tratti e finisce il giro ampiamente primo, col tempo di 1'55"471. Solo Bayliss ormai può rovinargli la festa, ma sarà veramente dura. L'australiano della Ducati chiude il primo tratto in parità assoluta, il secondo in perdita secca di oltre quattro decimi, recupera qualcosa negli ultimi metri, ma deve accontentarsi del secondo posto col tempo di 1'55"791. Il pubblico tedesco è in estasi, ma Neukirchner riceve gli applausi di tutti: costringere uno come Bayliss alla resa è comunque una grandissima impresa, anche se si gioca in casa.
Il terzo in pista è Karl Muggeridge, generoso e volitivo, che guida di forza la sua Honda rischiando parecchio. All'uscita del secondo intertempo è in testa e sotto il traguardo è il primo sotto 1'57" e, con 1'56"980 balza in testa alla Superpole.
Nieto appartiene già alla schiera dei potenziali vincitori delle gare di domani. Con la sua Suzuki gira subito più forte di Muggeridge, ma perde parecchio nella parte centrale del tracciato e chiude in grave ritardo: 1'57"491, il peggior tempo fino a questo punto.
Carlos Checa, il dominatore di Miller Park, conclude il suo giro di lancio, poi si proietta nel giro secco ed esce dal primo tratto con oltre 1" di vantaggio; guadagna ancora qualche millesimo nel secondo e taglia trionfalmente il traguardo in 1'55"888. La superpole è già sua?
Vediamo che cosa fa Laconi. Il francese ha un passo nettamente inferiore allo spagnolo della Honda e non riesce a far meglio di 1'57"301. Tocca a Lanzi, che esce dal primo tratto con 4 decimi di ritardo da Checa, che diventano sei decimi alla fine del secondo. Conclude in 1'56"574 ed è secondo. Ora un'altra Ducati, quella ufficiale di Fabrizio. Michel è veloce, riesce sempre a mantenere un lievissimo vantaggio sulla prestazione di Lanzi e gli strappa il secondo posto per poco più di un decimo, col tempo di 1'56"436.
Ancora una 1098, reca il numero 111 ed è condotta da Ruben Xaus. Lo spagnolo guida come suo solito, con grande irruenza, ma il risultato non lo premia: 1'57"053. Nessuna sorpresa da Sebastien Gimbert e dalla sua Yamaha, che girano in 1'57"514 sistemandosi in ultima posizione.
Ma adesso c'è in pista Corser, uno che di Superpole in carriera ne ha conquistate moltissime. Rimedia un brutta sbandata nella prima parte e accusa un ritardo di quattro decimi; un altro decimo abbondante lo perde nella seconda, infine il verdetto è 1'56"522, che lo colloca al terzo posto fra Fabrizio e Lanzi.
Gli occhi ora sono puntati su Haga, ed è un'attenzione che il giapponese merita, visto che risulta il più veloce nel primo intertempo, ma perde due decimi e rotti nel secondo. Chiude in 1'56"401 ed è secondo. Biaggi in prova al Nurburgring è apparso particolarmente in forma, ma la superpole lo condanna subito: 7 decimi di ritardo iniziale, diventano più di 8, infine oltre 1" sotto il traguardo. Con 1'56"918 è sesto alle spalle di Lanzi.
Neukirchner sa che qui al Nurburgring non può sfigurare, difatti non sfigura: lima oltre 4 decimi al primato di Checa nei primi due tratti e finisce il giro ampiamente primo, col tempo di 1'55"471. Solo Bayliss ormai può rovinargli la festa, ma sarà veramente dura. L'australiano della Ducati chiude il primo tratto in parità assoluta, il secondo in perdita secca di oltre quattro decimi, recupera qualcosa negli ultimi metri, ma deve accontentarsi del secondo posto col tempo di 1'55"791. Il pubblico tedesco è in estasi, ma Neukirchner riceve gli applausi di tutti: costringere uno come Bayliss alla resa è comunque una grandissima impresa, anche se si gioca in casa.
Nurburgring – Il secondo turno di prove ufficiali è iniziato da appena sette minuti, quando il bravo Karl Muggeridge, evidentemente ben assistito dall'esperto team DFX, allunga il passo e si va a piazzare col sesto tempo davanti a Laconi. Due minuti più tardi è Haga a premere sull'acceleratore: scende a 1'57"790 e "ruba" a Checa il terzo tempo. Altri due minuti e l'affondo è di Xaus, che dall'undicesimo posto in classifica piomba come un falco al secondo, a pochi millesimi da Corser.
Che succede? Mai vista, o quasi, una partenza così arrembante per un turno di prove. La pista e il tempo sembrano nelle stesse condizioni del primo turno, però, trattandosi di un circuito in cui la Superbike torna dopo molti anni di assenza, è chiaro che – giro dopo giro – i piloti la conoscono sempre meglio e i miglioramenti sono dunque frequenti.
Sale anche Nieto, passando dal dodicesimo al settimo posto, proprio davanti a Kagayama. Le Suzuki si trovano dunque a loro agio su questa pista, ma anche le Yamaha, e lo dimostra Sebastien Gimbert, che a sorpresa spicca un tempo notevole: 1'57"730 e sale al piano nobile. Ma non c'è tregua in queste anomale qualifiche: Neukirchner e Laconi innestano la marcia giusta e sorpassano Bayliss, sistemandosi al terzo e quarto posto, ma il tedesco non è pago del risultato: aumenta ancora il ritmo e con 1'57"124 sbaraglia il campo e si piazza al primo posto, davanti a Corser e Xaus.
Nei primi dieci, quando manca mezz'ora alla fine del turno, si contano tre Suzuki, tre Yamaha, due Ducati, una Honda e una Kawasaki. Tra queste, le uniche che non hanno ancora piazzato un colpo sono la Honda Ten Kate di Carlos Checa e la Yamaha R1 di Corser, che non mancheranno di farsi sentire. Intanto cade Laconi e viene portato al centro medico per accertamenti.
In attesa della consueta zampata di Bayliss, il Team Ducati Xerox vede Fabrizio portarsi dal dodicesimo al quarto posto e anche Kagayama guadagna un paio di posizioni.
Attorno ai 20' dalla conclusione del turno i piloti sembrano volersi concedere un po' di respiro. Passano dieci minuti di calma piatta, durante i quali solo Lanzi si migliora, portandosi al quattordicesimo posto alle spalle di Biaggi. Poi è proprio il romano del Team Sterilgarda a riaprire i confronti limando quattro decimi in un sol colpo e passando così dal tredicesimo al quinto posto. E' un segnale per tutti: Haga sale al quarto posto, poi, nonostante la sua condizione di post-operato, crtamente non ideale per rendere al massimo, accelera ancora e attacca decisamente il primato assoluto. E' primo al termine del primo tratto cronometrato, è ancora primo all'uscita dal secondo, ma perde qualcosa nell'ultimo, piazzandosi secondo a 28 millesimi da Neukirchner.
Mancano solo 5' alla fine e c'è l'attacco di Kagayama, che però avanza solo di una posizione, piazzandosi nono. Ma ora è il turno di Bayliss, che si migliora nel primo tratto, è in testa nel secondo, demolisce il muro di 1'57" e passa in pole con 1'56"922. L'australiano con un solo giro spinto è passato a condurre e ci ha preso gusto: apre un altro po' il gas, migliora di mezzo secondo il suo tempo nel primo tratto, a dimostrazione di un margine quasi incredibile, e chiude il giro in 1'56"598. Da paura!
Anche Biaggi cresce e passa al terzo posto, Lanzi conquista il nono e Checa tenta in extremis un affondo che non gli riesce e deve arrendersi alla bandiera a scacchi.
Il turno si conclude quindi con Bayliss solo al comando, con oltre mezzo secondo su Neukirchner che precede Biaggi, Haga, Corser, Gimbert, Xaus, Fabrizio, Lanzi, Laconi, Kagayama, Checa e Nieto. Lavilla è il primo degli esclusi dalla Superpole, che ha altri assenti di lusso in Sofuoglu, Tamada e Rolfo.
Sale anche Nieto, passando dal dodicesimo al settimo posto, proprio davanti a Kagayama. Le Suzuki si trovano dunque a loro agio su questa pista, ma anche le Yamaha, e lo dimostra Sebastien Gimbert, che a sorpresa spicca un tempo notevole: 1'57"730 e sale al piano nobile. Ma non c'è tregua in queste anomale qualifiche: Neukirchner e Laconi innestano la marcia giusta e sorpassano Bayliss, sistemandosi al terzo e quarto posto, ma il tedesco non è pago del risultato: aumenta ancora il ritmo e con 1'57"124 sbaraglia il campo e si piazza al primo posto, davanti a Corser e Xaus.
Nei primi dieci, quando manca mezz'ora alla fine del turno, si contano tre Suzuki, tre Yamaha, due Ducati, una Honda e una Kawasaki. Tra queste, le uniche che non hanno ancora piazzato un colpo sono la Honda Ten Kate di Carlos Checa e la Yamaha R1 di Corser, che non mancheranno di farsi sentire. Intanto cade Laconi e viene portato al centro medico per accertamenti.
In attesa della consueta zampata di Bayliss, il Team Ducati Xerox vede Fabrizio portarsi dal dodicesimo al quarto posto e anche Kagayama guadagna un paio di posizioni.
Attorno ai 20' dalla conclusione del turno i piloti sembrano volersi concedere un po' di respiro. Passano dieci minuti di calma piatta, durante i quali solo Lanzi si migliora, portandosi al quattordicesimo posto alle spalle di Biaggi. Poi è proprio il romano del Team Sterilgarda a riaprire i confronti limando quattro decimi in un sol colpo e passando così dal tredicesimo al quinto posto. E' un segnale per tutti: Haga sale al quarto posto, poi, nonostante la sua condizione di post-operato, crtamente non ideale per rendere al massimo, accelera ancora e attacca decisamente il primato assoluto. E' primo al termine del primo tratto cronometrato, è ancora primo all'uscita dal secondo, ma perde qualcosa nell'ultimo, piazzandosi secondo a 28 millesimi da Neukirchner.
Mancano solo 5' alla fine e c'è l'attacco di Kagayama, che però avanza solo di una posizione, piazzandosi nono. Ma ora è il turno di Bayliss, che si migliora nel primo tratto, è in testa nel secondo, demolisce il muro di 1'57" e passa in pole con 1'56"922. L'australiano con un solo giro spinto è passato a condurre e ci ha preso gusto: apre un altro po' il gas, migliora di mezzo secondo il suo tempo nel primo tratto, a dimostrazione di un margine quasi incredibile, e chiude il giro in 1'56"598. Da paura!
Anche Biaggi cresce e passa al terzo posto, Lanzi conquista il nono e Checa tenta in extremis un affondo che non gli riesce e deve arrendersi alla bandiera a scacchi.
Il turno si conclude quindi con Bayliss solo al comando, con oltre mezzo secondo su Neukirchner che precede Biaggi, Haga, Corser, Gimbert, Xaus, Fabrizio, Lanzi, Laconi, Kagayama, Checa e Nieto. Lavilla è il primo degli esclusi dalla Superpole, che ha altri assenti di lusso in Sofuoglu, Tamada e Rolfo.
1
M.
Neukirchner
Suzuki
GSX-R1000
1'55.471
2 T. Bayliss Ducati 1098 F08 1'55.791
3 C. Checa Honda CBR1000RR 1'55.888
4 N. Haga Yamaha YZF-R1 1'56.401
5 M. Fabrizio Ducati 1098 F08 1'56.436
6 T. Corser Yamaha YZF-R1 1'56.522
7 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 1'56.574
8 M. Biaggi Ducati 1098 RS 08 1'56.918
9 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 1'56.980
10 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 1'57.053
11 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 1'57.112
12 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 1'57.143
13 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 1'57.301
14 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 1'57.491
15 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 1'57.514
16 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 1'57.714
17 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'58.180
18 G. Lavilla Honda CBR1000RR 1'58.322
19 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 1'58.512
20 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 1'58.542
21 M. Tamada Kawasaki ZX-10R 1'58.568
22 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 1'58.654
23 R. Holland Honda CBR1000RR 1'59.427
24 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'59.488
25 R. Rolfo Honda CBR1000RR 1'59.690
26 V. Iannuzzo Kawasaki ZX-10R 1'59.789
27 J. Pridmore Honda CBR1000RR 2'00.465
28 L. Napoleone Yamaha YZF-R1 2'01.062
2 T. Bayliss Ducati 1098 F08 1'55.791
3 C. Checa Honda CBR1000RR 1'55.888
4 N. Haga Yamaha YZF-R1 1'56.401
5 M. Fabrizio Ducati 1098 F08 1'56.436
6 T. Corser Yamaha YZF-R1 1'56.522
7 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 1'56.574
8 M. Biaggi Ducati 1098 RS 08 1'56.918
9 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 1'56.980
10 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 1'57.053
11 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 1'57.112
12 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 1'57.143
13 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 1'57.301
14 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 1'57.491
15 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 1'57.514
16 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 1'57.714
17 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'58.180
18 G. Lavilla Honda CBR1000RR 1'58.322
19 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 1'58.512
20 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 1'58.542
21 M. Tamada Kawasaki ZX-10R 1'58.568
22 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 1'58.654
23 R. Holland Honda CBR1000RR 1'59.427
24 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'59.488
25 R. Rolfo Honda CBR1000RR 1'59.690
26 V. Iannuzzo Kawasaki ZX-10R 1'59.789
27 J. Pridmore Honda CBR1000RR 2'00.465
28 L. Napoleone Yamaha YZF-R1 2'01.062
1
T.
Bayliss
Ducati
1098
F08
1'56.598
2 M. Neukirchner Suzuki GSX-R1000 1'57.124
3 M. Biaggi Ducati 1098 RS 08 1'57.185
4 N. Haga Yamaha YZF-R1 1'57.252
5 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 1'57.287
6 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 1'57.312
7 T. Corser Yamaha YZF-R1 1'57.463
8 M. Fabrizio Ducati 1098 F08 1'57.579
9 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 1'57.597
10 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 1'57.660
11 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 1'57.714
12 C. Checa Honda CBR1000RR 1'57.717
13 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 1'57.921
14 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 1'57.973
15 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 1'58.024
16 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 1'58.034
17 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'58.180
18 G. Lavilla Honda CBR1000RR 1'58.421
19 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 1'58.512
20 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 1'58.542
21 M. Tamada Kawasaki ZX-10R 1'58.591
22 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 1'58.654
23 R. Holland Honda CBR1000RR 1'59.427
24 V. Iannuzzo Kawasaki ZX-10R 1'59.789
25 R. Rolfo Honda CBR1000RR 1'59.812
26 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'59.918
27 J. Pridmore Honda CBR1000RR 2'00.465
28 L. Napoleone Yamaha YZF-R1 2'01.062
2 M. Neukirchner Suzuki GSX-R1000 1'57.124
3 M. Biaggi Ducati 1098 RS 08 1'57.185
4 N. Haga Yamaha YZF-R1 1'57.252
5 S. Gimbert Yamaha YZF-R1 1'57.287
6 R. Xaus Ducati 1098 RS 08 1'57.312
7 T. Corser Yamaha YZF-R1 1'57.463
8 M. Fabrizio Ducati 1098 F08 1'57.579
9 L. Lanzi Ducati 1098 RS 08 1'57.597
10 R. Laconi Kawasaki ZX-10R 1'57.660
11 Y. Kagayama Suzuki GSX-R1000 1'57.714
12 C. Checa Honda CBR1000RR 1'57.717
13 F. Nieto Suzuki GSX-R1000 1'57.921
14 K. Muggeridge Honda CBR1000RR 1'57.973
15 R. Kiyonari Honda CBR1000RR 1'58.024
16 J. Smrz Ducati 1098 RS 08 1'58.034
17 D. Checa Yamaha YZF-R1 1'58.180
18 G. Lavilla Honda CBR1000RR 1'58.421
19 S. Nakatomi Yamaha YZF-R1 1'58.512
20 K. Sofuoglu Honda CBR1000RR 1'58.542
21 M. Tamada Kawasaki ZX-10R 1'58.591
22 A. Badovini Kawasaki ZX-10R 1'58.654
23 R. Holland Honda CBR1000RR 1'59.427
24 V. Iannuzzo Kawasaki ZX-10R 1'59.789
25 R. Rolfo Honda CBR1000RR 1'59.812
26 S. Aoyama Honda CBR1000RR 1'59.918
27 J. Pridmore Honda CBR1000RR 2'00.465
28 L. Napoleone Yamaha YZF-R1 2'01.062
Nurburgring – Anche i piloti della Supersport, come quelli della Superbike, scendono in pista con una gran voglia di migliorare i tempi di ieri. Tra l'altro, rispetto alla mattinata, il tempo è nettamente peggiorato: si è fatto piuttosto freddo e minaccia temporale, così tutti cercano di salvare il risultato buono il prima possibile.
Il primo a proiettarsi in avanti è il tedesco Arne Tode, che guadagna un pacco di posizioni in un solo giro portandosi al quinto posto. Subito dopo è Craig Jones ad attaccare ed è premiato col terzo posto alle spalle di Parkes e Pitt. L'inglese accelera ancora e all'uscita del primo tratto cronometrato ha il miglior tempo, ma Parkes reagisce nella stessa tornata e la situazione rimane immutata, con l'australiano della Yamaha sempre al vertice della classifica col tempo di 2'00"743. Avanza prepotentemente anche Brookes, che sale al sesto posto, ma finalmente si vede in azione anche Nannelli, che con un primo balzo raggiunge il tredicesimo posto, appena dietro a Roccoli.
Cade Foret, senza conseguenze, e Pitt scende al quarto posto, superato da Jones e Tode. Pitt reagisce e riesce a riconquistare una posizione ai danni di Tode.
Mancano 20' alla conclusione quando Parkes ingrana la marcia più veloce e batte se stesso aumentando il margine di vantaggio sugli avversari. Il suo nuovo limite è 2'00"634, poco meno di due decimi più rapido di Jones che lo segue al secondo posto.
Quando restano solo dieci minuti, Jones getta l'ultima zavorra e sorprende il leader della classifica girando in 2'00"473, ma Parkes oggi è in grado di ribattere colpo su colpo, e nel volgere di una sola tornata è nuovamente in pole con 2'00"338. Le ultime battute vedono Tode incappare in una caduta senza conseguenze e Brookes salire al terzo posto ai danni di Pitt. Come nel primo turno di prove, deludentissimo il bilancio degli Italiani: Nannelli, il meglio piazzato, è sedicesimo seguito da Clementi e Vizziello, la cui performance è forse la più positiva avendo dovuto rinunciare alla Honda Althea per il ritorno in sella di Tommy Hill, subito ottavo. Roccoli, che nel primo turno era stato il migliore dei nostri, nel secondo arretra al ventunesimo posto.
Il primo a proiettarsi in avanti è il tedesco Arne Tode, che guadagna un pacco di posizioni in un solo giro portandosi al quinto posto. Subito dopo è Craig Jones ad attaccare ed è premiato col terzo posto alle spalle di Parkes e Pitt. L'inglese accelera ancora e all'uscita del primo tratto cronometrato ha il miglior tempo, ma Parkes reagisce nella stessa tornata e la situazione rimane immutata, con l'australiano della Yamaha sempre al vertice della classifica col tempo di 2'00"743. Avanza prepotentemente anche Brookes, che sale al sesto posto, ma finalmente si vede in azione anche Nannelli, che con un primo balzo raggiunge il tredicesimo posto, appena dietro a Roccoli.
Cade Foret, senza conseguenze, e Pitt scende al quarto posto, superato da Jones e Tode. Pitt reagisce e riesce a riconquistare una posizione ai danni di Tode.
Mancano 20' alla conclusione quando Parkes ingrana la marcia più veloce e batte se stesso aumentando il margine di vantaggio sugli avversari. Il suo nuovo limite è 2'00"634, poco meno di due decimi più rapido di Jones che lo segue al secondo posto.
Quando restano solo dieci minuti, Jones getta l'ultima zavorra e sorprende il leader della classifica girando in 2'00"473, ma Parkes oggi è in grado di ribattere colpo su colpo, e nel volgere di una sola tornata è nuovamente in pole con 2'00"338. Le ultime battute vedono Tode incappare in una caduta senza conseguenze e Brookes salire al terzo posto ai danni di Pitt. Come nel primo turno di prove, deludentissimo il bilancio degli Italiani: Nannelli, il meglio piazzato, è sedicesimo seguito da Clementi e Vizziello, la cui performance è forse la più positiva avendo dovuto rinunciare alla Honda Althea per il ritorno in sella di Tommy Hill, subito ottavo. Roccoli, che nel primo turno era stato il migliore dei nostri, nel secondo arretra al ventunesimo posto.
1
B.
Parkes
Yamaha
YZF-R6
2'00.015
2 C. Jones Honda CBR600RR 2'00.473
3 J. Brookes Honda CBR600RR 2'00.669
4 A. Pitt Honda CBR600RR 2'00.727
5 M. Aitchison Triumph 675 2'00.965
6 M. Lagrive Honda CBR600RR 2'00.967
7 A. Tode Triumph 675 2'01.051
8 T. Hill Honda CBR600RR 2'01.115
9 B. Veneman Suzuki GSX-R600 2'01.178
10 F. Foret Yamaha YZF-R6 2'01.202
11 J. Lascorz Honda CBR600RR 2'01.229
12 R. Harms Honda CBR600RR 2'01.242
13 J. Rea Honda CBR600RR 2'01.281
14 J. De Gea Yamaha YZF-R6 2'01.357
15 D. Van Keymeulen Suzuki GSX-R600 2'01.474
16 G. Nannelli Honda CBR600RR 2'01.681
17 I. Clementi Triumph 675 2'01.693
18 G. Vizziello Honda CBR600RR 2'01.915
19 J. Crowe Yamaha YZF-R6 2'01.928
20 C. Walker Kawasaki ZX-6R 2'02.031
21 M. Roccoli Yamaha YZF-R6 2'02.078
22 G. Leblanc Honda CBR600RR 2'02.270
23 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R 2'02.295
24 V. Kallio Honda CBR600RR 2'02.307
25 M. Praia Honda CBR600RR 2'02.694
26 D. Dell'Omo Honda CBR600RR 2'02.883
27 W. De Angelis Honda CBR600RR 2'03.134
28 B. Nemeth Honda CBR600RR 2'03.185
29 G. Gowland Honda CBR600RR 2'03.340
30 S. Barragan Honda CBR600RR 2'03.611
31 J. Günther Triumph 675 2'04.132
32 A. Magda Honda CBR600RR 2'04.978
33 L. Alfonsi Honda CBR600RR 2'05.248
2 C. Jones Honda CBR600RR 2'00.473
3 J. Brookes Honda CBR600RR 2'00.669
4 A. Pitt Honda CBR600RR 2'00.727
5 M. Aitchison Triumph 675 2'00.965
6 M. Lagrive Honda CBR600RR 2'00.967
7 A. Tode Triumph 675 2'01.051
8 T. Hill Honda CBR600RR 2'01.115
9 B. Veneman Suzuki GSX-R600 2'01.178
10 F. Foret Yamaha YZF-R6 2'01.202
11 J. Lascorz Honda CBR600RR 2'01.229
12 R. Harms Honda CBR600RR 2'01.242
13 J. Rea Honda CBR600RR 2'01.281
14 J. De Gea Yamaha YZF-R6 2'01.357
15 D. Van Keymeulen Suzuki GSX-R600 2'01.474
16 G. Nannelli Honda CBR600RR 2'01.681
17 I. Clementi Triumph 675 2'01.693
18 G. Vizziello Honda CBR600RR 2'01.915
19 J. Crowe Yamaha YZF-R6 2'01.928
20 C. Walker Kawasaki ZX-6R 2'02.031
21 M. Roccoli Yamaha YZF-R6 2'02.078
22 G. Leblanc Honda CBR600RR 2'02.270
23 K. Fujiwara Kawasaki ZX-6R 2'02.295
24 V. Kallio Honda CBR600RR 2'02.307
25 M. Praia Honda CBR600RR 2'02.694
26 D. Dell'Omo Honda CBR600RR 2'02.883
27 W. De Angelis Honda CBR600RR 2'03.134
28 B. Nemeth Honda CBR600RR 2'03.185
29 G. Gowland Honda CBR600RR 2'03.340
30 S. Barragan Honda CBR600RR 2'03.611
31 J. Günther Triumph 675 2'04.132
32 A. Magda Honda CBR600RR 2'04.978
33 L. Alfonsi Honda CBR600RR 2'05.248
Nurburgring – Niente di nuovo al termine del secondo turno di prove ufficiali della classe STK 1000: appena terminata la Superpole, infatti, è caduta una pioggerellina fitta che ha lavato l'asfalto rovinando i piani di chi, nella Superstock, sperava di migliorare oggi un risultato insoddisfacente di ieri.
La griglia di partenza rispecchia quindi fedelmente la classifica del primo turno di qualifica, con Brendan Roberts e la sua Ducati in pole davanti a Berger e Giugliano. La sessione bagnata ha comunque delineato i valori in campo nel caso che anche domani il tempo decida di fare le bizze. Il più veloce oggi è stato l'australiano Jones su Suzuki, che girando in 2'17"191 ha preceduto di oltre 3" il connazionale Roberts, che quindi è stato il più rapido sull'asciutto e il secondo sul bagnato.
Terzo si è classificato Smrz (Honda Fireblade) davanti a Pirro e Berger.
Il leader della classifica iridata, Xavier Simeon, con la Suzuki Alstare, aprirà la seconda fila sulla griglia di partenza, ma sul bagnato si è dimostrato parecchio in difficoltà, avendo ottenuto solo il quindicesimo tempo. In difficoltà anche Claudio Corti, nono sull'asciutto e diciassettesimo sul bagnato.
Il leader della classifica iridata, Xavier Simeon, con la Suzuki Alstare, aprirà la seconda fila sulla griglia di partenza, ma sul bagnato si è dimostrato parecchio in difficoltà, avendo ottenuto solo il quindicesimo tempo. In difficoltà anche Claudio Corti, nono sull'asciutto e diciassettesimo sul bagnato.
1
B. Roberts
Ducati 1098R
2'00"377
2 M. Berger Honda CBR1000RR 2'00"960
3 D. Giugliano Suzuki GSX-R1000 K8 2'01"326
4 D. Lammert Suzuki GSX-R1000 2'01"351
5 X. Simeon Suzuki GSX-R1000 2'02"056
6 M. Pirro Yamaha YZF-R1 2'02"120
7 M. Smrz Honda CBR1000RR 2'02"192
8 F. Perotti Suzuki GSX-R1000 K8 2'02"520
9 C. Corti Yamaha YZF-R1 2'02"552
10 A. Antonelli Honda CBR1000RR 2'02"561
11 M. Baiocco Kawasaki ZX-10R 2'02"693
12 F. Foray Suzuki GSX-R1000 K8 2'02"743
13 R. Schouten Yamaha YZF-R1 2'02"792
14 M. Magnoni Yamaha YZF-R1 2'02"835
15 S. Barrier Yamaha YZF-R1 2'02"944
16 K. Foray Yamaha YZF-R1 2'03"059
17 B. Burrell Honda CBR1000RR 2'03"153
18 M. Savary Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"318
19 M. Rohtlaan Honda CBR1000RR 2'03"351
20 Y. Tiberio Kawasaki ZX-10R 2'03"441
21 G. Jones Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"512
22 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"561
23 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"647
24 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R 2'03"773
25 D. Colucci Ducati 1098R 2'03"879
26 G. Junod Yamaha YZF-R1 2'04"279
27 M. Bond Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"328
28 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"382
29 O. Skach Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"479
30 R. Mähr KTM 1190 RC8 2'04"523
31 D. Sacchetti Ducati 1098R 2'04"671
32 M. Drobný Honda CBR1000RR 2'04"911
33 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"993
34 T. Lorenzetti Suzuki GSX-R1000 K8 2'05"240
35 A. Polita Ducati 1098R 2'05"426
36 C. Stronach Kawasaki ZX-10R 2'05"727
37 J. Gallina Kawasaki ZX-10R 2'05"920
38 M. Jerman Honda CBR1000RR 2'06"389
39 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 2'06"428
40 J. Stibilj Honda CBR1000RR 2'08"367
41 R. Gianfardoni Ducati 1098R 2'34"449
2 M. Berger Honda CBR1000RR 2'00"960
3 D. Giugliano Suzuki GSX-R1000 K8 2'01"326
4 D. Lammert Suzuki GSX-R1000 2'01"351
5 X. Simeon Suzuki GSX-R1000 2'02"056
6 M. Pirro Yamaha YZF-R1 2'02"120
7 M. Smrz Honda CBR1000RR 2'02"192
8 F. Perotti Suzuki GSX-R1000 K8 2'02"520
9 C. Corti Yamaha YZF-R1 2'02"552
10 A. Antonelli Honda CBR1000RR 2'02"561
11 M. Baiocco Kawasaki ZX-10R 2'02"693
12 F. Foray Suzuki GSX-R1000 K8 2'02"743
13 R. Schouten Yamaha YZF-R1 2'02"792
14 M. Magnoni Yamaha YZF-R1 2'02"835
15 S. Barrier Yamaha YZF-R1 2'02"944
16 K. Foray Yamaha YZF-R1 2'03"059
17 B. Burrell Honda CBR1000RR 2'03"153
18 M. Savary Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"318
19 M. Rohtlaan Honda CBR1000RR 2'03"351
20 Y. Tiberio Kawasaki ZX-10R 2'03"441
21 G. Jones Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"512
22 C. Seaton Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"561
23 F. Backlund Suzuki GSX-R1000 K8 2'03"647
24 A. Aldrovandi Kawasaki ZX-10R 2'03"773
25 D. Colucci Ducati 1098R 2'03"879
26 G. Junod Yamaha YZF-R1 2'04"279
27 M. Bond Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"328
28 D. De Boer Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"382
29 O. Skach Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"479
30 R. Mähr KTM 1190 RC8 2'04"523
31 D. Sacchetti Ducati 1098R 2'04"671
32 M. Drobný Honda CBR1000RR 2'04"911
33 R. Ten Napel Suzuki GSX-R1000 K8 2'04"993
34 T. Lorenzetti Suzuki GSX-R1000 K8 2'05"240
35 A. Polita Ducati 1098R 2'05"426
36 C. Stronach Kawasaki ZX-10R 2'05"727
37 J. Gallina Kawasaki ZX-10R 2'05"920
38 M. Jerman Honda CBR1000RR 2'06"389
39 B. Srdanov Yamaha YZF-R1 2'06"428
40 J. Stibilj Honda CBR1000RR 2'08"367
41 R. Gianfardoni Ducati 1098R 2'34"449
Nurburgring – Loris Baz, il pupillo della Yamaha nel campionato europeo Supertock 600, è lesto a portarsi al comando della corsa, ma non riesce a scrollarsi di dosso il ceko Patrick Vostarek, che ha pareggiato i conti nelle prove aggiudicandosi il secondo turno e la pole, dopo che Baz si era imposto nel primo. I due in gara cercano di sistemare la questione fra di loro, ma Rea, Gregorini e Linfoot prima si lasciano staccare di poche lunghezze, poi recuperano e li agganciano.
Al sesto giro Vostarek supera all'interno Baz e passa a condurre con l'avversario incollato alla ruota. Terzo è Rea che precede Linfoot, Gregorini e Bussolotti. I sei procedono disturbandosi a vicenda con traiettorie diverse fino al traguardo che Vostarek fa suo in volata battendo Baz di appena 83 millesimi. Terzo è Rea e quarto Gregorini, che, trascinandosi in scia Bussolotti, ha superato nel finale l'inglese Linfoot.
Al sesto giro Vostarek supera all'interno Baz e passa a condurre con l'avversario incollato alla ruota. Terzo è Rea che precede Linfoot, Gregorini e Bussolotti. I sei procedono disturbandosi a vicenda con traiettorie diverse fino al traguardo che Vostarek fa suo in volata battendo Baz di appena 83 millesimi. Terzo è Rea e quarto Gregorini, che, trascinandosi in scia Bussolotti, ha superato nel finale l'inglese Linfoot.
1
P. Vostárek
Honda
CBR600RR
2 L. Baz Yamaha YZF-R6
3 G.Rea Yamaha YZF-R6
4 G.Gregorini Honda CBR600RR
5 M.Bussolotti Yamaha YZF-R6
6 D. Linfoot Yamaha YZF-R6
7 G.Black Yamaha YZF-R6
8 D. Petrucci Yamaha YZF-R6
9 M.Lussiana Yamaha YZF-R6
10 R. Costantini Yamaha YZF-R6
11 K. Tirsgaard Suzuki GSX-R600
12 O.Jezek Kawasaki ZX-6R
13 V. Lonbois Suzuki GSX-R600
14 M.Sembera Honda CBR600RR
15 J. Guarnoni Yamaha YZF-R6
16 D. Paton Honda CBR600RR
17 H. Johansson Yamaha YZF-R6
18 F. Karlsen Yamaha YZF-R6
19 D. Brill Honda CBR600RR
20 C. Von Gunten Suzuki GSX-R600
21 L. Biliotti Honda CBR600RR
22 A. Boscoscuro Kawasaki ZX-6R
23 D. Beretta Suzuki GSX-R600
24 Y. Guerra Yamaha YZF-R6
25 E. La Marra Suzuki GSX-R600
26 S. Lowes Honda CBR600RR
27 A. Lowes Kawasaki ZX-6R
28 N. Pirot Yamaha YZF-R6
2 L. Baz Yamaha YZF-R6
3 G.Rea Yamaha YZF-R6
4 G.Gregorini Honda CBR600RR
5 M.Bussolotti Yamaha YZF-R6
6 D. Linfoot Yamaha YZF-R6
7 G.Black Yamaha YZF-R6
8 D. Petrucci Yamaha YZF-R6
9 M.Lussiana Yamaha YZF-R6
10 R. Costantini Yamaha YZF-R6
11 K. Tirsgaard Suzuki GSX-R600
12 O.Jezek Kawasaki ZX-6R
13 V. Lonbois Suzuki GSX-R600
14 M.Sembera Honda CBR600RR
15 J. Guarnoni Yamaha YZF-R6
16 D. Paton Honda CBR600RR
17 H. Johansson Yamaha YZF-R6
18 F. Karlsen Yamaha YZF-R6
19 D. Brill Honda CBR600RR
20 C. Von Gunten Suzuki GSX-R600
21 L. Biliotti Honda CBR600RR
22 A. Boscoscuro Kawasaki ZX-6R
23 D. Beretta Suzuki GSX-R600
24 Y. Guerra Yamaha YZF-R6
25 E. La Marra Suzuki GSX-R600
26 S. Lowes Honda CBR600RR
27 A. Lowes Kawasaki ZX-6R
28 N. Pirot Yamaha YZF-R6
SBK Superpole: Kaiser Neukirchner
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