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Le pagelle di Brno

di Luigi Rivola il 23/07/2007 in Sbk

Il voto più alto a Biaggi, perché è stato obiettivamente il migliore. Subito sotto Toseland e Haga. Insufficienza a Xaus. Parkes e Badovini bocciati. Siete d'accordo? Dite la vostra sul forum

Le pagelle di Brno
James Toseland - 9 Determinato, preciso, freddo, capace di tenere a bada uno come Max per tutta la durata dell'ultimo giro di Gara-1. Non gli ha concesso nulla e ha vinto. In Gara-2 ha dato molto, ma Max questa volta ha dato di più e le posizioni alla fine si sono invertite. Un occhio alla gloria e uno al campionato, è la formula migliore.

Max Biaggi – 9,5 Perché mezzo voto in più di Toseland, visto che il risultato è stato lo stesso per entrambi? Motivo semplice: Max è stato in grande evidenza non solo in gara ma anche nelle due giornate di prove e in Superpole.
In più ha vinto Gara-2 con una mano ferita. Questo è il Max che vogliamo.

Noriyuki Haga – 9 Ha dominato le prove e la Superpole, stabilendo un nuovo fantastico primato ufficioso su questo circuito. In gara ha dato il massimo finché la gomma anteriore ha tenuto, e finché ha tenuto è stato in testa. Tra una gara e l'altra ha cambiato gomma, ma ha peggiorato le cose. Colpa sua? Non credo.




Troy Bayliss – 7 La Ducati ha dimostrato fin dalla prima discesa in pista a Brno di non gradire questo circuito, e nemmeno un asso come Bayliss può riuscire a fare ciò che la moto non gli consente. L'australiano in Gara-1 inizialmente ha dato l'impressione di essere un po' rinunciatario, poi ha aumentato il passo finché ha trovato Muggeridge sulla sua strada ed incolpevolmente è finito a terra; in Gara-2 ha sbagliato una curva e ha perso tempo e anche qualche punto perché alla fine la posizione di Rolfo poteva essere la sua.

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Troy Corser – 8,5 Ha avuto problemi di grip nella prima manche, ma nella seconda, dopo aver stravolto il settaggio della moto, ha fatto una corsa d'attacco, di quelle dei giorni migliori. Purtroppo è stato fermato dalla rottura di un bullone del coperchio dell'alternatore, con relativo trafilaggio d'olio. Non è il suo anno.

Yukio Kagayama – 7,5 La Suzuki qui era vincente, ma il giapponese ha lottato solo per il podio nella prima gara e nenache per quello nella seconda, conclusasi poi nello spazio di fuga.

Michel Fabrizio – 8,5 Il circuito gli va a genio e la moto era a posto. Le due corse di Michel Fabrizio sono state entusiasmanti, ma vorremmo vederne più spesso di queste sue gare, e non solo a Brno.

Ruben Xaus – 5 Colpa sua! Spesso è capace di entusiasmarci come pochi, per la sua aggressività e per un talento che nessuno gli nega, ma qui a Brno, complice anche l'handicap sofferto da tutte le Ducati su questa pista, non si è proprio fatto notare e non è da lui.

Kenan Sofuoglu – 10 Non è colpa sua se il livello della Supersport non è altissimo. Lui va più forte di tutti, è sicuro, non esagera e sa amministrare il vantaggio. Sa fare insomma tutto quello che è richiesto a un fuoriclasse. C'è chi dice che lo è già, ma se non lo fosse ancora, è sulla miglior strada per diventarlo.

Broc Parkes – 3 Con quella moto, West è arrivato sulla scena della Supersport e ha strabiliato. Lui punta al massimo al secondo posto, e se questo già basta per abbassargli il voto, l'incredibile modo in cui oggi ha buttato via anche questo piazzamento, speronando senza alcuna scusante l'incolpevole Harms e rovinando anche a lui la corsa, gli vale un 3. Con una certa larghezza di manica...

Matteo Baiocco – 9 Non ha vinto, e forse avrebbe potuto provarci, ma questo secondo posto vale tanto oro quanto pesa, nell'ottica del campionato, e l'oro non si può rischiare di buttarlo al vento.

Ayrton Badovini – 4 Ha guidato come sa fare e come ci si aspetta da lui dal primo all'ultimo giro. Eravamo pronti per il 10 e per festeggiare la prima vittoria della MV nel campionato 2007, ma il voto rispecchia la mia delusione per quella caduta che non si doveva verificare. Lo so, chi va forte deve rischiare, ma la percentuale di rischi presi che finiscono in gloria deve essere sempre superiore a quella dei rischi finiti... a terra.

Claudio Corti – 9,5 È finito sul terzo gradino del podio, staccato di pochissimo, con una corsa veloce, regolare e soprattutto molto coraggiosa. Perché Corti ha corso con un astragalo rotto ed ha finito in condizioni pietose, incapace di reggersi in piedi per il dolore.

Domenico Colucci – 10 È la sua prima vittoria internazionale e Colucci se l'è portata a casa guidando con molta sicurezza e sapendo controllare gli avversari della STK 600 dalla non facile posizione di leader della corsa, per tutta la corsa.

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