Piloti
Danilo Petrucci: il grande Petrux!
Dai primi passi nel minitrial, ai successi sulle derivate al salto nel Motomondiale. Ripercorriamo la storia del pilota ternano che da quest'anno è un pilota ufficiale Ducati
Danilo Carlo Petrucci, conosciuto solo come Danilo Petrucci, è nato a Terni, in Umbria, il 24 ottobre del 1990. Da piccolo Danilo era appassionato, oltre che portato, per la bici da trial, ma qualche tempo dopo inizia a nutrire un certo interesse per i motori e in particolare per le minicross. All’età di otto anni ottiene la licenza per praticare minitrial e lo fa per la prima volta in sella a una Beta. La passione e il talento mostrano subito tutte le qualità del pilota ternano che già nel 1999 diventa campione italiano di minitrial e l’anno successivo, nel 2000, conquista il campionato italiano di minitrophy LEM.
Gli inizi nel cross e poi il salto nella velocità
Petrucci continua con il minicross e ottiene sin da subito grandi risultati. Infatti, dal 2002 al 2004 diventa campione regionale di minicross e in quel periodo prende parte ai campionati di minicross su LEM nel 2000, poi in sella a una Kawasaki nel 2001, su Suzuki nel 2002 e su una Honda nel 2003 e 2004. Il percorso di Danilo Petrucci però cambia... e all’età di 16 anni il pilota umbro decide di prendere confidenza con la velocità. Esordisce nel 2006 in sella a una Honda nel monomarca CBR 600 Cup. Un’annata che si chiude con un buon risultato come miglior esordiente della stagione.I successi sulle derivate
Dopo anni di esperienza in sella alle Honda, nel 2007 passa al trofeo Yamaha R6 Cup e ottiene un ottimo secondo posto a fine stagione. Un risultato molto positivo che vale la chiamata di Yamaha Motor Italia che per le stagioni seguenti lo supporterà in toto. Nel 2008 e nel 2009, prende parte al campionato europeo STK600 in sella a una Yamaha YZF-R6. La prima stagione, appena diciottenne, Danilo ottiene un solo podio in stagione, nel GP di Spagna, e chiude il campionato in settima posizione grazie agli 83 punti conquistati. Un inizio buono che è servito a Danilo per prendere confidenza con la categoria. L’anno successivo, grazie alla maggior esperienza in questa competizione conquista tre vittorie (Spagna, Italia, San Marino) e due secondi posti (Repubblica Ceca e Germania), riuscendo a totalizzare 146 punti che gli valgono il quarto posto. Sempre nella stessa stagione viene iscritto dalla FMI a rappresentare l'Italia al campionato europeo e in sella alla sua Yamaha vince il titolo di campione Europeo junior della categoria STK 1000. Nel 2010 Danilo prende parte alla STK 1000 e al Campionato italiano Velocità nella Superbike in sella alla Kawasaki ZX10-R del team Pedercini e conquista il titolo di Campione Italiano Under 25 e il terzo posto nella classifica generale grazie ai 79 punti conquistati nelle sette tappe del campionato, tra cui un secondo posto a Monza e un terzo posto al Mugello. L’anno successivo passa sotto le ali del team Italia della Federazione Motociclistica Italiana e partecipa alla STK1000 e al Campionato Italiano Velocità, sempre nella categoria Stock 1000, questa volta in sella a una Ducati 1098R del team Barni Racing. Ed è proprio a partire dal 2011 che Danilo entra nel gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato. In sella alla sua Ducati riesce a conquistare il titolo grazie a una stagione praticamente perfetta con 9 vittorie e 12 podi complessivi.Si aprono le porte del Motomondiale
Questa vittoria apre a Danilo le porte del Motomondiale. Il team lodaRacing Project di Giampiero Sacchi punta su di lui per portarlo in MotoGP. È una stagione difficile. L’unico risultato degno di nota in questa prima stagione (2012) tra i prototipi per Danilo è un ottavo posto a Valencia, stringe i denti, ma è dura e chiude con 19º posto con 27 punti in classifica. Nel 2013 il pilota ternano rimane nello stesso team e dopo un altro anno di apprendistato chiude il suo campionato con soli 26 punti al 17° posto e come miglior risultato ottiene soltanto un undicesimo posto sempre in Spagna, ma questa volta nel circuito di Barcellona. Una stagione difficile per Danilo che viene comunque confermato nello stesso team anche per il 2014, questa volta in sella ad una ART con specifiche Open. Anche questa stagione si delinea in maniera non positiva per via di un infortunio al polso sinistro che lo tiene fuori per diversi Gran Premi. Anche nel 2014 ottiene come miglior posizionamento in gara solo un undicesimo posto ad Aragon e chiude la sua stagione al 20º posto con 17 punti.Nonostante i primi tre anni di MotoGP non siano stati esaltanti, il 1º ottobre 2014, il team Pramac Racing annuncia che Danilo entrerà dal 2015 nella squadra in sostituzione di Andrea Iannone che passa alla Ducati ufficiale.