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Motogp

MotoGP Jerez: affondo Rosso

Redazione
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MotoGP Jerez: affondo Rosso
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La quarta gara del Motomondiale la ricorderemo per una Ducati spettacolare con Jack Miller che trionfa davanti a Pecco Bagnaia. Per Franco Morbidelli che porta sul podio la vecchia M1, per la crescita dell’Aprilia e per il primo successo di Di Giannantonio in Moto2

Della quarta gara del Motomondiale sul tracciato di Jerez ricorderemo la splendida vittoria di Jack Miller con la Ducati. Un successo che ridà slancio all'australiano che conquista la sua seconda vittoria in top class. Un successo che potrebbe segnare una svolta nella sua carriera e dargli quella fiducia che nell'inizio di questa stagione, complici anche i problemi al braccio a cui si è poi operato, era un po' mancata. Una fiducia che va detto il team ha continuato a dargli. Come confermano le dichiarazioni di Gigi Dall'Igna, direttore Generale di Ducati Corse: “Credo di essere la persona più felice del mondo in questo momento: Jerez è sempre stata una pista storicamente difficile per Ducati, perciò essere riusciti a chiudere al primo e secondo posto quest’oggi è molto importante per noi, soprattutto dal punto di vista tecnico. Entrambi i piloti hanno disputato una gara eccezionale e sono stati bravissimi. Hanno saputo condurre una prova matura: Jack ha mantenuto un ottimo ritmo ed ha gestito la sua gara alla perfezione e Pecco, che all’inizio di questo fine settimana aveva faticato un po’, è riuscito a fare una bellissima gara chiudendo al secondo posto e ora è in testa al mondiale. Complimenti a entrambi, alla squadra e a tutta Ducati Corse”.
“Le ultime due settimane sono state davvero difficili per me: dopo i problemi avuti ad inizio stagione non ero più sicuro di  quello che avrei saputo fare in sella alla moto, ha commentato Jack Miller. Oggi però, quando ho visto Quartararo in difficoltà, ho pensato che era il momento di passare al comando, anche se non ero sicuro di riuscire a restare in testa per così tanti giri. Alla fine però ce l’ho fatta e ho vinto la mia prima gara con Ducati. Non potrò mai ringraziare abbastanza Ducati per avermi dato l’opportunità di correre nella squadra ufficiale. Vestire questi colori è per me un sogno che si avvera ed ha un grande significato per me. Grazie a Gigi, Paolo, Davide, Claudio ed a tutta la squadra per aver sempre creduto in me”.

Morbidelli sul podio, Quartararo soffre

Nel giorno di Miller la Ducati festeggia anche con Pecco Bagnaia che sente odore di vittoria, ma non spreca e si consola con un secondo posto che lo proietta in cima alla classifica del Mondiale. "“All’inizio di questo fine settimana ero un po’ in difficoltà ma, grazie al grande lavoro fatto insieme alla mia squadra, oggi in gara mi sono sentito davvero a mio agio in sella alla Desmosedici GP, ha commentato Bagnaia. Ho iniziato a spingere solo dopo i primi quattro giri per non stressare troppo la gomma posteriore: il mio ritmo era buono e mi ha permesso di recuperare sugli avversari e sorpassarli. Alla fine stavo anche avvicinandomi a Jack, ma a due giri dal termine ho preferito difendere il secondo posto e non prendere rischi inutili. Il risultato di oggi è davvero incredibile e spero che potremo continuare così anche nelle prossime gare, che si disputeranno su piste più favorevoli alla nostra moto. Domani avremo ancora una giornata di test perciò dobbiamo restare concentrati”.
Se la Ducati e i suoi piloti non dimenticheranno la festa di Jerez, la Yamaha lascia il tracciato spagnolo con sensazioni contrastanti.
Se da un lato c'è la soddisfazione per il podio, che vale quasi come una vittoria, di Franco Morbidelli, capace di guidare magistralmente la sua "vecchia" M1, dall'altro resta l'amaro in bocca e la delusione per la vittoria sfumata di Fabio Quartararo. Il francese, complice un problema al braccio, dopo un'ottima gestione della gara e della leadership ha avuto un crollo che lo ha portato fuori dalla top ten. Ora sarà da capire come affrontare questo problema. Per Yamaha sfuma la vittoria, sarebbe stata la quarta consecutiva, e la testa del mondiale visto che anche Maverick Vinales non è stato incisivo come in Qatar. 

Cresce (ancora) l’Aprilia

Jerez la ricorderemo anche perché ha segnato un nuovo passo avanti nella crescita dell'Aprilia. Aleix Espargaro mostra ormai che il potenziale della RS-GP è alto. Resta invece una situazione difficile per la Honda che anche a Jerez è rimasta fuori dai giochi per il podio. E’ vero Takaaki Nakagami è stato di sicuro più protagonista che nelle prime tre gare chiudendo quarto, ma mai insidioso per i piani alti, mentre Marc Marquez tornato sulla pista che nove mesi fa segnò l'inizio del suo calvario stringe i denti e gioca in difesa e chiude nono davanti al compagno Pol Espargarò, ma resta il fatto che la Honda oggi non vale Ducati e Yamaha. A Jerez anche la Suzuki ha raccolto di meno del previsto. Il campione del mondo Joan Mir ha portato a termine una gara dignitosa chiusa con un quinto posto, ma non ha mai avuto il guizzo da podio, mentre Alex Rins ha nuovamente sciupato tutto nelle battute iniziali. Perde ancora terreno la KTM, mai incisiva e con il miglior interprete Brad Binder a terra per ben due volte. I fasti della scorsa stagione sembrano quasi un ricordo. Guardando ai nostri se Morbidelli e Bagnaia lasciano la pista con il sorriso, c'è delusione per gli altri. Fra i rookie Enea Bastianini perde il controllo della sua Ducati e finisce nella ghiaia, Luca Marini cresce ma non è incisivo come vorrebbe. Altra gara opaca per Danilo Petrucci, non va meglio a Valentino Rossi e Lorenzo Savadori che restano nelle retrovie.

MotoGP Jerez: l'ordine di arrivo 

Moto2: la prima di Fabio Di Giannantonio

Jerez è stata la prima gara della stagione in cui ha suonato l’inno di Mameli con Fabio di Giannantonio che ha preceduto Marco Bezzecchi in Moto2. Torna sul podio in una Moto3 dominata ancora da Pedro Acosta, Romano Fenati, secondo, davanti a Jeremy Alcoba. Vittoria italiana anche nella MotoE con Alessandro Zaccone (al suo primo successo nel campionato riservato alle moto elettriche) che ha battuto Aegerter e Torres. Ora una pausa, il Motomondiale riaccenderà i motori a Le Mans gara in cui Fabio Quartararo, problemi al braccio permettendo, sogna di tornare là dove avrebbe voluto e potuto chiudere la gara di Jerez.
MotoGP Jerez: affondo Rosso
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