Motogp
MotoGP, Bagnaia: "A casa resto concentrato e cucino"
La lunga attesa di Pecco è fatta di allenamenti, di videogiochi (dove è già il leader!) e di tanti esperimenti nella sua nuova cucina
Ventiquattro anni, campione Moto2 nel 2018, dopo il suo primo anno in MotoGP sulla Ducati del team Pramac Francesco “Pecco” Bagnaia aspettava l’inizio del campionato 2020 per cambiare passo. Il Coronavirus ha cambiato tutto. Il Motomondiale, come il resto del mondo, si è fermato (o quasi). In attesa che la situazioni migliori per i piloti è iniziata la lunga attesa.
Per Pecco, come per gli altri piloti della MotoGP il 2020, è iniziato solo virtualmente in una sfida ai video giochi domenicale in cui dalla prima prova ha saputo distinguersi e nella seconda, sul tracciato austriaco del Red Bull Ring, ha conquistato la sua prima vittoria nella top class. È solo un gioco, lui lo sa bene, ma vincere fa comunque bene al morale e giocare in questo momento in particolare diventa un ulteriore stimolo a mantenere la concentrazione in attesa che si possa un giorno, magari già quest’estate, tornare a correre davvero sulle piste.
"Se ripenso alla scorsa stagione, posso dire che ho lavorato duramente, ma non è stato sufficiente. Ho dovuto modificare la mia mentalità, la preparazione e l'approccio al weekend di gara. Oggi posso dire che ho imparato bene la lezione"
Quando tutto stava per iniziare
Nella vita di un pilota della MotoGP, tutto gira intorno alle corse. La sua routine quotidiana tutto l’anno è scandita da un programma preciso di sessioni di allenamento, gare e tempi di recupero. Un improvviso cambiamento nel calendario diventa una sfida per riuscire a mantenere alto il livello di motivazione e trarre il meglio da ogni nuova situazione. La disciplina, ma anche l'adattamento, sono le chiavi essenziali del successo di un campione, e Pecco Bagnaia lo sa bene.
Pecco sta usando questa lunga attesa per l'inizio del campionato in modo positivo. L'allenamento rimane centrale nella sua routine, perché è importante mantenerne l'intensità, ma è anche il giusto momento per riorganizzarsi, coltivare nuove passioni, senza però dimenticare l’obiettivo centrale di un pilota.
Pecco Bagnaia ha fatto un'ottima sessione di test invernali dopo una stagione difficile nel 2019. La sua priorità era lavorare sodo a livello fisico e mentale in modo da alzare l'asticella per il prossimo anno e di raggiungere l’attitudine necessaria per competere al meglio coi top riders, weekend dopo weekend.
“La mia stagione di debutto in MotoGP è stata più difficile di quanto mi aspettassi. La Moto2 è molto competitiva, ma il passaggio dalla Moto3 era stato più semplice: ho aumentato il mio allenamento fisico e mi sono adattato rapidamente alla nuova moto e alla nuova classe tanto che ho vinto il titolo Moto2 alla mia seconda stagione", ci racconta Pecco. “La MotoGP però è un'altra storia. In un certo senso, il fatto di aver vinto il titolo Moto2 nel 2018 mi ha fatto vivere in una bolla. Vivevo come in una fiaba … avevo finalmente realizzato il sogno di diventare un campione del mondo. Sogno che coltivavo da quando ero bambino. Se ripenso alla scorsa stagione, posso dire che ho lavorato duramente, ma non è stato sufficiente. Ho dovuto modificare la mia mentalità, la preparazione e l'approccio al weekend di gara. Oggi posso dire che ho imparato bene la lezione. Essere un pilota della MotoGP richiede un impegno totale: persino l’aria che respiri e il cibo che mangi devono far parte del quadro completo. Ho lavorato duramente durante l'inverno e ora sono totalmente concentrato”.
"Vale è un esempio e una spinta per migliorare me stesso. Da lui ho imparato il valore dell'umiltà e la sua incredibile voglia di alzare il livello sempre un po’ più in alto. Nonostante non abbia nulla da dimostrare, continua ad allenarsi più di chiunque altro"
Ispirato da Valentino
“L'anno scorso sono stato molto forte nel tempo sul giro, mentre avevo difficoltà durante la gara, quindi, durante l'inverno mi sono concentrato sul miglioramento del mio passo. Ho anche modificato il mio stile di guida. Ho sempre avuto uno stile di guida fluido, ma questo non è l’approccio giusto per guidare una Ducati. Ho dovuto adattarmi e diventare più aggressivo, seguendo l'esempio di altri piloti Ducati, come Andrea Dovizioso, che è in grado di colmare il divario e superare i limiti della Ducati Desmosedici”.
Come pilota della VR46 Academy, Pecco ha il privilegio di allenarsi con Valentino Rossi e di essere seguito da uno staff di professionisti per la sua preparazione fisica e mentale.
“Sono sempre stato ispirato da Valentino ed è ancora oggi una grande fonte di motivazione per me. Mi considero fortunato perché posso allenarmi con lui a Tavullia. Vale è un esempio e una spinta per migliorare me stesso. Da lui ho imparato il valore dell'umiltà e la sua incredibile voglia di alzare il livello sempre un po’ più in alto. Nonostante non abbia nulla da dimostrare, Vale continua ad allenarsi più di chiunque altro, dandoci l'esempio. Nessuno ha la sua motivazione nel fare sacrifici e migliorarsi, divertirsi e cercare di vincere. Ammiro la sua calma nel saper gestire i weekend di gara e la sua abilità nel superare i limiti della moto”.
“Essere un pilota dell'Academy, aggiunge Pecco, è un enorme vantaggio, è una motivazione incredibile e ci spinge a dare il 100% per ripagare tutte le attenzioni che riceviamo. L'Academy è come una famiglia. Siamo amici, ma quando ci alleniamo al Ranch, la competizione è dura. Questa è una spinta incredibile per dare sempre il massimo e mantenere la concentrazione”.
Per Pecco, come per gli altri piloti della MotoGP il 2020, è iniziato solo virtualmente in una sfida ai video giochi domenicale in cui dalla prima prova ha saputo distinguersi e nella seconda, sul tracciato austriaco del Red Bull Ring, ha conquistato la sua prima vittoria nella top class
Uno sguardo al futuro
Con la maggior parte dei contratti in scadenza alla fine dell'anno, Pecco pensa già alla stagione 2021 e nella speranza di poter correre quest’anno non ha dubbi. “Il mio obiettivo è fare meglio fra i piloti Ducati, in modo da poter rinnovare il mio contratto. Rivedendo la stagione 2019, mi sono reso conto che dovevo modificare il mio approccio alle gare. Ho lavorato molto su questo e darò il massimo già a partire dalle FP1. Voglio avere un buon risultato fin dall'inizio per assicurarmi un posto per il prossimo anno”.
Anche mantenere alta la motivazione è diventata una sfida in questo momento così difficile. "È un momento complesso per tutto il mondo. C'è mancanza di certezze. "Per noi, che siamo abituati ad un programma preciso, è difficile mantenere lo slancio e la motivazione alta visto che non sappiamo quando inizierà la stagione. Dopo i rinvii di Thailandia, Texas e Argentina, non sappiamo ancora se sarà possibile tornare a correre... La situazione si sta evolvendo di giorno in giorno, non solo in Italia, ma anche in Europa e nel resto del mondo. Quello che possiamo fare ora è solo rimanere a casa, dando il nostro piccolo contributo a questa emergenza sanitaria”.
“Insieme contro il Coronavirus”
Bagniaia è originario di Torino, ma alla fine del 2013 si traferisce a Pesaro per stare vicino alla VR46 Accademy e per essere più vicino al Ranch ed allenarsi con Valentino Rossi. In questo momento molto delicato, Pecco non ha dimenticato le sue origini ed ha deciso di dare il suo contributo, promuovendo una campagna di beneficenza chiamata. "Insieme contro il Coronavirus". Attraverso un video pubblicato sui suoi canali social, il pilota della Ducati Pramac ha chiesto ai suoi fan di raccogliere fondi per sostenere i reparti di terapia intensiva dell'ospedale Molinette, nella sua città natale, Torino. In questi giorni di quarantena in Italia, il mondo del motorsport si è distinto per una vera competizione nelle campagne di beneficenza. Valentino Rossi è stato tra i primi a rispondere all'appello della sua regione, le Marche, con un'importante donazione. Attraverso le varie campagne #distantimauniti (#farbutunited), Rossi ed i piloti della VR46, sono diventati gli ambasciatori del messaggio che è una priorità assoluta seguire le istruzioni e rimanere a casa, distanti - almeno un metro - l'uno dall'altro. Lontani ma uniti nell’obiettivo comune di fermare la diffusione del virus per tornare al più presto alla normalità.
Il Pecco che non ti aspetti
Se non fosse un pilota della MotoGP, potremmo trovare Pecco... in una cucina di un ristorante. Ha ereditato la passione per la cucina dalla sua famiglia. “Mio padre gestiva alcuni ristoranti e sono sempre stato affascinato dalla dedizione delle persone che preparavano il cibo. Ho sempre coltivato questa passione. Ho appena comprato un nuovo forno e sto sperimentando nuove ricette. È divertente. La mia ricetta preferita? Spaghetti all’amatriciana con pancetta e pecorino!”.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.