Motogp
Luca Marini: "Altro che smartphone, io adoro leggere"
Fresco vincitore del GP di Thailandia, Luca Marini è pronto per un finale di campionato da protagonista in Moto2. Dopo il finale in crescendo del 2018 e la prima vittoria nel Motomondiale, l’operazione alla spalla e la conseguente riabilitazione di fatto hanno compromesso un po’ una parte di questa stagione.
Fresco vincitore del GP di Thailandia, Luca Marini pilota dello SKY Team VR46 è pronto per un finale di campionato da protagonista in Moto2. Dopo il finale in crescendo del 2018 e la prima vittoria nel Motomondiale, l’operazione alla spalla e la conseguente riabilitazione di fatto hanno compromesso un po’ una parte di questa stagione. Una stagione per cui era partito molto motivato.
"Sono migliorato. Certo so che devo fare un altro passo. Dobbiamo continuare a lavorare"
LA SPALLA
Luca, schietto e diretto, come sempre, analizza così il percorso fatto. “Non ho sentito più pressione all'inizio della stagione, ma di sicuro mi aspettavo qualcosa di più dai miei risultati. Sono abbastanza soddisfatto perché sono migliorato. Certo so che devo fare un altro passo. Dobbiamo continuare a lavorare”. Queste le sue parole dopo Misano. Parole profetiche, visto che in Thailandia è arrivata la prima affermazione stagionale. Facendo un passo indietro Marini commenta così l’inizio del campionato.
“È stato difficile, ho dovuto aspettare fino a metà stagione per sapere se ero addirittura al 90%… Nella quotidianità non avevo problemi, ma anche nel corso della stagione ho dovuto fare molti esercizi specifici per migliorare la funzionalità della spalla. Un lavoro in più rispetto ai miei avversari”. Marini è un pilota capace di reggere bene il dolore. La sua sfortuna però è stata farsi male, spesso, alla spalla. Alla stessa spalla. “La prima volta eravamo al Ranch nel 2015. Mi stavo allenando con mio fratello e gli altri ragazzi, stavamo facendo una gara. All'inizio un pilota mi ha toccato e sono caduto proprio sulla spalla e l'ho slogata.... Poi mi è successo di nuovo al Ranch nel 2017. Stavo guidando con calma, e forse non ero concentrato al 100%. Un altro incidente, un'altra volta la spalla che esce. Un viaggio in ospedale, per fortuna avevo a disposizione il mio medico - che è molto bravo - e dopo alcuni giorni andava già meglio. La terza volta è stata critica, ed è stato quando stavo dormendo a Barcellona. Allora ho pensato che non potevo più vivere così. Era venuto il momento di fare l’operazione”.
"Adoro il calcio, ci gioco da quando ero piccolo perché mio padre è un grande appassionato"
LE PASSIONI DI LUCA MARINI
Parlando delle sue passioni Luca parla di quella per il calcio. “Sono abbastanza bravo, ci racconta. Adoro il calcio e ci gioco da quando ero piccolo perché mio padre è un grande appassionato. Ho molti bei ricordi. Sono un centrocampista. Mi piace avere la palla ai miei piedi... un po' come un Andrea Pirlo! Non sono un attaccante, sono più bravo negli assist. La mia squadra è la Roma.”.
QUESTIONE DI FEELING
Parlando ancora di sport, ci spiega. “Sono molto curioso di vedere e capire come si allenano anche i calciatori, la loro preparazione è interessante. In generale quando guardo sempre gli altri sportivi, mi interessa molto l’aspetto psicologico, lavorare sulla crescita personale: sto cercando la mia strada perché so che la testa è una delle cose più importanti”. Lavorare sulla propria forza mentale aiuta ad essere più consapevoli e veloci ci confida: “Creare un feeling migliore con la moto passa dal nostro cervello che va sempre nutrito e stimolato. Per crescere più in fretta, lottare coi migliori è il modo più rapido per progredire: se lotti per la vittoria, ti confronti con i migliori piloti e di conseguenza impari di più e più velocemente. Essere lì per giocarsi la prima posizione ed essere in bagarre per la quattordicesima, non è la stessa cosa”.
“Un altro aspetto, prosegue Luca, riguarda la fiducia che uno ha nella propria moto. Prendi Marc Marquez nel suo caso è una fiducia totale, tanto che anche quando cade la sintonia non si spezza. Marc non perde mai fiducia nella sua Honda, torna al box prende l’altra moto ed è di nuovo veloce. Questa sua forza è un aspetto molto interessante da analizzare”.
"Una cosa che adoro fare è leggere: i miei genitori mi hanno insegnato a leggere moltissimo quando ero piccolo e non ho mai smesso"
IL SUO CUORE È A TAVULLIA
Per Marini casa significa una sola cosa, Tavullia. Luca non ama la folla, è un ragazzo che sta bene con se stesso, ma a cui piace anche trascorrere del tempo con la sua ragazza e la sua famiglia, fra Tavullia, dove vive sua mamma e Roma, dove vive suo papà.
Fra le sue passioni c’è anche la cucina, anche se ci confida… “Mi piace cucinare, ma dopo devi pulire! E quando vivi da solo, significa molto lavoro!”. Quando si parla di vacanze ha le idee chiare. “Sinceramente, sono piuttosto pigro! Non mi piace andare in spiaggia, troppa gente. Una cosa che adoro fare è leggere: i miei genitori mi hanno insegnato a leggere moltissimo quando ero piccolo e non ho mai smesso… un libro ti aiuta a crescere ed è molto meglio che passare la giornata davanti allo schermo del telefono. Tutti i mesi inizio un nuovo libro e cerco di terminarlo. Mi piace lo stile fantasy, così come i libri di sport, certo ammetto che mi piace molto giocare alla Playstation e questo incide sul mio tempo di lettura. Gran Turismo, F1 ma anche giochi di avventura”.
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