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Ducati MotoGP: a cosa serve DAVVERO l’appendice della discordia
L’aletta sul forcellone delle Desmosedici è stata il pomo della discordia tra i team ufficiali della MotoGP. In attesa del verdetto definitivo, ecco tecnicamente perché lo scontro su questa soluzione è così acceso
Come Francesco Totti che inventò il “cucchiaio” per scavalcare il portiere al calcio di rigore, il team Ducati MotoGP ha introdotto un altro tipo di “cucchiaio” per scavalcare gli avversari: come Andrea Dovizioso è riuscito a fare vincendo il GP del Qatar al termine di un furibondo corpo a corpo con Marc Marquez.
In sé il “cucchiaio” è una modesta appendice aerodinamica posta davanti alla ruota posteriore, che anche in anni di grande equilibrio tecnico come questi si fatica a immaginare possa essere risolutivo in gara. Perché dunque è diventato così importante, e così contestato dalle altre Case? Gigi Dall’Igna continua a ripetere che serve solo a raffreddare la gomma posteriore, e non genera carico aerodinamico. Un argomento che sembra risolutivo, soprattutto per come è formulato: non genera carico aerodinamico e quindi non dà vantaggi… come se raffreddare la gomma fosse meno importante che generare carico aerodinamico. Al contrario, può esserlo anche di più.