Motogp
MotoGP Test Valencia, Vinales resta leader
Vinales firma ancora il miglior tempo sulla Yamaha, in scia la Ducati di Dovizioso e la Honda di Marquez. Passo in avanti per Morbidelli. Convincente l’esordio di Bagnaia sulla Desmosedici. Due cadute, senza conseguenze, per Iannone su Aprilia
A Valencia fra debutti e riconferme si chiude la prima sessione di test MotoGP per il 2019. Dopo che Andrea Dovizioso aveva messo il sigillo all’ultima gara, regalando alla Ducati la sua quarta vittoria della stagione, nei test di Valencia il primo giorno è stata la Yamaha di Maverick Vinales il riferimento, ma non è stato un exploit, visto che l’ex campione Moto3 forte del suo nuovo numero 12, si è riconfermato il più veloce anche il successivo, seguito dalla Ducati di Andrea Dovizioso e dalla Honda di Marc Marquez. Sono test certo, i tempi contano fino ad un certo punto, ma la soddisfazione di lasciare la pista con il best lap fa sempre morale.
"Oggi è andata meglio, ha esordito Dovizioso, perché siamo riusciti a fare molte prove, comprese delle comparizioni grazie alle quali abbiamo trovato delle soluzioni interessanti. Sono piccoli dettagli e adesso vogliamo provarli in altre condizioni e su un'altra pista per avere un feedback più preciso. Quindi questi due giorni di test a Valencia sono stati molto positivi e adesso cercheremo di confermare le stesse buone sensazioni anche a Jerez".
Se in testa alla classifica dei crono i nomi sono quelli noti, in questa due giorni ha sorpreso Franco Morbidelli. Il campione della Moto2 2017, lasciata la Honda e salito sulla Yamaha, ha trovato una moto che gli consente di esprimersi al meglio. Buono anche l’esordio di Francesco Bagnaia. Il neo campione Moto2 all’esordio sulla Ducati del team Pramac si è subito trovato a suo agio, ed è solo l’inizio. Pecco ed il suo team hanno iniziato a lavorare sui dettagli. Il pilota ha fatto ulteriori passi in avanti riuscendo a finire la giornata a soli 648 millesimi dal leader della classifica. "Sono stati due giorni importanti, ha commentato Pecco. Il primo impatto con la Ducati è stato impressionante e devo dire di essermi trovato subito molto bene con tutto il team che mi ha messo a mio agio. Abbiamo fatto dei grandi passi in avanti e a Jerez lavoreremo per continuare a migliorare".
Nella top ten della seconda giornata il quarto tempo è firmato da Jack Miller che precede il neo ufficiale Ducati Danilo Petrucci e la Yamaha di Franco Morbidelli.
“Sono contento di questo secondo giorno di test, ha dichiarato Danilo Petrucci, perché abbiamo potuto provare molte cose e siamo stati costantemente veloci, sempre davanti nella classifica dei tempi. Sono riuscito a girare con regolarità su ottimi tempi, anche se non abbiamo fatto molte prove con setup diversi, e questo significa che la moto 2019 ha una buona base. Alla fine mi è mancato solo un giro secco, ma sono molto contento di come lavora la squadra, con molti più ingegneri che mi aiutano, e questo ha fatto la differenza".
Settimo crono per la Suzuki di Alex Rins, che precede il collaudatore Nakagami e la Yamaha di Valentino Rossi. Completa la top ten l’Aprilia di Espargarò, mentre il compagno Andrea Iannone, oggi ha potuto svolgere una serie di prove comparative girando sia con la moto nella configurazione 2018 sia nella più recente evoluzione portata in gara dal team nelle ultime uscite. Il pilota di Vasto ha continuato nel suo processo di apprendistato, lavorando principalmente sull'adattamento della RS-GP alle sue caratteristiche di guida. Per lui 32 giri percorsi oggi, col miglior crono di 1'32.124 e due scivolate senza conseguenze fisiche. Convincente anche l’esordio di Joan Mir sulla Suzuki.
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