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MotoGP Austria: la forza di Lorenzo
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Jorge Lorenzo vince la sua terza gara con la Desmosedici al termine di un duello esaltante in cui ha piegato gli attacchi di un tenace Marc Marquez e della sua Honda. Ducati si conferma, ancora una volta, padrona del Red Bull Ring con Dovizioso che, dopo il successo di una settimana fa a Brno, chiude terzo
Da quando la MotoGP è tornata a correre sul tracciato di Spielberg in Austria ha sempre vinto una Ducati.
Nel 2016 si era imposto Andrea Iannone, nel 2017 è stata la volta di Andrea Dovizioso. La serie positiva delle Rosse è proseguita quest'anno con Jorge Lorenzo. Il campione spagnolo, che scattava dalla prima fila insieme a Marquez e Dovizioso, ha corso una grande gara mettendo in mostra tutto il suo talento, la sua determinazione e il suo coraggio nel piegare la furia scatenata di Marc Marquez che dopo la pole sognava di vincere, ma non è riuscito a tenere testa a questo Lorenzo che a differenza delle altre volte in cui era andato in fuga ha vinto nel corpo a corpo e ha conquistato il suo primo successo sul tracciato austriaco.
Andrea Dovizioso che qui lo scorso anno aveva esaltato battendo Marquez e una settimana fa aveva dominato a Brno, era della partita, ma una sbavatura per evitare un contatto gli ha fatto perdere metri preziosi nei confronti dei suoi rivali. Alla fine Andrea, seppur sul podio, è deluso e ora in classifica si vede sopravanzare da Lorenzo. Grazie al terzo posto ottenuto oggi Dovizioso diventa però il secondo pilota per numero di podi ottenuti nella storia Ducati in MotoGP (24 podi), dietro soltanto a Casey Stoner. “All’inizio della gara purtroppo non sono mai riuscito ad entrare veramente nella lotta per il primo posto, ha dichiarato Dovizioso, perché non riuscivo a passare Jorge anche se in quel momento della gara ero più veloce di lui, e per provarci ho usato troppo la gomma posteriore che è calata molto a dieci giri dalla fine e questo ha condizionato un po' la mia gara. Da quel punto in poi non ho potuto più fare molto perché non riuscivo più a raccordare bene le curve. Peccato, perché in frenata eravamo abbastanza forti, ma ogni gara ha la sua storia e dobbiamo riuscire sempre ad interpretare meglio le gomme.”
Nel 2016 si era imposto Andrea Iannone, nel 2017 è stata la volta di Andrea Dovizioso. La serie positiva delle Rosse è proseguita quest'anno con Jorge Lorenzo. Il campione spagnolo, che scattava dalla prima fila insieme a Marquez e Dovizioso, ha corso una grande gara mettendo in mostra tutto il suo talento, la sua determinazione e il suo coraggio nel piegare la furia scatenata di Marc Marquez che dopo la pole sognava di vincere, ma non è riuscito a tenere testa a questo Lorenzo che a differenza delle altre volte in cui era andato in fuga ha vinto nel corpo a corpo e ha conquistato il suo primo successo sul tracciato austriaco.
La terza di Lorenzo sulla Ducati
Jorge, dopo i successi del Mugello e di Barcellona, porta quindi a tre le sue affermazioni con la Ducati e, vista la competitività che si è creata con la Desmosedici, sapere che a fine stagione tutto finirà per il suo passaggio alla Honda, sembra da non credere. “E’ stata una gara incredibile, forse una delle migliori della mia carriera, una gara semplicemente spettacolare! - ha commentato Lorenzo - Vincere con la Ducati su questo circuito dove io non avevo ancora vinto, dopo un corpo a corpo con Marquez, ha un sapore davvero speciale. Prima della gara avevo pensato a che strategia adottare, ed ho deciso di fare come a Brno, gestendo bene il degrado delle gomme per poi attaccare nell’ultima parte della gara, soprattutto perché ero uno dei pochi piloti ad aver scelto i pneumatici “soft” e il mio stile di guida mi ha consentito di preservarli fino alla fine. Quando mi sono trovato in lotta con Marquez sapevo che sarebbe stato molto difficile passarlo, ed ho deciso di improvvisare sfruttando bene l’accelerazione della Desmosedici ed ha funzionato alla perfezione. Adesso siamo terzi in campionato, ma sono soprattutto orgoglioso e molto contento di come stiamo lavorando perché mi trovo sempre meglio con la moto e credo che potremo lottare per la vittoria in molte altre gare. Adesso dobbiamo goderci questo momento con tutta la squadra e sono molto felice anche per loro”.Andrea Dovizioso che qui lo scorso anno aveva esaltato battendo Marquez e una settimana fa aveva dominato a Brno, era della partita, ma una sbavatura per evitare un contatto gli ha fatto perdere metri preziosi nei confronti dei suoi rivali. Alla fine Andrea, seppur sul podio, è deluso e ora in classifica si vede sopravanzare da Lorenzo. Grazie al terzo posto ottenuto oggi Dovizioso diventa però il secondo pilota per numero di podi ottenuti nella storia Ducati in MotoGP (24 podi), dietro soltanto a Casey Stoner. “All’inizio della gara purtroppo non sono mai riuscito ad entrare veramente nella lotta per il primo posto, ha dichiarato Dovizioso, perché non riuscivo a passare Jorge anche se in quel momento della gara ero più veloce di lui, e per provarci ho usato troppo la gomma posteriore che è calata molto a dieci giri dalla fine e questo ha condizionato un po' la mia gara. Da quel punto in poi non ho potuto più fare molto perché non riuscivo più a raccordare bene le curve. Peccato, perché in frenata eravamo abbastanza forti, ma ogni gara ha la sua storia e dobbiamo riuscire sempre ad interpretare meglio le gomme.”
Marquez sempre più leader
Secondo, ma sorridente per il vantaggio che è cresciuto nella classifica Mondiale, Marc Marquez. Il campione del mondo ha corso dando tutto, provando ad andar via senza riuscirci nelle battute iniziali, ma non è riuscito a vincere, si consola però con la leadership in campionato visto che Valentino Rossi - secondo nel Mondiale - che in Austria scattava dalla quattordicesima casella pur dando il massimo, con i limiti attuali della sua Yamaha, non è riuscito ad andare oltre il sesto posto alle spalle di Cal Crutchlow (quarto) e della Ducati del team Pramac di Danilo Petrucci (quinto). Se Rossi dopo le prove difficili in gara si è almeno divertito, il compagno Maverick Vinales ha sofferto di più in corsa e ha chiuso fuori dalla top ten. In Yamaha per tentare di risolvere i problemi sono in programma test. Per la Suzuki nota positiva per la crescita di Alex Rins che dopo un ottimo avvio ha chiuso ottavo alle spalle di Dani Pedrosa, ancora lontano dal compagno di squadra, mentre Andrea Iannone pur facendo segnare buoni crono complice anche una uscita di pista è rimasto fuori dalla top ten in cui si sono inseriti Johann Zarco con la Yamaha del team Tech3 e l’altra Ducati di Alvaro Bautista che ha regolato la Desmosedici di Tito Rabat.La Moto2 e la Moto3 parlano italiano
Festa italiana nella Moto3 con la vittoria di Marco Bezzecchi che ha preceduto Enea Bastianini e Jorge Martin. Tricolore sul gradino più alto del podio anche nella Moto2 dove un tenace Pecco Bagnaia ha piegato Miguel Oliveira e la sua KTM. Sul podio anche Luca Marini. Il prossimo appuntamento del Motomondiale sarà il British Grand Prix, in programma sul circuito di Silverstone dal 24 al 26 agosto.Gallery