Motogp
Petrucci: "Voglio essere come Bayliss, Stoner e Capirossi"
"Prometto di dare veramente tutto quello che ho" queste le parole entusiaste di Danilo Petrucci, oggi pilota del Team Pramac che dopo la promozione nel team ufficiale Ducati ha parlato ai microfoni di Radio24 tornando anche sul contatto con Marc Marquez al Mugello
Danilo Petrucci, settimo al Mugello e secondo a Le Mans, promosso nel team ufficiale Ducati al fianco di Andrea Dovizioso, dove dal 2019 prenderà il posto di Jorge Lorenzo che lascerà la Desmosedici, per salire sulla Honda lasciata libera da Dani Pedrosa a fianco di Marc Marquez, ai microfoni di Radio 24 durante la trasmissione tutti convocati ha raccontato come si è arrivati all’accordo con Borgo Panigale.
“C’è stato un meeting con una stretta di mano già dopo la gara al Mugello, ma già dalla settimana prima mi avevano comunicato che sarei stato io il pilota Ducati 2019. In accordo con la Ducati abbiamo voluto far passare la gara perché era un weekend molto importante per tutti, sia per Ducati che per noi. La cosa più bella è che io sono entrato in Ducati veramente dall’ultimo gradino, facevo il collaudatore delle moto di serie della Panigale, man mano, scalino dopo scalino, sono arrivato ad essere uno dei due piloti di riferimento della Ducati. Quindi è una bella storia, poi avendone passate tante con Claudio Domenicali, con Gigi Dall’Igna, con Paolo Ciabatti in questi 4 anni, ci ho tenuto a ringraziarli prima come persone e poi come direttore generale, direttore sportivo e amministratore delegato”.
“C’è stato un meeting con una stretta di mano già dopo la gara al Mugello, ma già dalla settimana prima mi avevano comunicato che sarei stato io il pilota Ducati 2019. In accordo con la Ducati abbiamo voluto far passare la gara perché era un weekend molto importante per tutti, sia per Ducati che per noi. La cosa più bella è che io sono entrato in Ducati veramente dall’ultimo gradino, facevo il collaudatore delle moto di serie della Panigale, man mano, scalino dopo scalino, sono arrivato ad essere uno dei due piloti di riferimento della Ducati. Quindi è una bella storia, poi avendone passate tante con Claudio Domenicali, con Gigi Dall’Igna, con Paolo Ciabatti in questi 4 anni, ci ho tenuto a ringraziarli prima come persone e poi come direttore generale, direttore sportivo e amministratore delegato”.