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Motogp
Qatar: perché questi test sono importanti
di Marco Masetti
il 08/03/2011 in Motogp
A che punto sono Rossi e la Ducati? Stoner e la Honda sono i superfavoriti? Lorenzo è desaparecido? Tre domande chiave sul senso di questo campionato alle quali le prove generali in scena a Losail il 13 e il 14 marzo potrebbero già fornire le risposte
Bene, partono le truppe, si va in Qatar. Non si torna più indietro e si fa sul serio: niente prove d'appello, nessuna toppa da mettere sul buco, nessun "pacchetto d'emergenza"… Domenica 13 e lunedì 14 a Losail ci sono i test della MotoGp, autentica prova d'orchestra prima della gara che si correrà domenica 20, un insolito prologo di ben tre giorni di prove per permettere a tutte le classi di girare di notte alla stessa ora e nelle stesse condizioni della gara.
Non ci giriamo attorno: sono tre i temi interessanti che ci fanno partire per Losail, eccoli in ordine sparso.
1) A che punto è Rossi, a che punto è la Ducati? Ovvero: il binomio italiano, capace di portare in Piazza Maggiore oltre 35.000 persone, superando, pare, i record stabiliti da Benito Mussolini il 10 giugno 1940 con la dichiarazione di guerra all'Inghilterra e alla Francia e dal "Bologna che gioca in Paradiso" che vinse lo scudetto il 10 giugno del 1964 battendo l'Inter, riuscirà a non beccare 1.8 secondi da Stoner come capitato a Sepang?
2) Stoner e la Honda sono davvero i favoritissimi al mondiale? E, in seconda battuta, è vero che dopo Casey, i favoriti si chiamano Daniel e Andrea?
3) Per quale motivo i media parlano poco o nulla di Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica che sembra quasi un passante senza speranze. Quando invece è il favorito numero uno, almeno secondo noi? ?
Non ci giro attorno, non vedo l'ora di essere a Doha per cercare di rispondere a queste domande. Inoltre voglio vedere chi ha ragione tra chi sostiene che la Honda ha un cambio "iperveloce" magari a doppia frizione, oppure se i piloti della RC212V dispongono di "solo" di un'elettronica evoluta che consente di "chiudere" l'afflusso di benzina in staccata, risparmiando prezioso combustibile per quando c'è bisogno di potenza. Ragionando su passate esperienze fatte dalla Ducati, io penso che sia questo il "segreto" della HRC.
Questo mondiale è visto come una sfida tra il cuore rosso di Rossi e i giapponesi, tra piloti italiani e spagnoli, ma non dimentichiamo che la MotoGp è soprattutto tecnologia.
1) A che punto è Rossi, a che punto è la Ducati? Ovvero: il binomio italiano, capace di portare in Piazza Maggiore oltre 35.000 persone, superando, pare, i record stabiliti da Benito Mussolini il 10 giugno 1940 con la dichiarazione di guerra all'Inghilterra e alla Francia e dal "Bologna che gioca in Paradiso" che vinse lo scudetto il 10 giugno del 1964 battendo l'Inter, riuscirà a non beccare 1.8 secondi da Stoner come capitato a Sepang?
2) Stoner e la Honda sono davvero i favoritissimi al mondiale? E, in seconda battuta, è vero che dopo Casey, i favoriti si chiamano Daniel e Andrea?
3) Per quale motivo i media parlano poco o nulla di Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica che sembra quasi un passante senza speranze. Quando invece è il favorito numero uno, almeno secondo noi? ?
Non ci giro attorno, non vedo l'ora di essere a Doha per cercare di rispondere a queste domande. Inoltre voglio vedere chi ha ragione tra chi sostiene che la Honda ha un cambio "iperveloce" magari a doppia frizione, oppure se i piloti della RC212V dispongono di "solo" di un'elettronica evoluta che consente di "chiudere" l'afflusso di benzina in staccata, risparmiando prezioso combustibile per quando c'è bisogno di potenza. Ragionando su passate esperienze fatte dalla Ducati, io penso che sia questo il "segreto" della HRC.
Questo mondiale è visto come una sfida tra il cuore rosso di Rossi e i giapponesi, tra piloti italiani e spagnoli, ma non dimentichiamo che la MotoGp è soprattutto tecnologia.
Sempre in tema di memoria, ecco qualche dato di Losail, pista sulla quale si disputeranno test e gara.
Pista disegnata, bene, dallo studio Tielke e realizzata da 1000 operai in solo un anno al costo, pare, di quasi 60 milioni di euro. Il tracciato è lungo 5,3 chilometri con un rettilineo di 1068 metri.
Inaugurato dalla MotoGp nel 2004 con la vittoria di Sete Gibernau, la pista di Losail, che sorge in mezzo al nulla, illuminata da potentissime batterie di fari per consentire la gara in notturna, ha visto i successi di Rossi nel 2005 e nel 2006, di Stoner nel 2007, 2008 e 2009. Lo scorso anno vinse ancora Valentino.
Si corre di notte e non si sa perché, visto che in questa stagione le temperature pomeridiane sono ottime, ma agli sceicchi e alla Dorna piace l'idea della "notturna".
I record della pista sono quasi tutti di Stoner: pole di 1.55.007 e giro veloce stabilito nel 2008 in 1.55.153.
Jorge Lorenzo, però vanta il miglior giro in assoluto, fatto segnare sempre nel 2008 in 1.53.927. Inutile dire che non ci sono più gomme da tempo e che di notte si va meno forte, causa umidità, quindi un "55 basso" è un crono da favola.
Bene, facciamo le valigie e vi raccontiamo l'ultima sfida contro il cronometro, ma già da questi test non si può più rimediare: a partire da domenica 20 arrivano i primi punti del mondiale 2011, il più tirato degli ultimi dieci anni!
Pista disegnata, bene, dallo studio Tielke e realizzata da 1000 operai in solo un anno al costo, pare, di quasi 60 milioni di euro. Il tracciato è lungo 5,3 chilometri con un rettilineo di 1068 metri.
Inaugurato dalla MotoGp nel 2004 con la vittoria di Sete Gibernau, la pista di Losail, che sorge in mezzo al nulla, illuminata da potentissime batterie di fari per consentire la gara in notturna, ha visto i successi di Rossi nel 2005 e nel 2006, di Stoner nel 2007, 2008 e 2009. Lo scorso anno vinse ancora Valentino.
Si corre di notte e non si sa perché, visto che in questa stagione le temperature pomeridiane sono ottime, ma agli sceicchi e alla Dorna piace l'idea della "notturna".
I record della pista sono quasi tutti di Stoner: pole di 1.55.007 e giro veloce stabilito nel 2008 in 1.55.153.
Jorge Lorenzo, però vanta il miglior giro in assoluto, fatto segnare sempre nel 2008 in 1.53.927. Inutile dire che non ci sono più gomme da tempo e che di notte si va meno forte, causa umidità, quindi un "55 basso" è un crono da favola.
Bene, facciamo le valigie e vi raccontiamo l'ultima sfida contro il cronometro, ma già da questi test non si può più rimediare: a partire da domenica 20 arrivano i primi punti del mondiale 2011, il più tirato degli ultimi dieci anni!
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