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Le Mans vincono: Vermeulen, Lorenzo e Gadea

di Marco Masetti il 20/05/2007 in Motogp

Nella MotoGp la pioggia cambia tutto e l'australiano conquista la gara davanti a Melandri e a Stoner. Sesto Rossi. In 250 lo spagnolo beffa Dovizioso, 3° De Angelis. Nella 125 lo spagnolo precede Pesek e Smith. Quarto ritiro per Pasini

Le Mans vincono: Vermeulen, Lorenzo e Gadea
Il podio della MotoGp: Vermeulen, Melandri e Stoner
Le Mans (FRA) - Era dal lontano 2001, a Valencia con Sete Gibernau che una Suzuki non vinceva un GP. A interrompere questo lunghissimo digiuno ci ha pensato il pilota probabilmente più bravo sul bagnato, Chris Vermeulen che si è aggiudicato il GP di Francia davanti a Marco Melandri e al leader del mondiale Casey Stoner. Senza dubbio questa verrà ricordata come una delle gare più pazze della stagione.
Iniziata sotto un cielo plumbeo e non ci voleva un genio del meteo a capire che di lì a poco sarebbe piovuto (la direzione gara infatti ha fatto giustamente esporre il cartello che segnalava che sarebbe stata una corsa bagnata ndr). Nei box si preparano le moto da pioggia, ma senza gli assetti specifici, visto che durante le prove non è mai piovuto. I piloti partono con le gomme slick e si vede subito che ci saranno parecchi sconvolgimenti.
Colin Edwards scivola subito in fondo al gruppo, ma l’onore della Yamaha lo tiene alto Valentino Rossi che scatta benissimo.
Intanto l’asfalto inizia a bagnarsi e dietro Rossi inizia la bella e sfortunata avventura dei piloti di casa Randy De Puniet e soprattutto Sylvain Guintoli, un corridore che sul bagnato ha sempre fatto belle cose, che partono all’attacco del leader assieme a Alex Barros e Marco Melandri.
Tra i protagonisti sulla pista bagnata c’è anche Daniel Pedrosa che dopo il test sul bagnato nella pista privata della Michelin a Clermont Ferrand è sicuro anche in queste condizioni.
L’asfalto da umido diventa bagnato nel giro di poche tornate, quando la pioggia inizia a farsi torrenziale. Cadono, uno dopo l’altro Carlos Checa (che stava facendo molto bene), Randy De Puniet e Sylvain Guintoli. Peccato i francesi stavano facendo grandi cose.
Tra il nono e il decimo giro ne succedono di tutti i colori, con tutti i piloti che entrano ai box per cambiare la moto. In quel momento viene fuori la Suzuki che si ritrova in testa con Hopkins e Vermeulen. Con loro ci sono Melandri, Pedrosa, Rossi e Hayden, più dietro, ma per poco, Stoner, Capirossi, Hofmann e Barros.
Mentre Colin Edwards, sbagliando sempre il momento, rientra ai box a cambiare le gomme da bagnato che aveva precedentemente distrutto.
Da metà gara si trovano in fila Chris Vermeulen, Melandri e Rossi e qui si capisce che Rossi è bravo sotto la pioggia, ma che le gomme Michelin non valgono le Bridgestone da bagnato. Scivola Shinya Nakano, mentre Rossi scopre quanto sia duro lottare nel pantano. E avviene una cosa incredibile o quasi: lo passano Pedrosa, che guida benissimo, e persino Alex Hofmann. Ma se il tedesco ha il “plus” delle gomme, Pedrosa usa le stesse coperture di Rossi. Cadono Nicky Hayden, che sbaglia la frenata, e Alex Barros che scivola quando è ormai in vista del traguardo. Così si arriva alla bandiera scacchi con Vermeulen che ringrazia tutti e già trema al pensiero di dover spiegare a tutti il segreto della sua guida sul bagnato. Nessun trucco, state tranquilli, solo una questione di sensibilità in frenata e nel sentire la moto. Questi sono i suoi segreti.

Marco Melandri fa i complimenti a Chris: “Mi sono avvicinato, poi visto che si rischiava troppo mi sono detto che lui poteva anche andare tranquillo fino al traguardo. Io sono piccolo di statura e senza la doppia ginocchiera non riuscivo a toccare con il ginocchio a terra e a controllare l’avantreno. Va bene, un gran podio che chiude un momento difficile”.

Casey Stoner dimostra che sa guidare la Ducati anche sul bagnato e che le idee sono chiare: “Un podio oggi era importante, adesso andiamo al Mugello, dove ho sempre fatto bene”. L’australiano ci pensa al mondiale, non facciamo finta di nulla, anzi è il pretendente numero uno.
Daniel Pedrosa è quarto e merita gli applausi come Hofmann, Rossi e Hopkins. Da Loris Capirossi, che almeno è a giri pari, in giù inizia la lista di quelli che hanno concluso la gara e nulla di più. Doppiati Makoto Tamada, Guintoli (ripartito dopo la caduta) e Fonsi Nieto al debutto con la Kawasaki. Ultimo Edwards, a tre giri.
Adesso nella classifica del mondiale in testa ci sono i piloti più in palla: Casey Stoner è a 102 punti, Valentino Rossi a 81, Daniel Pedrosa a 62, Marco Melandri a 61. La lotta per il titolo sembra già un affare tra loro.
1. SUZUKI Chris VERMEULEN AUS 50'58.713
2. HONDA Marco MELANDRI ITA 1'11.312
3. DUCATI Casey STONER AUS 1'26.060
4. HONDA Dani PEDROSA SPA 51'36.041
5. DUCATI Alex HOFMANN GER 51'47.879
6. YAMAHA Valentino ROSSI ITA 51'52.276
7. SUZUKI John HOPKINS USA 51'59.786
8. DUCATI Loris CAPIROSSI ITA 52'19.954
9. YAMAHA Makoto TAMADA JPN 51'34.842
10. YAMAHA Sylvain GUINTOLI FRA 51'40.165
11. KAWASAKI Fonsi NIETO SPA 51'50.572
12. YAMAHA Colin EDWARDS USA 51'06.769
Non classificati
DUCATI Alex BARROS BRA 1 giri
KR212V Kenny ROBERTS JR USA 2 giri
HONDA Nicky HAYDEN USA 3 giri
HONDA Shinya NAKANO JPN 8 giri
KAWASAKI Randy DE PUNIET FRA 20 giri
HONDA Toni ELIAS SPA 21 giri
HONDA Carlos CHECA SPA 22 giri
Le Mans (FRA) – La corsa della duemmezzo si potrebbe definire un antipasto della MotoGp del futuro: la sfida tra Lorenzo, Dovizioso e De Angelis, finiti nell’ordine, la vedremo spesso, infatti, nella classe regina nei prossimi anni. Ed è un bene per il motomondiale che ha bisogno di cambi al vertice e questi ragazzi non saranno rimpiazzi, ma giocatori di gran qualità.
La gara parte a razzo, con Jorge Lorenzo che stacca imperiosamente e se ne va seguito da Alvaro Bautista, arrivato da dietro. Si profila una fuga dei due spagnoli, perché i nostri piloti faticano al via, con Alex De Angelis e Andrea Dovizioso oltre la sesta piazza. Ma, la pacchia di Lorenzo dura poco: nell’ordine escono di scena Thomas Luthi che lottava per il podio a causa di un probabile grippaggio e Alvaro Bautista che fa un dritto per inseguire Lorenzo e deve riprendere dal fondo della classifica. Jorge cala il ritmo e Andrea Dovizioso lo passa al nono giro, come un fulmine, portandosi dietro Alex De Angelis che ha trovato subito il ritmo a suon di giri veloci. Il sammarinese al sedicesimo passaggio diventa primo, mentre Lorenzo e Dovizioso si urtano in uscita di curva. Sembra fatta per il pilota di San Marino che tiene la testa fino al ventunesimo giro, quando una sbandata gli fa capire che con le gomme è quasi finita. Al comando torna Lorenzo che intanto ha messo il turbo e sorpassa anche Dovizioso che non molla l’Aprilia e spinge forte. Il forlivese della Honda fa segnare il giro veloce all’ultima tornata e si avvicina a Lorenzo che non sbaglia e vince, incontrando nel giro d’onore il suo sosia. In pista infatti c’è un suo tifoso con tuta e casco identici a quelli di Jorge Lorenzo che lo festeggia… e prova anche a salire sulla sua Aprilia.
Ormai non ci sono dubbi è Jorge il volto nuovo della Spagna, l’idolo che piace a tutti, decisamente più del “funereo” Pedrosa ed è per questo che se passerà alla Yamaha in MotoGp avrà una squadra sua il prossimo anno: Valentino Rossi non ama aver vicino altri showman. Aggiungiamo poi che Lorenzo ha corso con un dito del piede rotto nella caduta del venerdì, quando faceva freddo e le gomme non lavoravano bene e che Dovizioso, come dice lui: “E’ un duro, un gran rivale difficile da battere”.
Andrea Dovizioso è felice a metà: “Nel contatto con Lorenzo mi si è rotta l’asta del freno posteriore e non è stato facile spingere senza freno posteriore. Ci ho provato, ho fatto il giro veloce nell’ultimo passaggio, con le gomme alla fine, ma più di così non si poteva”.
Alex De Angelis torna sul podio dopo tre gare difficili: “Era importante far un buon risultato per la classifica, adesso andiamo al Mugello con la moto che va meglio e il morale alto”. Alex si fermerà lunedì a provare per risolvere i problemi di assetto che ha accusato nelle ultime gare. Parecchie le cose interessanti anche giù dal podio con Hector Barbera che fa una bella gara ed è quarto con un passo non lontano dai primi tre. Con lui l’ottimo Julian Simon che ha sfruttato bene la sua Honda e precede il bravissimo Marco Simoncelli che si mette dietro Mika Kallio, Alvaro Bautista (rimonta da 10 in pagella), Shuhei Aoyama, Tony West, il bravo thailandese Wilairot, Fabrizio Lai e Alex Baldolini. A punti anche Laverty con la Honda del team LCR.
Non ha preso il via della corsa Roberto Locatelli. Il pilota bergamasco rientrato in pista dopo 56 giorni dall’incidente di Jerez, dopo i due giorni di prove e il warm-up di questa mattina ha deciso, in accordo con lo staff medico del circuito francese, di non presentarsi sulla griglia di partenza. “Nei due giorni di prove c’è stato un miglioramento continuo e, l’essere salito nuovamente in moto, è stato importantissimo per me – ha commentato Locatelli - Mi serviva per capire se sarei stato in grado di tornare al mio mondo e alla mia vita. Adesso so che ce la posso fare, ma forzare la mano in questo momento non serve… ci rivediamo al Mugello tra due settimane”.
Tornando alla classifica della gara rispecchia quella del mondiale con Jorge Lorenzo a quota 120 punti, Andrea Dovizioso a 88 e Alex De Angelis a 75. Alvaro Bautista migliore tra i debuttanti è quarto a 64.
1. APRILIA Jorge LORENZO SPA 43'12.237
2. HONDA Andrea DOVIZIOSO ITA 43'12.393
3. APRILIA Alex DE ANGELIS RSM 43'14.970
4. APRILIA Hector BARBERA SPA 43'18.208
5. HONDA Julian SIMON SPA 43'18.348
6. GILERA Marco SIMONCELLI ITA 43'34.990
7. KTM Mika KALLIO FIN 43'35.376
8. APRILIA Alvaro BAUTISTA SPA 43'39.653
9. HONDA Shuhei AOYAMA JPN 43'41.152
10. APRILIA Anthony WEST AUS 43'46.187
11. HONDA Ratthapark WILAIROT THA 44'10.137
12. APRILIA Fabrizio LAI ITA 44'10.248
13. APRILIA Alex BALDOLINI ITA 44'18.488
14. APRILIA Taro SEKIGUCHI JPN 44'18.957
15. HONDA Eugene LAVERTY IRL 44'19.886
16. APRILIA Dirk HEIDOLF GER 44'27.074
17. APRILIA Arturo TIZON SPA 44'43.692
18. APRILIA Aleix ESPARGARO SPA 44'51.938

Non classificati
APRILIA Imre TOTH HUN 144.408 11 giri
KTM Hiroshi AOYAMA JPN 148.638 14 giri
APRILIA Jules CLUZEL FRA 21 giri
APRILIA Karel ABRAHAM CZE 21 giri
APRILIA Thomas LUTHI SWI 24 giri
Le Mans (FRA) - Doveva essere la gara di Mattia Pasini, partito in pole e in testa per buona parte della gara, ma alla fine resta solo l’illusione, il sogno... Finito male, con un ritiro al ventesimo passaggio per un guasto sulla sua Aprilia RSA a cui si è rotta la coppia conica della valvola rotante. Mattia è un grande: arriva nel box, consola meccanici e manager, ma resta l’indubbia delusione per una stagione buttata via. La colpa di chi è: della moto? Eppure con la stessa Aprilia RSA Sergio Gadea ha vinto alla grande la sua prima gara in 125 e Hector Faubel ha visto il traguardo. Non si può dire che sia colpa del pilota, visto l’impegno e le prestazioni. Quindi resta il dubbio sulla gestione del mezzo che viene seguito sempre da uomini Aprilia. A meno di non credere davvero alla sfortuna. Comunque il bilancio dopo cinque gare e quattro pole parla chiaro: Pasini al traguardo c’è arrivato una volta sola, in Cina in decima piazza.
La gara parte con un testa a testa tra Sergio Gadea e Mattia Pasini, tallonati dal bravissimo Bradley Smith che con la Honda tiene il passo di moto ben più performanti e dal leader del mondiale Lukas Pesek che forse fa un solo errore: aspettare troppo prima di attaccare. Infatti, negli ultimi quattro giri, il ceco fa vedere grandi cose (compreso il record al penultimo passaggio) e si avvicina fino a mezzo secondo a Gadea.
Giù dal podio dopo Bradley Smith, scoperto di Alberto Puig, il manager di Pedrosa, c’è Gabor Talmacsi che regola una battaglia in un gruppo dove volano colpi ad ogni curva e precede Joan Olive, Pablo Nieto, Hector Faubel, Sandro Cortese, Simone Corsi (miglior italiano in classifica con i suoi 54 punti).
Era partito bene Tomoyoshi Koyama con la KTM, poi sceso implacabilmente in classifica a causa dello scarso feeling del pilota nipponico con le chicane francesi. Fuori dai punti Zanetti (che però ha recuperato dopo una caduta alla prima curva) e con lui a ruota ci sono Stefano Bianco e Simone Grotsky Giorgi.
Onore a Andrea Iannone e a Raffale De Rosa, caduti dopo la metà gara, ma che almeno hanno lottato nel gruppo degli inseguitori. Il resto indietro, senza pietà, come capita spesso. A parte Corsi, che qui non ha certo brillato, la scuola italiana ha il bomber Pasini e una lunga serie di rincalzi. Ma il fuoriclasse non fa più goal.

Prima vittoria per Sergio Gadea che esulta, ma riconosce il valore del rivale: “Mattia è stato forte e lo dico perché ho provato a passarlo, ma era fortissimo. Avevo deciso di seguirlo per sfruttare un eventuale errore ma lui non l’ha fatto. Quando ho visto che ha rotto, ho dato tutto perché avevo paura che arrivassero Smith e Pesek e ce l’ho fatta”.

Lukas Pesek è in testa al mondiale e sa di aver fatto una buona gara: “Non era facile attaccare Smith (al suo primo podio) perché la sua moto era molto veloce, ma quando ho visto che Pasini si fermava ho attaccato con decisione. Peccato, Gadea oramai era lontano. Ma sono in testa al mondiale: un gran week end. La prossima gara al Mugello sarà difficile perché Pasini andrà ancora forte e ci saranno anche gli altri italiani ”.
Come noterete, tutti parlano di Pasini, quello che fa la gara, ma che alla fine non porta a casa nulla.
1. APRILIA Sergio GADEA SPA 41'50.112
2. DERBI Lukas PESEK CZE 41'50.590
3. HONDA Bradley SMITH GBR 41'53.075
4. APRILIA Gabor TALMACSI HUN 42'03.628
5. APRILIA Joan OLIVE SPA 42'03.957
6. APRILIA Pablo NIETO SPA 42'05.048
7. APRILIA Hector FAUBEL SPA 42'05.210
8. APRILIA Sandro CORTESE GER 42'05.715
9. APRILIA Simone CORSI ITA 42'05.776
10. HONDA Mike DI MEGLIO FRA 42'05.889
11. KTM Tomoyoshi KOYAMA JPN 42'09.220
12. APRILIA Pol ESPARGARO SPA 42'14.032
13. HONDA Alexis MASBOU FRA 42'14.322
14. KTM Randy KRUMMENACHE SWI 42'19.629
15. DERBI Michael RANSEDER AUT 42'19.813
16. APRILIA Lorenzo ZANETTI ITA 42'35.236
17. APRILIA Stefano BIANCO ITA 42'35.420
18. APRILIA Simone GROTZKYJ ITA 18 42'36.254
19. DERBI Nicolas TEROL SPA 42'36.462
20. APRILIA Dominique AEGERTER SWI 20 42'50.937
21. HONDA Dino LOMBARDI ITA 42'51.060
22. APRILIA Roberto TAMBURINI ITA 22 42'59.813
23. DERBI Robert MURESAN ROU 43'00.213
24. APRILIA Hugo VAN DEN BERG NED 24 43'00.407
25. HONDA Joey LITJENS NED 43'00.583
26. APRILIA Federico SANDI ITA 43'06.608
27. HONDA Daniel WEBB GBR 43'11.934
28. HONDA Romain MAITRE FRA 42'41.782
29. HONDA Steven LE COQUEN FRA 43'12.025
<
Non classificati
75 APRILIA Mattia PASINI ITA 5 giri
35 APRILIA Raffaele DE ROSA ITA 9 giri
29 APRILIA Andrea IANNONE ITA 10 giri
48 HONDA Julien CARTRON FRA 13 giri
51 KTM Steve BONSEY USA 21 giri
Le Mans vincono: Vermeulen, Lorenzo e Gadea
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