Urban Mobility
Serial 1: una Harley-Davidson a pedali! (Ecco come va!)
Primo contatto con la Rush Cty, il modello cittadino della prima e-bike della Casa americana
Mettiamo subito le cose in chiaro: nel mare magnum del mondo delle e-bike, una sorta di giungla dove vale un po'di tutto, un prodotto come la Serial 1 si distingue da tutti gli altri. Il motivo è uno solo: la qualità. Il pensiero che sta dietro al prodotto finito, infatti, mette in chiaro come l'azienda americana - di fatto, la divisione e-bike di Harley-Davidson - abbia tutte le intenzioni di recitare un ruolo da protagonista in un mercato (ossia quello delle bici premium) ancora tutto da esplorare.
Serial 1: la nuova ebike by Harley-Davidson
A ben vedere, c'è moltissimo di Harley-Davidson in queste e-bike (come la Rush Cty che abbiamo avuto la possibilità di testare velocemente nel corso di un asssaggio dedicato alla stampa). A partire dal design, pulito ed essenziale, molto motociclistico, in cui i cablaggi sono nascosti all'interno del telaio. E da alcuni dettagli come la trasmissione a cinghia (invece che con una più tradizionale catena) o il motore centrale, collocato in quella posizione per favorire la centralizzazione delle masse. E poi ci sono le caratteristiche che premiano, come il piccolo vano portaoggetti ricavato nell'elemento traverso del telaio, laddove di solito le altre e-bike ospitano ingombranti e antiestetiche batterie. Senza parlare poi dell'immobilizer/avviamento con tesserino di riconoscimento.
Tutto è molto rifinito, dalla luce di stop posteriore ai fari anteriori ad alta intensità, passando per le batterie, incassate alla perfezione all'interno del mezzo (disponibile sia in versione tradizionale con la canna, sia in configurazione city da donna, ossia step-through).